Secondo quanto riportato ieri, giovedì 16 giugno, dal Wall Street Journal, gli attacchi israeliani contro obiettivi iraniani in Siria sono stati effettuati con l’approvazione segreta dell’esercito statunitense.
In particolare, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno coordinato i loro attacchi contro obiettivi siriani con il Pentagono e il Comando Centrale degli Stati Uniti, afferma il Wall Street Journal citando alcuni funzionari statunitensi.
Il dialogo era necessario per garantire che i raid dei jet israeliani non interferissero con le operazioni del contingente statunitense, di stanza nella base di Al-Tanf, vicino al confine siriano con la Giordania, ma, secondo le fonti, è probabile che la maggior parte degli attacchi dell’IDF sono stati esaminati da Washington.
Si tratta di un “processo ben sviluppato e consapevole”, ha detto un ex funzionario statunitense. La segretezza che circonda questi contatti “mostra come Washington abbia cercato di sostenere il suo alleato israeliano senza essere coinvolto nella guerra ombra di Israele contro l’Iran”, ha osservato il WSJ.
Le autorità siriane hanno protestato contro i raid dell’IDF, affermando che violano la sovranità del Paese e il diritto internazionale. Damasco, sostenuta da Mosca e Teheran, considera inoltre la presenza statunitense nella base di Al-Tanf un’occupazione illegale.
Massimo A. Cascone, 17.06.2022