DI CHILDERIC FONTENEY
I blog sollevano un problema. Non che siano privi di interesse, almeno per alcuni tra i tanti, ma viene da chiedersi se i blog permettano veramente di raggiungere l’obiettivo che si prefiggono. Si può anche esaminare un resoconto complessivamente controproducente che riguarda i blog. Cerchiamo di dare una spiegazione piuttosto che parlare a vuoto.
Il blog mi sembra, in primo luogo, una creazione personale che valorizza le capacità dell’ideatore. Se alcuni sono molto specializzati nella sfera intellettuale con una impaginazione minimalizzata, altri sono molto estetizzanti. Questo non vuol dire, tuttavia, che il contenuto debba essere disprezzato. In questo modo, l’oggetto del creatore è prima di tutto il suo.
Credo, ma forse mi sbaglio, che il risultato dia una certa soddisfazione all’autore, un certo orgoglio. Nel caso di un blog politico non se ne trovano molti con vocazione egocentrica, come quella del curriculum adattato
per essere gentili e, forse, per suscitare più ammirazione attorno alla propria persona.
Che importanza ha, dato che la libertà (eccoci arrivati al punto) deve permettere a ciascuno di esprimere il proprio talento per quanto possibile.
E sia. Il primo problema sollevato è che la creazione artistica non conosce le frontiere giuridiche, che sono onnipresenti. Quindi, l’erotismo baudelairiano o la legge? L’altro problema, legato naturalmente al concetto
di libertà, è quello dell’accettazione della diversità in tutte le sue forme. (Si noterà un rapporto evidente col primo problema posto). Per fare un esempio banale: se tutti praticano l’equitazione, quand’anche con una
diversa abilità, si finisce per avere dei cavallerizzi. Riecco la massificazione e la fine delle diversità. Sapendo che i blog proliferano, anche se alcuni non l’hanno ancora capito, questa creazione non ha più niente di eccezionale e molto presto passerà di moda.
Per quanto riguarda i blog politici, il loro moltiplicarsi fa la gioia del sistema, estasiato nel vedere degli individui vicinissimi rimanere più o meno distanti, mentre la logica vorrebbe riavvicinarli. Quale fortuna per la
classe politica in carica vedere l’opposizione che si divide in molteplici correnti. Non si poteva sperare di meglio.
Di conseguenza, affinchè un blog sia interessante è necessario che soddisfi determinate condizioni o almeno alcune tra queste. Ad esempio un blog molto specializzato, o un altro all’interno di un’area geografica in cui i contatti politici sono assenti. Vi lascio immaginare altri casi particolari che sicuramente non mancheranno.
La condizione sine qua non che deve valorizzare il blog è di non sfruttare i siti politici, ciò che ricerca, appunto, il sistema.
Tanto più che quella che chiameremo la sfera di influenza ha visto scomparire o accantonare i siti e i forum. I blog non sono stranieri.
Inoltre, si nota che alcuni creatori di blog che vivono, confessiamolo, in incognito, hanno anche del talento in ambiti così vari come la stilistica o le idee innovative. E’ l’ora del raggruppamento e ognuno deve prendersi le responsabilità. Immaginate che tutti i creatori di blog arrivino ad investire tutte le loro energie fisiche e constaterete il risultato.
Childéric Fonteney
Fonte: www.voxnr.com
Link: http://www.voxnr.com/cogit_content/tribune_libre/Leblogunoutildelarvolution.shtml
11.09.05
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di FLORIANA FIGURA