LA DICHIARAZIONE DI SOVRANIT ALIMENTARE SOLO L’INIZIO?

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DI TONY CARTALUCCI
Land Destroyer

Come il bordo sbeccato di una tegola in un giorno ventoso, la città di Sedgwick nel Maine ha accolto il vento del cambiamento per buttare per aria l’intero edificio della
tirannia del governo federale che regola ogni aspetto della nostra vita quotidiana. Sedgwick ha deciso di andare alle radici della questione,
dichiarando la “sovranità alimentare” sull’agricoltura
e il suo commercio nella zona. Dando voce alla responsabilità e all’affidabilità dei compratori e dei venditori – cosa che suggerirebbe l’esistenza di una società libera – la nuova ordinanza di Sedgwick mina alle fondamenta il regime delle licenze e delle regolamentazioni statali e federali.Alcuni potrebbero obiettare che, come consumatori informati, non siamo in grado di giudicare cosa serve a noi stessi e alla nostra comunità più di quanto non sappia fare la FDA, che invece ci ha tradito
di proposito con ostinazione per decenni.
Non è un segreto che le licenze e le regolamentazioni rigettate dalla gente di Sedgwick sono la creazione della
relazione odiosa e illegittima tra gli interessi finanziari delle multinazionali e le enti governativi statali e federali che operano spudoratamente al loro servizio, ovviamente a danno della nazione.

Nel caso tu non lo sapessi,le
aziende come Monsanto determinano il regime delle licenze e delle regolamentazioni del governo
, non in base a studi scientifici o a motivi di salute pubblica, piuttosto per istituire un monopolio pervasivo. Scalzare questi regimi illegittimi è un tuo diritto.

Quando alcuni “paragrafi di legge” hanno proibito a un’altra città coraggiosa, Montville sempre nel Maine, di vietare i raccolti di OGM, hanno risposto che “un altro paragrafo di legge ” gli permetteva di fare in altro modo. Gli Americani hanno tollerato già abbastanza l’operato di una cosca di governanti che sono incatenati agli interessi privati. La gente del Maine sta mostrando al resto della nazione come
affrontare questi gangster e fermarli. È arrivato il tempo di ripristinare lo spirito degli Stati Uniti e la gente del Maine sta dando il perfetto esempio di cosa vada fatto, in modo pacifico e pragmatico, senza proteste, senza città in fiamme, ma con l’espressione costruttiva dettata da un’innato senso d’indipendenza.

Non lasciamo Sedgwick da sola e neppure lasciamola crogiolarsi da sola nella gloria di questa libertà. Tutte le città e le contee dovrebbero seguirla velocemente e stare al suo fianco per difenderle Sedgwick e il

numero sempre alto di città che stanno seguendo il suo esempio. Mentre dibattiamo all’infinito sulla miriade di differenze che ci sono nella nazione, questa storia dal Maine e le gesta di questi coraggiosi americani dovrebbero essere la più bella notizia sparata sui titoli e una fonte d’ispirazione per alzarsi e rendersi attivi.

Questo può letteralmente cambiare le regole del gioco: la rivendicazione della sovranità locale persa da tanto tempo che causerà una serie di cambiamenti, liberandoci dall’oligarchia delle multinazionali e della finanza che ci ha dominato per decenni, tornando al localismo e reclamando la padronanza del nostro destino. Stracciando il monopolio del governo federale sulle regolamentazioni e le licenze nel campo alimentare, avremo modo di liberarci anche in altri campi del mondo del business, dell’industria e del commercio.

Questo potra accadere solo se riusciremo a comprendere che tasse ancora più alte, un maggiore potere legislativo affidato al governo, la forza sempre più invasiva delle lobby e una serie di elezioni nazionali senza alcun senso non potranno risolvere in alcun modo i problemi reali che questo sistema sempre più costoso ha creato.

Dobbiamo impossessarci di quest’opportunità e mostrare al mondo come si possono realizzare le vere rivoluzioni. Dobbiamo fargli vedere che la vera rivoluzione non è affrontarsi con la polizia per le strade,
non è mettere a fuoco le nostre città e non è portare in corteo i manifesti di parassiti appena un po’ ‘diversi’ dagli altri che poi infesteranno comunque gli uffici pubblici.

Invece dobbiamo mostrargli che la vera rivoluzione arriverà da soluzioni pragmatiche prese a livello locale che siano rivolte alla soluzione dei nostri problemi in modo sistematico, costruttivo e intelligente.

Di tempo ne è rimasto davvero poco e, così come facciamo con il nostro corpo e la nostra mente, i nostri diritti e la nostra indipendenza devono essere allenati spesso e con impegno per non perderli del tutto.

Come iniziare proprio adesso

1. Spargi la voce. Racconta la storia di Sedgwick, quella della richiesta di una propria “sovranità alimentare”. Inizia a scrivere su un blog e documenta i movimenti del posto che si occupano di sovranità alimentare.

2. Pianta un giardino e renditi attivo anche come acquirente al mercato dei contadini della tua zona.

3. Diventa attivo nel tuo governo locale. Smussa le differenze nazionali e cerca di stabilire regole comuni. Cerca di avere sostegno dal tuo sceriffo locale e, nel caso di rifiuto, da’ il voto a qualcuno che ti ascolta e ti sostiene.

4. Incontrati con gente che ha le tue stesse idee per replicare il successo del Maine nella tua comunità locale. Il governo locale e il controllo del territorio, seguendo le linee dettate dalla Costituzione degli Stati Uniti, sono l’espressione più autentica dell’essere americano, non l’agitare una bandiera e non certo inchinarsi in servile obbedienza davanti al governo federale.

Tutto questo può iniziare a prosciugare la palude dentro la quale i parassiti del globo hanno per lungo tempo gozzovigliato. Minaccia in modo diretto questi parassiti che sono stati nutriti dal popolo americano per decenni. Ma cercheranno comunque di rimanere al loro posto, affondando le loro proboscidi da parassiti ancora più a fondo, proprio come Re Giorgio cercò di fare dopo la prima Dichiarazione d’Indipendenza.

I nostri Padri Fondatori hanno dimostrato che la verità, la libertà e, soprattutto, l’indipendenza erano ideali su cui aveva inciampato anche il più grande impero che esisteva sulla faccia della terra: la
questione non è “se si può fare”, ma semplicemente se “siamo in grado di alzarci e farlo?”

Spesso vengono cercate delle soluzioni, ora una soluzione è stata trovata.
Aiutiamo Sedgwick e le altre città del Maine che vogliono far saltare per aria questa tirannia una volta per tutte. È semplice come piantare un seme, andare al mercato dei contadini del posto e far passare un’ordinanza.

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Tony Cartalucci

Fonte: http://landdestroyer.blogspot.com/2011/05/creeping-tyranny-meets-creeping.html

09.05.2011

Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da SUPERVICE

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