DI MICHAEL SNYDER
Mentre ci muoviamo verso la seconda metà del 2015, in tutto il mondo ci sono segnali di grosse turbolenze finanziarie. In Grecia è in corso un autentico assalto alle banche. In soli tre giorni, dalle banche greche sono stati prelevati circa 2 miliardi di euro; la Barclays dice che sono “imminenti” le misure di controllo sui capitali a meno non si raggiunga un accordo sui debiti, e gira la voce che in Grecia è “imminente” una “bank holiday”.
Nella foto: Lunghe file ai bancomat di Atene – #Greecepic.twitter.com/k4wgerQ7gP — Elly Vintiadis (@EllyVintiadis) 19 Giugno 2015
Nel frattempo, i titoli cinesi stanno letteralmente crollando al suolo. L’indice Shanghai Composite è sceso solo in questa settimana passata di più del 13%. E’ stato il crollo settimanale più grave da quello di Lehman Brothers. Negli USA i titoli non stanno ancora crollando, ma abbiamo appena assistito, nel corso di una sola settimana, al più grande deflusso di capitali mai visto prima. Lentamente ma inesorabilmente, stiamo iniziando a vedere l’inizio della fine dello ‘smart money’. Come ha detto di recente un gestore di fondi svedesi: “tutti vorranno evitare di trovarsi dalla parte sbagliata del mercato una volta che le masse capiscono che i titoli sono sopravvalutati”.
Non credo che la maggior parte della gente si renda conto di quanto sia già grave la situazione. In Grecia, è stato prelevato dalle banche talmente tanto denaro che la BCE ammette che le Banche Greche potrebbero non poter aprire lunedì.
“La BCE, a un incontro dei ministri dell’eurozona di giovedì scorso, ha detto di non essere certa che quelle banche che maggiormente hanno subito il ritiro di denaro finora possano essere in grado di aprire lunedì 22, secondo quanto riferito da funzionari informati.
Secondo quanto Reuters ha appreso fonti bancarie, negli ultimi tre giorni i risparmiatori greci hanno ritirato dalle banche circa 2 miliardi di euro, e il volume dei prelievi continua a salire a mano a mano che la gente si rende conto del fallimento dei colloqui in corso tra governo e creditori.“
La gente sui social network ha iniziato a condividere le foto delle lunghe file di cittadini greci preoccupati per il loro denaro in fila davanti agli sportelli bancomat. Ecco un esempio…
E se non si raggiunge alcun accordo sul debito entro la fine di questo mese, la crisi greca andrà fuori controllo e sarà il caos finanziario in tutta Europa. Invece di cercare di essere ragionevoli, il presidente dell’Unione Europea Donald Tusk “ha lanciato un ultimatum alla Grecia”, come se i funzionari europei fossero più preoccupati di vincere una lotta di potere che scongiurare una catastrofe finanziaria.
Il Presidente di turno dell’UE Donald Tusk ha consegnato alla Grecia un ultimatum, sostenendo che “il Paese deve accettare un’offerta a dichiarare fallimento al vertice di emergenza fissato per lunedì 22 giugno” – nell’ultimo disperato tentativo per impedire al paese – tormentato dai debiti – di uscire definitivamente dall’eurozona.
‘Siamo molto vicini al punto in cui governo greco dovrà scegliere se accettare quella che credo sia una buona offerta per un sostegno continuato, o andare verso il fallimento’ ha detto Tusk.
I commenti di Tusk giungono nel momento in cui il Primo Ministro greco Alexis Tsipras sostiene di essere convinto che l’uscita del suo paese dall’Euro scatenerà il crollo dell’intera moneta unica.
‘L’uscita greca dall’euro non è un’opzione nè per i greci e nè per l’Unione Europea’ ha detto di recente a un giornale austriaco. ‘Sarebbe una misura irreversibile, sarebbe l’inizio della fine dell’eurozona’.
Mentre accade tutto questo, ha iniziato ad implodere in Cina l’oscena bolla del mercato azionario. Guardate queste cifre su Zero Hedge…
“Mentre iniziava ieri sera la mattanza in Cina, abbiamo notato gli estremi livelli di volatilità che i principali indici avevano sperimentato nelle ultime settimane. Alla chiusura, la situazione era nera, con lo Shanghai Composite giù del 13,3% in una settimana – il dato peggiore fin dal crollo Lehman Brothers nel 2008 (con Shenzhen leggermente migliore, con un calo del 12,8% e il ChiNext con un crollo record di 14,99%).”
