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I CRIMINI DI GUERRA DI WASHINGTON. DALL'AFRICA E MEDIO ORIENTE ALL'UCRAINA

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A cura di Davide
Il 10 Luglio 2014
87 Views

DI PAUL CRAIG ROBERTS

informationclearinghouse.info

Qualcuno potrebbe pensare che la repulsione della ”comunità mondiale” nei confronti di Washington per le stragi indiscriminate di civili in otto paesi del mondo, l’avrebbe condotta al Tribunale dei Crimini di Guerra ad emettere un mandato per l’arresto dei presidenti Clinton, Bush, Obama e tanti altri funzionari dei loro regimi.

Però, l’Occidente – la voce della ”comunità mondiale” – si è assuefatto ai crimini contro l’umanità di Washington e non si disturba a protestare. Infatti, molti di questi governi sono complici dei crimini di Washington e potrebbero benissimo esserci dei mandati d’arresto anche per i membri dei governi Europei.

L’unica eccezione è la Russia. Il Ministero degli Esteri della Federazione russa ha pubblicato un ”Libro Bianco” sulle violazioni dei diriti umani e della legge di guerra in Ucraina.

Gli americani in preda alla propaganda, pensano che tutte le violenze in Ucraina siano compiute dai russi. Il ”Libro Bianco” documenta, con molta cura e attenzione, violazioni segnalate che sono avvenute in Ucraina nel corso di quattro mesi, da dicembre 2013 a marzo 2014.

Il ”Libro Bianco” lo trovate qui: Sentirete poco o niente su di esso dai media americani ”presstitute” [press+prostitute, media mainstream che trasmettono immagini parziali e predeterminate in favore del governo o delle corporazioni, ndt], ed è improbabile che ci sia più informazione pure in Europa. I fatti sono così fortemente in contrasto con la posizione dell’Occidente che il ”Libro Bianco” rappresenta un grande imbarazzo per esso.

Negli ultimi tre mesi, le stragi di ucraini dietro ordini di Washington, da parte del suo governo burattino di Kiev, sono degenerate considerevolmente, producendo oltre 100mila profughi ucraini in fuga verso la Russia, i quali cercano protezione dai colpi di artiglieria, aerei e carri armati contro le abitazioni civili.

Ogni sforzo del governo russo per coinvolgere Washington, l’Unione Europea e Kiev in negoziati per trovare una soluzione pacifica, è fallito.

Washington non è interessata ad una soluzione. Disturbata dalla dipendenza energetica russa dei suoi vassalli della NATO e dalle relazioni economiche crescenti tra Russia ed Europa, Washington è all’opera tramite la sua emissaria, Kiev, per uccidere i cittadini della parte est e sud dell’Ucraina odierna, parte che una volta era della Russia. Washington ha dichiarato questi civili come “terroristi” cercando di costringere la Russia ad intervenire militarmente in modo da proteggerli. Dopodiché, questo suo intervento protettivo verrà denunciato da Washington come “invasione e annessione”. Essa userebbe questa propaganda, orchestrata dai media occidentali, per spingere l’Europa a sostenere le sue sanzioni contro la Russia. Queste sanzioni distruggerebbero efficacemente le relazioni economiche esistenti tra la Russia e l’Europa.

Washington non ha avuto successo nell’imporre delle sanzioni, perché, nonostante i suoi vassalli europei, come la Merkel, siano disposti, gli interessi commerciali in Germania, Francia e Italia si oppongono. Washington sta sperando che forzando la Russia ad agire, essa potrà demonizzarla a sufficienza e mettere a tacere gli interessi commerciali europei con la propaganda.

Per contrastare lo stratagemma di Washington, Putin aveva chiesto alla Duma russa di revocare la sua autorità per mandare le forze russe in Ucraina. Diversamente dai presidenti americani Clinton, Bush e Obama, Putin non rivendica la sua autorità per usare le forze militari senza il permesso del potere legislativo.

La risposta di Washington alla condotta di basso profilo di Putin è di fare crescere le stragi di civili, tutto questo mentre rinnega che tali stragi stiano avvenendo. Essa è determinata a non riconoscere l’esistenza di una strage per la quale è responsabile, anche se tutti sanno che Kiev non oserebbe affrontare la Russia senza il sostegno di Washington.

