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La Redazione

 

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IL MITO DI UNA “MINACCIA” RUSSA

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A cura di Davide
Il 29 Agosto 2015
109 Views
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DI PEPE ESCOBAR

sputniknews.com

Non passa settimana senza che il Pentagono si lamenti di una lesiva “minaccia” russa

Il responsabile dei Capi dello Staff Martin Dempsey è entrato nel territorio di marca Donald “conosciuto sconosciuto” Rumsfeld quando di recente ha tentato di concettualizzare la “minaccia”: “Le minacce sono una combinazione, o l’unione, di capacità ed intenzioni. Mettiamo da parte temporaneamente le intenzioni, perché non so quali siano quelle russe”.

Quindi Dempsey ammette che non sa di cosa sta parlando. Quello che pare sapere è che la Russia è una “minaccia” in ogni caso – nello spazio, nello spazio cibernetico, nelle basi missilistiche, nei sottomarini.

Più di tutto, una minaccia per la NATO “Una delle cose che la Russia sembra fare è screditare, o ancora più subdolamente, creare le condizioni per un fallimento della NATO”.

Quindi la Russia “sembra” screditare una NATO che ci ha già pensato da sola. Non è una grande “minaccia”.

Tutti questi giochetti di retorica vengono messi in piedi mentre la NATO “sembra” prepararsi per un confronto diretto con la Russia. Non cadete in errore: Mosca vede l’atteggiamento bellicoso della NATO come una minaccia concreta.

PGS vs. S-500

Il presentarsi della “minaccia” avviene ogni volta che i centri di pensiero USA ricaricano la nozione di contenimento della Russia. Il famoso Stratford, facente capo alla CIA, ha sciorinato una propaganda che elogia la mente della Guerra Fredda George Kennan come autore della strategia di “contenimento della Russia”.

L’apparato dell’intelligence statunitense non scherza: prima della sua morte, Kennan aveva detto che era il momento che gli USA andassero contenuti, non la Russia.

Il contenimento della Russia – attraverso l’espansione di UE e NATO – è sempre stato un obiettivo in corso, perché l’imperativo geopolitico è sempre stato lo stesso: come il dottor Zbigniew “Grande Scacchiera” Brzezinsky non si è mai stancato di ripetere, prevenire la – minacciosa – crescita del potere eurasiatico, in grado di competere con quello statunitense.

Di recente il concetto di “contenimento” può essere spiegato con lo smantellamento della Russia stessa. Ci si porta dietro anche il paradosso che l’infinita espansione della NATO verso est ha reso l’Europa dell’est meno sicura.

Partendo dal presupposto che ci possa essere un confronto letale tra Russia e NATO, le armi tattiche nucleari russe distruggerebbero tutti gli aeroporti della NATO in meno di 20 minuti. Dempsey – in maniera criptica – lo ammette.

Ciò che non può assolutamente ammettere è che se fosse stata presa una decisione a Washington, molto tempo fa, per prevenire l’espansione infinita della NATO, le mosse russe per migliorare il proprio arsenale nucleare sarebbero state inutili.

Geopoliticamente il Pentagono ha capito in che direzione il vento – della partnership strategica – sta soffiando: verso Cina e Russia. Questo cambio di equilibri di potere fondamentale si traduce anche nel fatto che le potenze militari di Cina e Russia messe assieme sovrastano quella della NATO.

In termini di potenza militare la Russia ha missili offensivi e difensivi migliori di quelli statunitensi, con il nuovo sistema missilistico terra-aria S-500 in grado di intercettare obiettivi supersonici e di proteggere in toto lo spazio aereo russo.

Per di più, nonostante la breve turbolenza finanziaria, la strategia sino-russa per l’Eurasia – un’interconnessione delle Nuove Vie della Seta e l’Unione Economica Eurasiatica (EEU) – è destinata a sviluppare le loro economie e la regione fino ad un livello che potrebbe nel 2030 superare quella di USA e UE congiunte.

Cosa resta alla NATO è mostrare la propria telegenica potenza militare come “Risoluzione Atlantica” per “mettere in sicurezza la regione”, specialmente la Polonia e le Repubbliche Baltiche, stati facili alla paranoia.

Mosca, nel frattempo, ha reso noto che le nazioni che dispiegano sistemi missilistici di proprietà degli USA sul loro territorio saranno obiettivi dei loro sistemi di allerta di Kaliningrad.

Il Gen. Magg. Kirill Makarov, il vice comandante delle Forze di Difesa Aerospaziali russe, ha già dichiarato che Mosca sta implementando le proprie capacità di difesa aeree e missilistiche per distruggere ogni – reale – minaccia proveniente dal Prompt Global Strike (PGS) statunitense.

A dicembre 2014 nella dottrina militare russa, le infrastrutture militari della NATO e il PGS sono listati come le maggiori minacce per la sicurezza della Russia. Il Viceministro della Difesa Yuri Borisov ha dichiarato “LA Russia è in grado e sarà costretta a sviluppare un sistema come PGS”.

Dov’è il nostro bottino?

I giochetti retorici del Pentagono servono anche a mascherare un processo di grande valore: di base una guerra energetica – basata sul controllo del petrolio, del gas naturale e delle risorse minerali della Russia e dell’Asia centrale. Tutta questa ricchezza sarà sotto il controllo di oligarchi burattini “supervisionati” dai loro capi a New York e Londra o dalla Russia e dai suoi partner asiatici? Da qui l’incessante guerra della propaganda.

Può essere d’esempio il fatto che i Padroni dell’Universo abbiano resuscitato il vecchio alibi del contenimento/della minaccia geopolitica – diffuso da quella che potremmo chiamare la connessione Brzezinsky/Stratfor – per coprire, o camuffare, un altro evento estremo.

Il fatto è che la vera ragione per la Guerra Fredda 2.0 è che il potere finanziario di New York/Londra ha accusato una perdita di più di 3 trilioni di dollari, quando il Presidente Putin ha tirato fuori la Russia dai loro piani di lucro.

Lo stesso si può applicare anche al colpo di stato di Kiev – messo in atto dagli stessi poteri finanziari di Londra e New/York per impedire a Putin di rovinare le loro speculazioni in Ucraina (le quali, tra l’altro, proseguono senza sosta, almeno dal punto di vista agricolo).

Il contenimento/la minaccia viene ribadita ad alto volume per prevenire con tutte le forze una partnership strategica tra Germania e Russia – che la dottrina Brzezinsky/Stratfo vede come una minaccia per l’esistenza degli USA.

Il sogno erotico di questi – condiviso, guarda caso, dai neo-con – sarebbe un glorioso ritorno al saccheggio della Russia degli anni ’90, quando il complesso industriale/militare era collassato e l’occidente si prendeva le risorse naturali nel Regno a Venire.

Non succederà mai più. Quindi quale sarebbe il piano B del Pentagono? Creare le condizioni per trasformare l’Europa in un potenziale portatore di una minaccia di guerra nucleare. Questa è una vera minaccia, sempre che ce ne fosse una prima.

Pepe Escobar è autore di Globalistan: How the Globalized World is Dissolving into Liquid War (Nimble Books, 2007), Red Zone Blues: a snapshot of Baghdad during the surge (Nimble Books, 2007), e Obama does Globalistan (Nimble Books, 2009). Può essere contattato a [email protected].

Fonte: http://sputniknews.com/

Link: http://sputniknews.com/columnists/20150825/1026161727/myth-of-russian-threat.html

25.08.2015

Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l’autore della traduzione FA RANCO

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