Israele si dice vittorioso ma si ferma: vendetta rimandata

Israele promette vendetta, ma consumata fredda: la riunione del gabinetto di guerra dopo gli attacchi iraniani della scorsa notte ha stabilito la costruzione di un’alleanza regionale contro Teheran, perchè secondo Benny Gantz “L’Iran è un problema globale, è una sfida regionale ed è anche un pericolo per Israele, e ieri il mondo si è chiaramente schierato con Israele di fronte al pericolo. Israele contro l’Iran, il mondo contro l’Iran”.

Israele si sente sicuro dei propri mezzi dopo che ha neutralizzato con relativa facilità l’attacco con droni e missili, la rivalsa iraniana all’attentato al suo consolato in Siria del 1° primo aprile scorso.

Per Gantz, la nottata appena trascorsa con pochi danni “si tratta di un risultato strategico che dobbiamo sfruttare per la sicurezza di Israele”. “L’alleanza strategica e il sistema di cooperazione regionale che abbiamo costruito e che hanno superato una prova significativa devono essere rafforzati proprio ora. Israele ha dimostrato ieri di essere un’ancora di potere militare e tecnologico e un’ancora di sicurezza in Medio Oriente”, ha proseguito Gantz.

“Di fronte alla minaccia dell’Iran, costruiremo una coalizione regionale e faremo pagare il prezzo all’Iran, nei modi e nei tempi che ci saranno più consoni. E soprattutto, di fronte al desiderio dei nostri nemici di farci del male, ci uniremo e diventeremo più forti”, ha chiuso Gantz, membro del gabinetto di guerra.

Dal canto suo gli Stati Uniti avevano fatto sapere di “non volere una guerra contro l’Iran”, lasciando intendere che Israele non avrebbe dovuto contrattaccare. Le coalizioni globali dei volenterosi, di tragica memoria, assemblate nei decenni da Washington, sembrano al momento escluse. Israele va avanti per conto suo.

Il Presidente iraniano Ebrahim Raisi ha definito l’operazione militare contro Tel Aviv “una lezione indimenticabile”. Un’azione di “legittima autodifesa” in risposta all’attacco al consolato iraniano in Siria.

“Negli ultimi sei mesi e soprattutto negli ultimi dieci giorni abbiamo utilizzato tutti gli strumenti e le strutture regionali e internazionali disponibili per attirare l’attenzione della comunità internazionale sui pericoli mortali derivanti dall’inazione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite contro le continue violazioni commesse dal regime sionista”, ha scritto Raisi. “Ma purtroppo”, si è affrettato ad aggiungere: “Al Consiglio di Sicurezza, sotto l’influenza degli Stati Uniti e di alcuni altri sostenitori del regime sionista, è stato impedito di adempiere ai suoi doveri”.

Continua il Predidente iraniano: “L’Iran considera la pace e la stabilità regionale essenziali per la sua sicurezza nazionale e non risparmia gli sforzi per ripristinare e mantenere la pace e la stabilità. La nostra forza risiede nel suo impegno per la sicurezza e nella sua dedizione alla difesa degli interessi dei Paesi e delle nazioni della regione. La Repubblica islamica dell’Iran è risoluta nel portare avanti politiche di vicinato e nel promuovere l’amicizia e la cooperazione con i Paesi vicini”. “Qualsiasi nuova avventura contro gli interessi dell’Iran sarà accolta con una risposta ferma e deplorevole”, e ha aggiunto: “Se il regime sionista o i suoi sostenitori dovessero mostrare un comportamento sconsiderato, affronteranno una reazione ancora più risoluta”.

Raisi fa sapere che quanto appena successo è stato in qualche modo un avvertimento, un volersi limitare, un segnale a chi sostiene e fiancheggia Israele e consiglia “di apprezzare questa azione responsabile e proporzionata della Repubblica Islamica dell’Iran e di astenersi dal sostenere ciecamente l’aggressivo regime sionista”.

FONTI

Israele avverte: “Faremo pagare all’Iran il prezzo dell’aggressione nei modi e nei tempi più opportuni”

https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2024/04/14/biden-a-netanyahu-usa-contrari-a-unoffensiva-contro-liran_8e641adc-e467-45bf-8873-37af7f26d0c0.html

https://en.irna.ir/news/85444002/President-Raisi-IRGC-warriors-taught-Israel-unforgettable-lesson