La scommessa di Putin è che gli interessi commerciali dell’Europa prevarranno sui cagnolini europei di Washington. Questa è una scommessa speranzosa e ottimistica, ma Washington è già all’opera a minacciare e minare la resistenza degli interessi commerciali europei. Escogitando spese architettate, Washington ha sottratto 9 miliardi di dollari alla più grande banca francese per aver fatto affari con paesi da essa disapprovati. Questo era il suo avvertimento alle imprese europee per soddisfare le sue sanzioni. Washington non ha neanche detto alla Francia che l’ammenda sarebbe stata revocata o ridotta se essa rompe il contratto con la Russia per la fornitura di due portaelicotteri. Altri simili movimenti contro le imprese europee sono in corso. Il fine è quello di intimidire le imprese europee per essersi opposte alle sanzioni contro la Russia.

L’arroganza che Washington può decidere con chi può fare affari una banca francese è stupefacente. Ancor più stupefacente sarebbe che la Francia e la banca accettassero tale arroganza e infrazione della sovranità della Francia. L’accettazione dell’egemonia di Washington dalla Francia dimostra che vi è un rischio nella scommessa di Putin, dato che essa presuppone che gli interessi commerciali europei possono prevalere sugli interessi strategici di Washington.

Altro rischio nella scommessa di Putin è che mantenendo un profilo basso e tollerando le stragi di civili ordinate da Washington, Putin sta diventando complice dei crimini contro l’umanità di Washington. Più le stragi vanno avanti, più il governo russo diventa complice. Peraltro, il passare del tempo permette a Kiev di aumentare le sue forze e alla NATO di fornire a queste forze più armi letali. Un intervento russo, il quale precedentemente sarebbe stato raggiunto con facile successo, diventa più costoso e più prolisso con l’incrementare delle forze di Kiev.

Il burattino di Washington a Kiev ha reso chiaro che egli non accoglierà nessun interesse russo o nessuna opposizione delle province ucraine a scapito delle politiche radicali anti-russe del governo fantoccio di Washington. Finché Washington non riconosce nessuna sorta di responsabilità per la situazione, quanto tempo potrà attendere Putin perché Merkel o Hollande rompano le fila con Washington?

L’alternativa di Putin è di muoversi in difesa degli ucraini che vengono attaccati. Putin potrebbe accettare le richieste delle province ribelli di unirsi alla Russia come ha fatto con la Crimea, dichiarare criminale di guerra il burattino di Washington, Petro Poroshenko, ed emettere un mandato per il suo arresto, ed inviare l’esercito russo a respingere le forze mandate da Kiev.

Al di fuori dell’Occidente, questo posizionerebbe Putin come difensore dei diritti umani. All’interno dell’Occidente, questo renderebbe completamente chiaro ai vassalli europei di Washington che il risultato del loro allineamento ad essa è che saranno trascinati in guerra contro la Russia e, probabilmente, anche contro la Cina. Gli europei non hanno nulla da guadagnare da queste guerre.

Prima o poi Putin deve capire che la sua ragionevolezza non è corrisposta da Washington. Washington sta approfittando di questa ragionevolezza, e sta spingendo la Russia più forte.

Putin ha fatto quel che poteva per evitare il conflitto. Adesso c’è bisogno che egli faccia la cosa giusta, come fece in Georgia e in Crimea.

Paul Craig Roberts è stato Sotto Segretario del Tesoro per le Politiche Economiche ed editore associato di ”Wall Street Journal”. Egli era cronista del ”Business Week”, del ”Scripps Howard News Service”, e del ”Creators Syndicate”. Ha avuto vari incarichi universitari. I suoi articoli su internet sono seguiti in tutto il mondo. Gli ultimi libri di Roberts sono The Failure of Laissez Faire Capitalism and Economic Dissolution of the West e How America Was Lost.

Paul Craig Roberts

Fonte: www.informationclearinghouse.info

Link: http://www.informationclearinghouse.info/article38984.htm

4.07.2014

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di KLAUDIA MUKA

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