DI KURT NIMMO
Another Day in the Empire
Il partito politico di Ehud Olmert, Kadima, che attualmente guida l’aggressione omicida al Libano, è stato forgiato a partire dal Likud, e il Likud dall’ Herut, il partito politico del Sionismo Revisionista di Zeev Jabotinsky, un movimento opposto al Sionismo socialista e che prende spunto da Benito Mussolini e dal fascismo.
Nel 1940, Avraham Stern, ispirato da Jabotinsky, formò l’ Irgun Zvai Leumi be-Yisrael, o semplicemente Lehi [figura a sinistra: il simbolo del Lehi n.d.t.], [1] un gruppo terroristico dedito all’uccisione non solo di ufficiali e soldati del colonialismo Britannico in Palestina, ma di chiunque, a prescindere da razza o religione (compresi gli ebrei), ostacolasse la strada per la realizzazione di una “patria nella Terra di Israele, entro i confini delineati nella Bibbia,” come dichiarò Stern nei sui 18 Principi di Rinascita (vedete il Zarathustra in Jerusalem: Nietzsche and the “New Hebrews” [Zarathustra a Gerusalemme, Nietzsche e i “Nuovi Ebrei” n.d.t.] di David Ohana). [2]Stern e il Lehi, chiamato anche la “Banda Stern”, tentarono di unirsi ai Nazisti [3] durante la Seconda Guerra Mondiale, dichiarando che “interessi comuni possono esistere tra lo stabilirsi di un nuovo ordine in Europa in conformità con l’idea Germanica, e le autentiche aspirazioni nazionali del popolo Ebraico incarnate dal NMO (Lehi).” [4]
“Né la moralità ebraica né la tradizione ebraica possono negare l’uso del terrore come strumento di battaglia,” affermò un articolo pubblicato nel giornale clandestino del Lehi nel 1943. “Siamo piuttosto lontani da esitazioni morali sul campo di battaglia nazionale. Vediamo davanti a noi l’ordine della Torah, il maggiore degli insegnamenti morali al mondo: Eliminate — sino alla distruzione. Siamo particolarmente lontani da questo genere di esitazione nei confronti di un nemico la cui perversione morale è ammessa da tutti… Ma prima di tutto il terrore è parte della nostra battaglia politica nelle presenti condizioni e il suo ruolo è grande e vasto.” In altre parole come ordinato nel Vecchio Testamento (il riferimento all’ “eliminazione” è preso da Esodo 17:14 [5] e Numeri 14:45), i nemici dovrebbero essere distrutti completamente e il loro “ricordo” eliminato dalla storia. Tali stragi e brutalità, disaccoppiate da ogni restrizione morale, “scuotono gli Yishuv [ coloni] dalla loro compiacenza” (vedete la voce Lehi su Wikipedia e la giustificazione per il terrorismo). [6]
[Sinistra: la lettera di accompagnamento alla offerta di alleanza fatta dalla banda Stern ai Nazisti, Destra: in compagnia di Bush padre, Y. Shamir, uno dei tre comandanti della banda Stern dal 1942, successivamente membro del Mossad, leader del partito Herut e poi del Likud, parlamentare, presidente della Knesset, ministro degli Esteri e Primo Ministro di Israele nel 1983- 84 e 1986- 92.]
Dopo l’assassinio di Lord Moyne al Cairo nel 1944, seguito dall’omicidio del mediatore Onu, Conte Folke Bernadotte nel 1948 (Bernadotte fu assassinato in parte per aver rivelato la profondità degli sforzi Sionisti nell’uccisione nella pulizia etnica dei Palestinesi), il Lehi fu integrato nell’ Israeli Defense Forces il 31 Maggio 1948, e un suo membro fu eletto nella prima Knesset [parlamento n.d.t.]. In breve, il terrorismo divenne una politica dell’esercito e dello Stato dopo che i britannici decisero di ritirarsi dal Mandato Palestinese e l’ Assemblea Generale dell’Onu approvò nel 1947 un Piano di Partizione Onu che divideva la Palestina in due Stati (o piuttosto uno Stato, dato che gli israeliani non solo rinnegarono la promessa di attenersi al piano ma iniziarono anche a breve una pulizia etnica contro gli Arabi).
Nei mesi precedenti la dichiarazione di uno Stato sionista (in effetti, dichiarato un giorno prima della fine del Mandato sulla Palestina), secondo documenti del British Colonial Office [Ufficio Coloniale Britannico n.d.t.] e del Foreign Office [Ministero degli Esteri n.d.t.], “l’ Irgun Z’vai Leumi e la Banda Stern, in coordinazione con l’Hagana, commisero l’infame massacro di Deir Yassin, dove vennero massacrati 250 tra uomini, donne e bambini e molte delle loro case distrutte sopra le loro teste,” scrive il Cristiano Palestinese Issa Nakhleh, un rappresentante dell’Alto Comitato Arabo per la Palestina a New York City nel 1947-48 (vedete la Encyclopedia of the Palestinian Problem di Nakhleh, Capitolo 7, Zionist Crimes and Terrorism in Palestine[7] [Enciclopedia del Problema Palestinese, “Crimini Sionisti e Terrorismo in Palestina”. L’intero primo volume dell’ Enciclopedia (circa 40 MB) si può scaricare in .pdf a questo link, n.d.t.]; alla fine di questo capitolo vi è una dettagliata descrizione di numerosi crimini terroristici commessi dall’ Irgun-Hagana).
Nel dettaglio i crimini commessi dalle organizzazioni terroristiche Sionista nel 1948 sono descritti nei verbali fotocopiati da documenti dell’ War Office, Colonial Office e Foreign Office preso il Public Record Office, Kew Gardens, Surrey, Regno Unito. Di seguito un riassunto dei tipi di crimini commessi dai terroristi Sionisti nel 1948:
1. Attacchi a sorpresa su molti villaggi Arabi, risultante nella morte di molti uomini, donne e bambini.
2. Distruzione di ponti in diverse parti del paese.
3. Distruzione di case e hotel Arabi.
4. Spari contro macchine arabe e uccisione di molti Arabi.
5. Rapina alla Barclay’s Bank.
6. Aggressioni a funzionari britannici che camminano da soli.
7. Spari contro caffè, strade e macchine, con l’uccisione di molti civili innocenti.
8. Distruzione di camion Arabi e uccisione degli occupanti.
9. Attacchi contro pastori Arabi e furto dei loro greggi.
10. Lancio di granate dentro chiese.
11. Furto di armi, munizioni, camion, provviste ed equipaggiamento dai depositi dell’Esercito Britannico
12. Lancio di bombe nei mercati Arabi, uccisione e ferimento di molti uomini, donne e bambini.
13. Distruzione di treni con l’uccisione di molti passeggeri; in un unico incidente, vennero uccisi 40 Arabi.
Come fa notare Nakhleh era l’orientazione fascista dei Sionisti di Jabotinsky che permise e giustificò questi crimini terroristici. “ In base ai loro autentici obiettivi, i Nazisti e i Sionisti sono fascisti, un fatto confermato dal loro modo di agire, è dal loro atteggiamento verso la vita umana. Ciò è dimostrato dal loro atteggiamento verso la guerra,” un metodo di guerra completamente opposto alla legge umanitaria internazionale e alle Convenzioni di Ginevra, un fatto dimostrato ancora una volta con l’invasione e la pulizia etnica del Libano. In essenza, il bombardamento e l’invasione del Libano sono una ripetizione dell’espulsione dei Palestinesi del 1948.
Nel primo periodo della guerra assiomi si sta per la divisione della Palestina, le forze sionista bombardarono indiscriminatamente ogni possibile villaggio arabo col fuoco dei mortali, uccidendo uomini innocenti, donne e bambini. In alcuni casi gli abitanti dei villaggi fuggirono di loro iniziativa dal fuoco assassino; in altri casi le autorità arabe raccomandarono agli abitanti dei villaggi di scappare per sfuggire al fuoco assassino che pioveva sopra di loro senza alcun apparente ragione militare…. In molti casi i sionisti uccisero gli abitanti dei villaggi palestinesi con bombardamento dall’aria, lo stesso tipo di crimini di guerra che hanno continuato per i decenni a seguire contro i palestinesi nei campi profughi…. Quando il bombardamento, il cannoneggiamento e gli spari contro civili disarmati quale esempio del destino che aspettava coloro che rimanevano nel loro villaggio non era sufficiente a forzare i palestinesi alla fuga, i sionisti ordinavano semplicemente agli abitanti di andarsene…. Dopo aver espulso quegli Arabi palestinesi che non avevano ucciso, i sionisti bruciavano il distruggevano indiscriminatamente le case degli abitanti che avevano espulso…. Molte volte gli Arabi palestinesi dei villaggi sulle strade principali fuggivano temporaneamente e nei villaggi vicini per sicurezza, aspettando di ritornare alle loro case alla fine dei combattimenti. Quando cercavano di ritornare a casa, trovavano che i sionisti avevano indiscriminatamente distrutto le loro case per rendere impossibile il ritorno alla popolazione araba indigena. (Nakhleh, Chapter Nine, The Conspiracy to Expel and the Expulsion of Palestinian Arabs 1948-1950 [8] [Capitolo nove, “Il Complotto per Espellere e l’Espulsione degli Arabi Palestinesi, 1948-1950” n.d.t.]).
