DI MICKEY Z
The Smirking Chimp
C’è un breve articolo sul numero 12 di febbraio del New York magazine – intitolato stomachevolmente “Ommmm contro Gnammmm” – in cui Geoffrey Gray racconta di una riunione al Jivamukti Yoga di Manhattan. Il tema dell’incontro è il foie gras (pronuncia fuà grà), il fegato d’oca, o più specificatamente, come tale presunta raffinatezza epicurea sia prodotta. “Mangiare il foie gras non si accorda con i precetti yoga”, dichiara Russell Simmons, magnate dell’hip hop e vegano di lunga data. “È barbaro e folle”.
Il foie gras (letteralmente il fegato grasso, in francese) è un business da 20 milioni di dollari l’anno nello Stato di New York, tanto che una ditta produttrice come la Hudson Valley Foie Gras, per esempio, macella da sola 6.000 oche alla settimana. Geoffrey Gray tradisce il suo pregiudizio descrivendo il foie gras come “fegati di volatile ricchi, vellutati e controversi”. Simmons, come potete immaginare, vede le cose in maniera leggermente diversa. “Siedo qui e guardo persone che mangiano bistecca e foie gras e si comportano da [stronzi] patentati tutto il giorno” – dice – “Non sono certamente un vegano militante, ma gli esseri umani sono dei [fottuti] incivili”.La protesta locale anti-foie gras per il momento si concentrerà sui supermercati Fairway, ma il socio della Fairway Steven Jenkins ha dichiarato al New York che “gli svalvolati anti-foie gras” non stanno “facendo niente più che tormentare i liberali privi di sensi di colpa dell’Upper West Side.”
A parte la sua risibile e vacillante valutazione circa il potenziale radicale dei liberali nell’Upper West Side, Jenkins è anche profondamente in errore nel derubricare l’iniziativa. Gli attivisti impegnati – da una costa all’altra – stanno puntando i riflettori su una pratica assolutamente ripugnante. Ecco come la Farm Sanctuary descrive il processo per ottenere il foie gras: “A pochi mesi d’età, le oche sono relegate in bui capannoni e nutrite coercitivamente con enormi quantità di cibo più volte al giorno. Un impiegato dell’allevamento afferra, una alla volta, tutte le oche e ficca loro in gola un tubo di metallo cosicché la miscela di cereali possa raggiungere direttamente e forzosamente l’esofago. Dopo solo poche settimane le oche diventano ovviamente obese e i loro fegati aumentano di dimensione fino a 10 volte più del normale”. (Per maggiori dettagli, non perdete il VIDEO)
“Il 10% circa delle oche non arriva nemmeno al macello” afferma l’attivista vegetariana Pamela Rice “Muore a causa dell’esplosione dello stomaco”.
I veterinari indicano tale disordine indotto dall’uomo “lipidosi epatica”. Per gli chef buongustai questi fegati ingrossati e ammorbati si chiamano invece “foie gras.”
Il fegato d’oca è una malattia, non una prelibatezza.
Mickey Z
Fonte: http://www.smirkingchimp.com
Link: http://www.smirkingchimp.com/thread/5288
06.02.2007
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MOLECOLA