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IL GUARDIANO DI ISRAELE

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A cura di supervice
Il 6 Novembre 2011
59 Views

DI GILAD ATZMON
Information Clearing House

Il quotidiano inglese The Guardian entra a fare parte della macchina da guerra psicologica israeliana

L’hasbara

israeliana insiste nel dire che un attacco all’Iran è compatibile

sia con gli interessi occidentali che con la strategia della NATO. Ad

esempio, questa settimana Israele ha rilasciato un’informazione su

un’esercitazione dell’IAF in una base NATO in Italia. La dichiarazione

è uscita per creare l’impressione che una qualsiasi aggressione futura

israeliana godrà del supporto dell’Occidente. La NATO comunque è

stata pronta nel dissociarsi da un simile attacco. Il Segretario Generale

della NATO Fogh Rasmussen ha confermato in una conferenza stampa che

l’alleanza non

ha alcuna intenzione di intervenire in Iran.
L’hasbara

israeliana insiste nel dire che un attacco all’Iran è compatibile

sia con gli interessi occidentali che con la strategia della NATO. Ad

esempio, questa settimana Israele ha rilasciato un’informazione su

un’esercitazione dell’IAF in una base NATO in Italia. La dichiarazione

è uscita per creare l’impressione che una qualsiasi aggressione futura

israeliana godrà del supporto dell’Occidente. La NATO comunque è

stata pronta nel dissociarsi da un simile attacco. Il Segretario Generale

della NATO Fogh Rasmussen ha confermato in una conferenza stampa che

l’alleanza non

ha alcuna intenzione di intervenire in Iran.

Al momento non abbiamo visto alcuna

dichiarazione ufficiale britannica che possa suggerire che il Regno

Unito sia pronto per appoggiare gli Stati Uniti o Israele in un possibile

attacco all’Iran.

Ma sembra che il Guardian, una

volta un rispettato quotidiano britannico, è già entrato pienamente

a fare parte della macchina da guerra psicologica israeliana.

Ieri il Guardian si è unito

al coro dell’hasbara e ha

informato che le forze armate

del Regno Unito hanno “nuove paure nucleari” che stanno incalzando

i piani per un attacco contro l’Iran.

Il Guardian non ha neppure cercato

di sostanziare la sua affermazione. Al contrario ha prodotto una notizia

gossip che non attiene ai minimi standard giornalistici.

Il Guardian ha riportato che

“gli ufficiali inglesi affermano che, nel caso Washington dovesse

spingere in avanti, cercherà e troverà

l’aiuto dell’esercito britannico per ogni missione, nonostante alcune

pesanti riserve all’interno della coalizione di governo.” Si tratta

di un’affermazione bizzarra, considerando il completo silenzio del

Governo e del Ministero della Difesa sull’argomento. La Gran Bretagna

potrebbe avviare un’altra guerra criminale (questa volta, potenzialmente,

una guerra nucleare mondiale) senza una discussione pubblica o un solo

commento del governo sull’argomento? Non credo. Il Guardian

si è inventato tutto? Ne dubito, era sospettosamente troppo simile alla

linea ufficiale dell’hasbara

israeliana. Visto questo, sembra che il Guardian abbia semplicemente

seguito la macchina bellicista israeliana.

È interessante notare che il JC, il

settimanale britannico ebraico più diffuso, è stato un po’ più

affidabile del Guardian. Il JC ha scritto che “si

sono verificati colloqui (tra i dirigenti militari britannici e israeliani)

mentre i report suggerivano che la Gran Bretagna fosse già pronta ad

appoggiare gli Stati Uniti in un possibile attacco contro l’Iran.” Poi

il JC ha terminato il suo articolo suggerendo che almeno e “privatamente

i più alti funzionari del Ministero della Difesa hanno chiaramente

rifiutato l’ipotesi che il Regno Unito fosse pronto per far parte

di un attacco guidato dagli USA contro l’Iran.”

Mentre il JC sembra aver mantenuto

una qualche integrità deontologica, questa settimana il Guardian

non ci è riuscito in modo misero. È stato colto, consciamente o inconsciamente,

a disseminare la propaganda israeliana. Ma tutto questo non dovrebbe

essere per noi una sorpresa. Come già sapevano, lo stesso giornale

“progressista” ha censurato Wikileaks su Israele e la Palestina.

Come l’80% dei parlamentari del partito

al governo, che per caso sono anche membri del CFI (Conservative

Friends of Israel), il Guardian sembra essere apertamente

in alleanza con lo stato israeliano. Credo che questa amicizia con Israele

debba avere i suoi bei frutti.

**********************************************

Fonte: The Guardian of Israel

05.11.2011

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE

______________________________________________________

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