DI GILAD ATZMON
Information Clearing House
Il quotidiano inglese The Guardian entra a fare parte della macchina da guerra psicologica israeliana
L’hasbara
israeliana insiste nel dire che un attacco all’Iran è compatibile
sia con gli interessi occidentali che con la strategia della NATO. Ad
esempio, questa settimana Israele ha rilasciato un’informazione su
un’esercitazione dell’IAF in una base NATO in Italia. La dichiarazione
è uscita per creare l’impressione che una qualsiasi aggressione futura
israeliana godrà del supporto dell’Occidente. La NATO comunque è
stata pronta nel dissociarsi da un simile attacco. Il Segretario Generale
della NATO Fogh Rasmussen ha confermato in una conferenza stampa che
l’alleanza non
ha alcuna intenzione di intervenire in Iran.
L’hasbara
israeliana insiste nel dire che un attacco all’Iran è compatibile
sia con gli interessi occidentali che con la strategia della NATO. Ad
esempio, questa settimana Israele ha rilasciato un’informazione su
un’esercitazione dell’IAF in una base NATO in Italia. La dichiarazione
è uscita per creare l’impressione che una qualsiasi aggressione futura
israeliana godrà del supporto dell’Occidente. La NATO comunque è
stata pronta nel dissociarsi da un simile attacco. Il Segretario Generale
della NATO Fogh Rasmussen ha confermato in una conferenza stampa che
l’alleanza non
ha alcuna intenzione di intervenire in Iran.
Al momento non abbiamo visto alcuna
dichiarazione ufficiale britannica che possa suggerire che il Regno
Unito sia pronto per appoggiare gli Stati Uniti o Israele in un possibile
attacco all’Iran.
Ma sembra che il Guardian, una
volta un rispettato quotidiano britannico, è già entrato pienamente
a fare parte della macchina da guerra psicologica israeliana.
Ieri il Guardian si è unito
al coro dell’hasbara e ha
informato che le forze armate
del Regno Unito hanno “nuove paure nucleari” che stanno incalzando
i piani per un attacco contro l’Iran.
Il Guardian non ha neppure cercato
di sostanziare la sua affermazione. Al contrario ha prodotto una notizia
gossip che non attiene ai minimi standard giornalistici.
Il Guardian ha riportato che
“gli ufficiali inglesi affermano che, nel caso Washington dovesse
spingere in avanti, cercherà e troverà
l’aiuto dell’esercito britannico per ogni missione, nonostante alcune
pesanti riserve all’interno della coalizione di governo.” Si tratta
di un’affermazione bizzarra, considerando il completo silenzio del
Governo e del Ministero della Difesa sull’argomento. La Gran Bretagna
potrebbe avviare un’altra guerra criminale (questa volta, potenzialmente,
una guerra nucleare mondiale) senza una discussione pubblica o un solo
commento del governo sull’argomento? Non credo. Il Guardian
si è inventato tutto? Ne dubito, era sospettosamente troppo simile alla
linea ufficiale dell’hasbara
israeliana. Visto questo, sembra che il Guardian abbia semplicemente
seguito la macchina bellicista israeliana.
È interessante notare che il JC, il
settimanale britannico ebraico più diffuso, è stato un po’ più
affidabile del Guardian. Il JC ha scritto che “si
sono verificati colloqui (tra i dirigenti militari britannici e israeliani)
mentre i report suggerivano che la Gran Bretagna fosse già pronta ad
appoggiare gli Stati Uniti in un possibile attacco contro l’Iran.” Poi
il JC ha terminato il suo articolo suggerendo che almeno e “privatamente
i più alti funzionari del Ministero della Difesa hanno chiaramente
rifiutato l’ipotesi che il Regno Unito fosse pronto per far parte
di un attacco guidato dagli USA contro l’Iran.”
Mentre il JC sembra aver mantenuto
una qualche integrità deontologica, questa settimana il Guardian
non ci è riuscito in modo misero. È stato colto, consciamente o inconsciamente,
a disseminare la propaganda israeliana. Ma tutto questo non dovrebbe
essere per noi una sorpresa. Come già sapevano, lo stesso giornale
“progressista” ha censurato Wikileaks su Israele e la Palestina.
Come l’80% dei parlamentari del partito
al governo, che per caso sono anche membri del CFI (Conservative
Friends of Israel), il Guardian sembra essere apertamente
in alleanza con lo stato israeliano. Credo che questa amicizia con Israele
debba avere i suoi bei frutti.
Fonte: The Guardian of Israel
05.11.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE
La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori. Gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori e in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere ritenuto responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.
La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:
– messaggi non concernenti il tema dell’articolo
– messaggi offensivi nei confronti di chiunque
– messaggi con contenuto razzista o sessista
– messaggi il cui contenuto costituisca una violazione delle leggi vigenti.