In circostanze normali, cifre come queste sarebbero motivo di puro panico in tutta l’Asia. Ma queste non sono circostanze normali. Anche di fronte a cali del genere, i prezzi delle azioni in Cina sono ancora significativamente gonfiati. Ad esempio, USA Today riporta che il titolo medio in Cina ha un trading di 95 volte gli utili.
‘Secondo Bloomberg, i debiti collaterali in Cina hanno raggiunto un record di 363 miliardi di dollari, e il titolo medio – sempre in Cina – è scambiato a 95 volte gli utili, un valore molto più elevato di quello del picco del 2007 (68 volte gli utili).
Tutto questo è assolutamente ridicolo. Quando un titolo viene scambiato a 25 o 30 volte gli utili, è già sopravvalutato. Quindi, queste cifre che vengono fuori dal mercato Cinese sono pura follia e indicano che i titoli cinesi hanno ancora molta strada da fare prima di tornare ad una parvenza di realtà.
Nel frattempo, negli Stati Uniti, il denaro fugge via a velocità impressionante dalle obbligazioni. Questa che segue è una dichiarazione della Bank of America…:
“I fondi di credito di alta qualità hanno subito la settimana scorsa il maggior deflusso di quest’anno, il doppio rispetto alla settimana precedente (un record da giugno 2013)”. Il deflusso dagli alti rendimenti ha raggiunto 1.1 miliardi di dollari, il più alto livello dall’inizio dell’anno. Tuttavia, i fondi legati ai titoli di stato sono stati quelli maggiormente colpiti dalla volatilità, con un deflusso settimanale di 2,7 miliardi di dollari, un livello da record. Tutto questo ci porta a un deflusso totale di 6 miliardi di dollari solo la scorsa settimana, il più alto livello raggiunto dal Taper Tantrum, il terzo livello mai raggiunto prima d’ora.”
Questo significa che il mercato dei titoli è in un momento di grande sconvolgimento. Avevo previsto questa situazione in un mio precedente articolo: “Secondo gli esperti, sta per scoppiare la Grande Bolla Mondiale del Mercato dei Titoli da 76 trilioni di dollari”.
Per il momento, i titoli statunitensi non stanno andando male; ma è facile capire che siamo immersi in una gigantesca bolla finanziaria pronta ad esplodere in qualsiasi momento. Secondo il candidato alla Presidenza Americana Donald Trump, stiamo assistendo alla “più grande e grossa bolla finanziaria mai vista prima”.
“Ieri, durante un’intervista alla MSNBC, il candidato presidenziale Donald Trump ha detto che ha in mente dei grossi nomi per il segretario al Tesoro, se vince le elezioni. “Mi piacerebbero persone come Jack Welch, Henry Kravis, il mio amico Carl Icahn.” Ha espresso anche opinioni sull’economia e sul mercato dei titoli, ammettendo che la FED ha sicuramente favorito e arricchito persone come lui, ma che l’economia si trovi nella più grande e grossa bolla finanziaria mai vista prima”.
Ron Paul ritiene anche che questa bolla finanziaria finirà molto male. Leggete cosa ha detto alla CNBC all’inizio della scorsa settimana…
“Nonostante i record raggiunti dal mercato, l’ex parlamentare Ron Paul dice che le politiche del denaro facile hanno abbandonato le azioni e che le obbligazioni sono sull’orlo del baratro”.
“Sono terribilmente sconcertato per i dei danni che la FED riesce a causare al mercato” ha detto Paul a “Futures Now” di CNBC, riferendosi al rialzo dei titoli registrato giovedì scorso. Lo S&P 500 ha chiuso a meno dell’1% del suo record storico. “Lo vedo molto instabile”.
Agli occhi di Paul gli errori di programmazione economica hanno dato vita ad una orrenda bolla nel mercato dei titoli ed è solo una questione di tempo: scoppierà sicuramente. E quando questo accade ci sarà il caos nel mercato azionario.
Sì, questa bolla si è protratta nel tempo anche troppo, più a lungo di quanto credevamo possibile; ma tutte le bolle irrazionali sono destinate a scoppiare.
E conoscete il detto del colosso d’argilla…chi troppo in alto sale, precipitevolissimevolmente cade.
Quando questa gigantesca bolla finanziaria implode, sarà davvero terribile. L’intero pianeta ne risentirà, sarà una vera carneficina…
Michael Snyder
Fonte: http://theeconomiccollapseblog.com
22.06.2015