DI STEVE AUSTIN
oil-price.net
Mentre la Camera dei Rappresentanti Usa stava votando per aumentare la fornitura di dollari di 700 miliardi, molti si chiedevano quale sarebbe stato l’effetto sui prezzi dell’energia. La storia è piena di tragici esempi in cui denaro regalato come fosse tirato alla folla dagli elicotteri ha dato inizio a una dilagante inflazione e a diffuse difficoltà economiche. Diamo un’occhiata ad alcuni di questi esempi alla luce di quanto accade oggi:
– Schiacciata dal debito per la prima guerra mondiale, la Repubblica di Weimar continuò a stampare denaro e a darlo direttamente ai consumatori e alle imprese per comprare voti e aiutarli ad affrontare i prezzi sempre crescenti. Si ebbe l’inflazione di Weimar. Entro pochi anni il Marco si era svalutato così tanto che un francobollo costava 50 milioni di marchi e per chiunque i risparmi di una vita erano stati cancellati. Le banconote valevano meno della carta su cui erano stampate. Come illustra la famosa foto [qui sotto], di fronte ai galoppanti prezzi per l’energia, era diventato più economico riscaldare le proprie case bruciando banconote piuttosto che bruciando carbone. Sebbene il dollaro Usa valga ancora più della carta su cui è stampato, al 2008 un penny Usa contiene due centesimi di valore in metallo.
– Sebbene i prezzi del petrolio sembrino alti oggi, essi si sono mantenuti artificialmente bassi perché molte nazioni produttrici di petrolio, come l’Arabia Saudita, fissano sul dollaro Usa il valore della loro moneta. Quando il dollaro viene svalutato le valute di questi paesi e le loro economie nazionali sono minacciate dall’inflazione, e questo è, per loro, un incentivo a lasciare crescere in valore la loro moneta. Nel 2006 il Kuwait slegò la sua valuta dal dollaro Usa, e, siccome altre nazioni produttrici di petrolio lo seguiranno, aspettatevi che i prezzi dell’energia crescano.
– Attualmente il petrolio viene venduto e acquistato sul mercato mondiale in dollari, perciò ognuno deve prima comprare i dollari per poter acquistare petrolio. Abbiamo riferito della tendenza delle nazioni produttrici a vendere il petrolio in euro anziché in dollari. Dato che sempre più nazioni produttrici di petrolio temeranno che il dollaro diventi carta straccia, esse chiederanno il pagamento in euro e la domanda di dollari nel mondo sarà fortemente ridotta. Queste sono le nozioni economiche base della domanda e dell’offerta.
– Per dirla semplicemente, la famiglia americana media è già troppo indebitata, per questo le banche hanno paura a prestare ulteriore denaro. Dare $ 700 miliardi a queste banche non cambierà il fatto che prestare a cattivi debitori è un’iniziativa rischiosa. E’ più sicuro per le banche investire questo denaro in beni (petrolio e oro) che mantengono il passo con l’inflazione, piuttosto che emettere mutui che non possono essere ripagati. Perciò aspettatevi che questo pacchetto di salvataggio dia una spinta speculativa ai prezzi del petrolio.
Titolo originale: “Oil price and the $700B bailout”
Fonte: http://www.oil-price.net/
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06.10.2008
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ALCENERO