[Profughi Palestinesi dei combattimenti del 1947-49]
Sebbene i principali media favorevole Israele (e, alcuni sosterrebbero, controllati dai sionisti) si impegnano nientemeno che in uno sforzo erculeo per ritrarre l’invasione il bombardamento del Libano da parte di Israele come una risposta giustificata alla provocazione di Hezbollah, il fatto è che Israele sta ripetendo ciò che oggi un disegno storico ben stabilito. In una prefazione all’opera di Livia Rokach “Israel’s Sacred Terrorism” [Il Sacro Terrorismo di Israele, n.d.t.] Nasser H. Aruri [9] scrive:
Il diario personale di Moshe Sharett [il secondo Primo Ministro di Israele, 1954-1955] getta luce… documentando ampiamente le motivazioni e i meccanismi della “politica Araba” di Israele nei tardi anni ‘40 e negli anni ’50. La politica descritta, nei suoi più nascosti particolari, è di deliberati atti di provocazione da parte di Israele, intesi a generare ostilità negli Arabi e quindi a creare pretesti per azioni armate ed espansione territoriale. Gli appunti di Sharett documentano questa politica di “terrorismo sacro” ed espongono i miti dei “bisogni di sicurezza” di Israele e della “minaccia Araba” che sono stati trattati come evidenti verità dalla creazione di Israele fino a oggi, quando il terrorismo di Israele contro i Palestinesi nella Striscia di Gaza e nella West Bank, e contro i Palestinesi e Libanesi nel sud del Libano, hanno raggiunto un livello intollerabile. Diventa sempre più evidente che le eccezionali alterazioni demografiche e geografiche nella società israeliana nella presente generazione sono state generate non come risultato accidentale dello sforzo per salvaguardare la sicurezza di Israele contro una minaccia araba, ma da una spinta per il lebensraum.
In aggiunta alla filosofia Nazista del Lebensraum (la pulizia etnica di un’area negli interessi dell’insediamento coloniale), la vecchia politica terriera di Israele in Libano, così come a Gaza e nella West Bank, è disegnata per distruggere le infrastrutture economiche degli Arabi (un processo ben avanzato in queste ultime aree). “ Il parallelo esatto tra la volontaria distruzione da parte della Germania Nazista delle economiae nella parte di Europa occupata a dall’Asse, e la volontaria distruzione da parte di Israele dell’economia dei Palestinesi nella West Bank e a Gaza è di fondamentale importanza,” nota Issa Nakhleh. “La distruzione dell’economia e nell’Europa occupata dai Nazisti non fu eseguita solamente allo scopo di sfruttare le infrastrutture e il lavoro delle nazioni occupate. Non era semplicemente una distruzione indiscriminata limitata agli atti di guerra. Era fatta allo scopo di espandere il Terzo Reich attraverso l’integrazione nella Germania Nazista dei territori delle nazioni occupate e l’utilizzo della distruzione dell’economia degli abitanti indigeni come preludio alla loro espulsione” (Chapter Nineteen, the Willful Destruction of the Palestinian Economy in the West Bank and the Gaza Strip[10] [Capitolo 19, La Volontaria Distruzione dell’ Economia Palestinese nella West Bank e nella Striscia di Gaza, n.d.t.]).
[Poster dell’Irgun che raffigura quelli che dovrebbero essere i confini di Israele.]
