DI AMBROSE EVANS-PRITCHARD
Telegraph.co.uk
L’ottimismo sul “gran piano”
dell’Europa per tirare in salvo l’UEM è da molti considerato la
causa degli scambi torridi di ieri nei mercati globali, facendo salire
il CAC, il DAX, il Dow, il greggio e il rame contemporaneamente.
È interessante, visto che il ministro
delle finanze tedesco Wolfgang Schäuble ha confermato con sicurezza
assoluta al Bundestag che un tal piano non esiste e che la Germania
non sosterrà alcun tentativo di “indebitare” la struttura
di salvataggio dell’UE dai 440 miliardi di euro ai 2 trilioni, o per
qualsiasi altra somma.
“Non capisco come qualcuno nella
Commissione Europea possa aver avuto un’idea tanto stupida. L’esito
sarebbe quello di mettere in pericolo il rating AAA del debito
sovrano di alcuni stati membri. Non ha alcun senso.”
Tutto ciò era di dominio pubblico
e largamente diffuso. I mercati sembrano muoversi sulla ferma convinzione
che ci sia davvero un piano segreto, che verrà implementato una
volta che l’inconveniente del voto di domani al Bundestag sull’EFSF
sarà eliminato e che la democrazia tedesca verrà cinicamente sovvertita.
I mercati potrebbero anche essere nel
giusto. Il signor Schäuble ha l’abitudine di promettere una cosa
a Bruxelles e un’altra a Berlino.
Ma è sicuramente uno stato di
cose poco salutare. Uno dei migliori risultati dell’era post-Guerra
Mondiale è la nascita di una Germania libera, fiorente e democratica
che segue il ruolo della legge.
Carsten Schneider, il portavoce per
le finanze dei Socialdemocratici, ha parlato varie volte la scorsa settimana,
denunciando i meschini dibattiti di corridoio come uno scandalo. “Questo
programma multi-trilionario è stato preparato a Washington e a Bruxelles,
quando sono state raccontate cose diverse al Bundestag e al popolo tedesco.
È una cosa inaccettabile.”
E in effetti lo è.
Schäuble è ora stato costretto
a dare una rassicurazione categorica che l’EFSF non verrà potenziato.
Non può mancare alla sua parola senza serie conseguenze, o prima che
la crisi finanziaria diventi terribile.
Abbiamo raggiunto il punto in cui questa
corsia impervia per trovare modi più estremi e creativi per salvare
l’unione monetaria – di nuovo senza fare chiarezza e invariabilmente
per cercare di confondere i cittadini tedeschi sulle reali implicazioni
di ogni trattativa – si sta scontrando con l’integrità della
democrazia tedesca.
Andreas Vosskuhle, presidente della
corte costituzionale o Verfassungsgericht, ha messo specificamente
in guardia che questa settimana la Germania sta entrando in acque insidiose.
Ha detto che l’improvvisazione delle
politiche a largo raggio per salvare l’UEM sta diventando “pericolosa”
e si è opposto alle iniziative per schivare il ruolo della legge con
affari di retrobottega. La Germania ha un gran rispetto per il ruolo
della legge. La gente si aspetta che la classe politica obbedisca alle
regole.”
“C’è poco spazio di manovra
per poter attribuire i poteri degli stati centrali all’UE. Se si volesse
andare oltre questi limiti – che potrebbe essere politicamente legittimo
e desiderabile – allora la Germania dovrebbe darsi una nuova costituzione.
Sarebbe necessario un referendum. Tutto ciò non può essere fatto senza
il popolo”, ha detto al quotidiano Frankfurter Allgemeine.
Il dottor Vosskuhle ha ricordato ai
politici che non hanno alcuna autorità legale per mettere da parte
le prerogative costituzionali tedesche.
“La sovranità dello stato
tedesco è inviolata ed è ancorata in modo perpetuo alla
leggi fondamentali. Non può essere accantonata dal parlamento
(anche con i suoi poteri di emendare la costituzione”, ha detto.
Ha ripetuto che la Corte ha già
fissato confini precisi per i salvataggi dell’Unione Europea in una
sentenza all’inizio di questo mese. Il nostro giudizio chiarisce che
il Bundestag non può abdicare le sue responsabilità fiscali a altri
attori. E non possono essere creati meccanismi permanenti che comportino
una presa in carico delle passività di altri stati”, ha detto.
Otmar Issing, uno dei capi fondatori
della BCE, è andato anche oltre nelle ultime settimane, avvisando che
la direzione intrapresa potrebbe alla fine provocare “la resistenza
del popolo” e forse la guerra civile.
Il dottor Issing non è un nazionalista
tedesco. È aperto all’idea di un’unione autentica con un “governo
europeo controllato da un Parlamento Europeo” basato su principi democratici.
Quello a cui si oppone è l’abbozzo
deformato di costruzione che è oggi l’Europa, dove gli enti sovranazionali
– che non corrispondono ad alcun corpo elettorale e prendono decisioni
a porte chiuse – stanno usurpando l’autorità legislativa su tasse
e spesa. Come ci ha ricordato, fu l’assalto monarchico per poter gestire
i cordoni della corsa che portò alla Guerra Civile Inglese e alla Rivoluzione
Americana.
Argomenti importanti.
Per quanto riguardo le rassicurazioni
del signor Schauble, potrebbe essere che stia mentendo, nel qual caso
ci sarà un grosso casino al Bundestag, e più probabilmente
un forte contraccolpo politico che cambierà la politica tedesca
in modo profondo.
O forse non sta mentendo, nel qual
caso non ci sarà alcun piano per salvare l’eurozona, e dovremmo
quindi affrontare un rischio ulteriore di una spirale che porti a un
crollo bancario, a default sovrani in serie e a una rottura disordinata
dell’UEM.
Non molto incoraggiante.
Fonte: The dangerous subversion of Germany’s democracy
28.09.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE