Amenità della destra religiosa americana
DI DOMENICO D’AMICO
“Oh felicità delle felicità! Mi capita di vivere in un paese dove la maggioranza degli elettori è più preoccupata dei feti e di impedire ai finocchi di sposarsi, piuttosto che di fesserie come la sicurezza nazionale, il miglioramento della sanità e un’economia solida!”
Così commenta il risultato delle ultime elezioni presidenziali il titolare di un sito statunitense… Ma si tratta di un cattivo ragazzo. Come voi, antisemiti sovversivi fiancheggiatori del terrorismo internazionale eccetera… Qualcuno, di fronte alla frenesia dei conservatori americani, si pone domande del tipo: “Ma come, sposarsi tra gay è una schifezza, ma sbrindellare uomini, donne e bambini a decine di migliaia è una figata? (Vi ricordate del soldato nel film di Michael Moore, quello che parla di ragazzine senza naso?)” Be’, se ve lo siete chiesto si vede che non capite un cazzo: esiste un nesso tra il matrimonio gay e gli insorti iracheni (insurgent, come li chiamano negli USA, un termine negativo che non utilizzerebbero mai, che so, per chi ha cercato di rovesciare Chavez). Quale nesso? Ce lo spiega un articolo che potete trovare qui (http://www.massnews.com/2005_editions/1_january/10505_are_americans_dying_in_Iraq.htm) *. Vedete, sembrerebbe che il gruppo denominato Esercito di Ansar al-Sunnah, insieme ad altri, abbia ammonito la popolazione irachena contro la partecipazione alle elezioni, perchè, dice l’articolo, “la democrazia potrebbe permettere l’approvazioni di leggi anti-islamiche quali il permesso del matrimonio tra omosessuali. Per gli estremisti mussulmani che combattono contro i nostri soldati, accettare la cultura politica americana significherebbe che il matrimonio gay seguirebbe a ruota.” Naturalmente, continua il pezzo, si tratta di un equivoco, perché giammai negli USA diventerà legale l’unione tra persone dello stesso sesso, nemmeno nel Massachusetts, ad onta della recente sentenza della locale Corte Suprema: “Quando la democrazia prevarrà in questo stato, come già in altri 11 a novembre, la definizione legale di matrimonio continuerà a essere ‘tra un uomo e una donna’, ma sarebbe ingiusto aspettarsi che un gruppo di guerriglieri islamici lo capiscano.”
Stupidi mussulmani, già! Ma è proprio per questo che bisogna “correggere immediatamente il grave errore sul fronte interno”, perchè “la questione del matrimonio omosessuale è importante non solo qui nel Massachusetts, ma anche nel mondo. Il nostro fallimento come cittadini nell’impedire l’abominio legale perpetrato l’anno scorso e nel bloccare il matrimonio gay, fa sì che gli insorti in Iraq combattano le riforme democratiche e uccidano i nostri soldati.” In breve, bisogna sistemare il pasticciaccio della Corte Suprema del Massachusetts, perché per colpa sua i guerriglieri iracheni si sono fatti un’idea sbagliata delle “riforme democratiche” che li attendono. Non so voi, branco di sovversivi antiglobal luddisti nemici del progresso e della democrazia, ma io ce l’avrei un’immagine pregnante che faccia capire agli iracheni di dura cervice (ma un’idea se la sono già fatta) la natura delle “riforme democratiche” americane: una bambina senza naso.
“Domenico D’Amico
Comedonchisciotte.net
14.01.05
*MassNews è un sito ultraconservatore del Massachusetts che sostiene con veemenza (tra l’altro) la crociata contro il riconoscimento legale delle unioni gay.