In modo grottesco, i media delle corporations coprono questi crimini di Olmert e del suo governo di Israele dominato dall’ ipoteticamente “centrista” Kadima, rifiutandosi di notare l’ovvio schema del comportamento Sionista omicida e patologico. Invece di far notare o almeno suggerire al carattere fascista di questo comportamento, ci viene detto che “alcuni civili sono più innocenti di altri” (Dershowitz)[10b] e che Hezbollah è responsabile per lo sterminio da parte di Israele di centinaia o forse migiaia di civili Libanesi. “I leader Sionisti e Israeliano sono andati sulle orme dei Nazisti. 3000 Sionisti e leader politici e militari di Israele, durante il periodo tra il 1939 e il 1989, hanno partecipato come organizzatori, istigatori e complici nel compimento di crimini di terrorismo, crimini contro la pace, crimini di guerra, crimini contro l’umanità, e genocidio contro i Palestinesi e i popoli del Libano, della Siria, della Giordania e dell’ Egitto,” scrive Nakhleh nella prefazione al suo libro online.
Tutti i membri di Hagana, Palmach, Irgun Z’vai Leumi, Banda Stern, dell’ Agenzia Ebraica e del Fondo Nazionale Ebraico sono accusati di questi crimini.[11] Molti di loro sono diventati Presidenti, Ministri, Generali, funzionari delle Forze Armate e continuano a partecipare all’esecuzione dei crimini sopra citati. Molti di loro occupano alte posizioni nella società Israeliana. Sembra che partecipare nel compimento di questi crimini fosse, e ancora è, una qualifica essenziale per l’avanzamento nel governo Israeliano e coloro che sono accusati di tali crimini sono ancora in libertà, godendosi i frutti dei loro crimini. Vengono citati come eroi. Molti di loro vengono onorati e ricevuti come capi di Stato, Primi Ministri, membri del Consiglio dei Ministri, alti funzionari governativi e studiosi di un presunto stato democratico. I Palestinesi che sono stati vittime di questi crimini sono ad oggi condannati alla vita di una nazione in esilio, privati di tutti i loro diritti. La loro patria è occupata. Migliaia di loro sono stati uccisi, centinaia di migliaia sono stati imprigionati e torturati, soffrendo sino a oggi sotto la barbara occupazione Israeliana.
Le vittime vengono chiamate terroristi, assassini e criminali e i veri terroristi e criminali di guerra vengono ricevuti come rispettabili rappresentanti di una società democratica.
Fonte: http://kurtnimmo.com/
Link: http://kurtnimmo.com/?p=510
07.08.2006
Traduzione per www.comedonchisciotte.org di ALCENERO (Marcoc)
Note di DOMENICO D’AMICO (i link dell’articolo originale sono tra due asterischi)
[1] Il nome generico di Lehi viene attribuito sia all’Irgun Zvai Leumi be-Yisrael, sia al Lohamei Herut Israel (Combattenti per la Libertà di Israele) che è il nome che il movimento assunse dopo la morte di Stern. L’Herut di cui Nimmo parla all’inizio non è il Lehi, ma il partito in cui confluì il movimento sionista revisionista, quindi comunque, in un certo senso, riferibile a Jabotinsky.
[2] * http://www.geocities.com/alabasters_archive/zarathustra_in_jerusalem.html * Si tratta di un saggio estremamente denso e interessante sulle vicissitudini del pensiero nicciano all’interno della cultura ebraica, anche per quel che riguarda la visione di una sorta di versione sionista del Superuomo, un Ebreo Nuovo, un adam elyon (uomo supremo), stranamente affine all’Adamo Cosmico (adam ilaha) dello Zohar. Naturalmente, nell’ottica dei Jabotinsky e degli Stern, l’Uomo Nuovo vede la luce con un Israele che si estende su entrambe le rive del Giordano. Occorre ricordare che la West Bank, cioè i cosiddetti Territori Occupati, finiscono proprio sul fiume Giordano, e che sull’altra riva c’è, appunto, la Giordania?
I diciotto principî di Stern si possono leggere, insieme ad altri dettagli sulla storia del Lehi, in http://en.wikipedia.org/wiki/Lehi_(group)
Sul Lehi, in italiano: http://it.wikipedia.org/wiki/Lehi
[3] * http://en.wikipedia.org/wiki/Lehi_(group)#Contact_with_Nazi_authorities *
[4] L’NMO, cioè l’Irgun Zvai Leumi be-Yisrael (National Military Organization in Israel = NMO), propaggine dell’Irgun, dopo l’uccisione di Jabotinsky da parte degli inglesi nel 1942 sarebbe diventato il Lehi, tra i cui dirigenti figurava il futuro Primo Ministro israeliano Yitzhak Shamir. Per la storia del “Revisionismo Sionista” vedi su Wikipedia: http://godseye.com/wiki/index.php?title=Revisionist_Zionism ; tutti i loro tentativi di contatto coi nazisti fallirono.
[5] “Allora il Signore disse a Mosè: «Scrivi questo per ricordo nel libro e mettilo negli orecchi di Giosuè: io cancellerò del tutto la memoria di Amalek sotto il cielo!».” Stiamo parlando, secondo il racconto biblico, di sterminio totale (“Così dice il Signore degli eserciti: Ho considerato ciò che ha fatto Amalek a Israele, ciò che gli ha fatto per via, quando usciva dall’Egitto. Va’ dunque e colpisci Amalek e vota allo sterminio quanto gli appartiene, non lasciarti prendere da compassione per lui, ma uccidi uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini” 1 Samuele 15, 2-3), e se il concetto di “amalecismo” (cioè considerare degno di sterminio totale e di damnatio memoriae un intero popolo perché d’intralcio ai disegni divini) può sembrare un’anticaglia, consiglio vivamente la lettura di un post del blog di Miguel Martinez [ http://kelebek.splinder.com/post/8777668 ]. Si potrà comprendere così anche la radice ideologica dell’ormai noto peana genocida scritto di recente dal senatore Paolo Guzzanti.
[6] * http://en.wikipedia.org/wiki/Lehi_(group)#Justification_of_terrorism *
[7] * http://palestine-encyclopedia.com/EPP/Chapter07_1of7.htm *
[8] * http://palestine-encyclopedia.com/EPP/Chapter09_1of2.htm *
[9] * http://chss.montclair.edu/english/furr/essays/rokach.html * Il saggio di Livia Rokach si può leggere in traduzione italiana nel volume collettaneo Sul Terrorismo Israeliano, edito da Graphos nel 2004.
[10] * http://palestine-encyclopedia.com/EPP/Chapter19_1of2.htm *
[10b] La tesi di Alan Dershowitz è impagabile: se sei un libanese che permette che la sua casa venga usata come base per lanciare razzi, se hai votato per Hezbollah, se simpatizzi per loro, se fai parte (cito letteralmente) dei “civili che si mettono in una zona pericolosa per proteggere i terroristi dal fuoco nemico”, allora non sei una vera e propria “vittima civile”. Le tue uniche possibilità sono: a) essere un bambino di due anni; b) essere costretto con la minaccia delle armi a fare da scudo umano per i terroristi (gli esempi sono di Dershowitz). Nel qual caso morirai comunque, ma Alan Dershowitz ne sarà dispiaciuto. L’articolo del Los Angeles Times (intitolato “Civilian Casualties? It Depends”, cioè “Vittime Civili? Dipende”): http://www.latimes.com/news/opinion/la-oe-dershowitz22jul22,0,7685210.story?coll=la-opinion-rightrail
[11] L’Haganah, citata altre volte nell’articolo, era un’organizzazione paramilitare ebraica durante il mandato britannico in Palestina [ http://it.wikipedia.org/wiki/Haganah ]. Il Palmach era il settore militare vero e prorio dell’Haganah [ http://it.wikipedia.org/wiki/Palmach ]. Sull’Irgun Z’vai Leumi e la Banda Stern si veda, oltre l’articolo stesso, la nota [1]. La Jewish Agency for Palestine, sotto il mandato britannico, era una sorta di organizzazione governativa degli insediamenti ebraici, ma oltre a occuparsi di scuole e ospedali dirigeva anche l’Haganah [ http://en.wikipedia.org/wiki/Jewish_Agency ]. Il Jewish National Fund venne istituito nel 1901, con lo scopo di acquistare terreni in Palestina. Al tempo del mandato britannico, il 10% dei coloni ebrei viveva su terreni del JNF. Oggi il JNF possiede il 14% del territorio israeliano [ http://en.wikipedia.org/wiki/Jewish_National_Fund ]