DI MIKE WHITNEY
counterpunch.org
“Quando Chavez è diventato presidente, il paese stava barcollando… ha dato tutto se stesso, sudore, anima, forza, energia, intelligenza e amore per recuperare la dignità, la crescita, la sovranità e la costruzione del Venezuela. Ha contribuito fortemente a renderlo un paese forte, bello e felice… Oggi, il Venezuela prospera e continua a prosperare grazie al suo impegno e alla sua visione, grazie alla sua perseveranza e determinazione, grazie al suo amore.”
Eva Golinger, Postcards from the Revolution
Il presidente venezuelano Hugo Chavez è molto malato. E’ ora all’Havana, a Cuba, dove si sta curando per una grave insufficienza respiratoria a seguito del suo quarto intervento chirurgico in meno di due anni. Non si mostra in pubblico da più di tre settimane.
Il presidente venezuelano Hugo Chavez è molto malato. E’ ora all’Havana, a Cuba, dove si sta curando per una grave insufficienza respiratoria a seguito del suo quarto intervento chirurgico in meno di due anni. Non si mostra in pubblico da più di tre settimane.
La settimana scorsa, il vicepresidente del Venezuela, Nicolas Maduro, ha fatto una dichiarazione mirata a mettere a tacere tutte le varie voci maligne su quale fosse realmente lo stato di salute del presidente e anche per informare i sostenitori sulle sue condizioni. Ecco cosa ha detto:
“Siamo stati informati di nuove complicazioni a seguito dell’infezione polmonare precedentemente diagnosticata. Ieri abbiamo avuto modo di constatare la sua attuale condizione e su come sta rispondendo alle cure. Abbiamo incontrato più volte lo staff medico che lo seguono e la sua famiglia. Proprio pochi minuti fa eravamo insieme al Presidente Chavez stesso. Ci ha salutato e ci ha parlato delle complicazioni sopraggiunte.
Dopo diciannove giorni dall’ultimo intervento chirurgico, le condizioni di salute del Presidente Chavez continuano ad essere delicate a causa di complicazioni legate ad un processo di cura che non è senza rischi. Ma grazie alla sua grande forza fisica e spirituale, il Comandante Chavez sta affrontando coraggiosamente questa difficile prova.
Abbiamo deciso di restare con lui all’Havana per le prossime ore, per poter seguire più da vicino gli sviluppi della situazione.”
I grandi canali d’informazione hanno riportato con malcelata contentezza le notizie del cancro di Chavez, quasi gli brillavano gli occhi dalla gioia. Il MSM, che rappresenta gli interessi dei banchieri, dei grandi gruppi societari, dei petrolieri e delle industrie belliche, da tempo combattono una dura ed aspra guerra contro l’uomo che ha osato opporsi al sistema dei profitti, nazionalizzare l’industria nazionale del petrolio e respingere le ambizioni imperialiste di Washington nell’area. Per questo Chavez è stato demonizzato dai canali d’informazione e definito “un osso duro della sinistra” e un “dittatore”. I mandarini societari vedono nella malattia di Chavez un’opportunità per poter ricolonizzare il prospero Venezuela e sostituire il suo attuale governo democraticamente eletto con un classico fannullone nato con la camicia, uno di quelli che gli USA tengono in serbo per situazioni come queste (Esempio: Karzai). Sono fallite ben due azioni d’intelligence (indovinate di chi?) mirate a far cadere il popolare e tenace Chavez. Ora possiamo solo sperare che possa resistere anche all’attacco del suo cancro.
I media hanno lanciato un’impressionante propaganda denigratoria contro Chavez, allo scopo di screditare i suoi successi e conquiste e per creare sfiducia nel futuro. L’intenzione è quella di fomentare l’instabilità pollitica e creare consenso nell’opposizione dell’ala conservatrice, che gode dell’implicito appoggio di Washington. Ecco un esempio delle bugie che stanno diffondendo i nemici di Chavez:
La ABC spagnola ha riportato lunedì scorso che il presidente Chavez “è stato messo in coma farmacologico, i suoi segni vitali sono deboli e mantenuti in modo artificiale”…”Alcune fonti di ABC avrebbero confermato sempre lunedì scorso che è stato messo in programma l’arresto del mantenimento artificiale…un arresto, con la prevedibile morte che ne deriverà da un momento all’altro.”
L’articolo diceva anche che “è stato rimosso quasi mezzo metro d’intestino” e che Chavez da tempo ormai non si nutre più di cibi solidi.
L’ABC spagnola insinuava anche che “i funzionari del governo stavano preparando il paese alla notizia della morte di Chavez”.
La notizia è stata ripetuta e rilanciata da altri grandi canali d’informazione, e fa seguito ad una precedente notizia, sempre da ABC, secondo cui “a Chavez hanno dovuto praticare una tracheotomia” e “collegarlo ad un respiratore artificiale.” (“Il Governo Venezuelano denuncia la ‘guerra psicologica’ intorno alla salute di Chavez.” Venezuelanalysis).
Tutte menzogne. Sono tutte sparate politicamente motivate. Chavez NON E’ in coma, NON E’ stato rimosso mezzo metro del suo intestino, NON GLI HANNO PRATICATO una tracheotomia ed il governo NON STA PREPARANDO il paese alla notizia della sua morte. Queste voci ci mostrano soltanto quanto è malvoluto Chavez da quegli ambienti plutocratici che sorseggiano brandy ad ogni ora, pronti a far tornare il Venezuela ai suoi “anni d’oro” in cui era un paese profondamente ignorante, ingiusto e misero, dove l’1% della popolazione conduceva tutti i giochi, in perfetto stile feudale.
Chavez ha rimosso quei felloni dalle loro poltrone, ristabilito la legge, dato il via ad una programma sociale che ha salvato milioni di persone dalla miseria, elevato il livello di vita in tutto il paese, ridotto sensibilmente l’analfabetismo, combattuto la disoccupazione, aperto il sistema sanitario a tutti, aumentato le pensioni ed innalzato il minimo salariale, nazionalizzato la fiorente industria petrolifera e conficcato più volte le dita nell’occhio imperialista dello Zio Sam. Ecco perché viene denigrato dai grandi media, dalle suite degli attici societari e dell’Ufficio Ovale. Come ha detto in un recente articolo Lisa Holland, corrispondente estera di Sky News:
“Fortemente critico verso la politica estera degli Stati Uniti, Chavez è stato la spina nel fianco di Washington ed è stato sempre pronto a offrire rifugio e farsi portavoce di tutti quei paesi che gli USA hanno combattuto.” (Sky News.)
E ci mancherebbe che non l’avesse fatto! E’ per questo che lo amiamo.
Auguri per una rapida guarigione, Hugo. Io sono Chavez!
Mike Whitney vive nello Stato di Washington. Ha scritto per HOPELESS – Senza speranza: Barack Obama e la Politica delle illusioni (AK Press). HOPELESS è anche disponibilie qui: Kindle edition.
Lo si può contattare a: [email protected].
Fonte: www.counterpunch.org
Link: http://www.counterpunch.org/2013/01/08/chavezs-enemies-see-opportunities-in-cancer/
8.01.2013
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SKONCERTATA63