Uno nuovo sistema di scambio monetario tra le banche centrali dei BRICS faciliterà il finanziamento del commercio, bypassando completamente il dollaro e potrà agire anche come sostituto de facto del FMI.
Nella foto: il governatore della Banca Centrale Russa, Elvira Nabiullina
Mentre molte delle amministrazioni pubbliche, con un enorme debito pubblico, di tutto il mondo sono occupate a distogliere l’attenzione di quel che resta della loro devastata “classe media” dal quotidiano impoverimento della loro esistenza e a distrarla con fuochi d’artificio e effetti speciali, per mostrare loro una faccia del tutto diversa del mondo in cui vivono tutti i giorni, dietro le quinte sta avvenendo qualcosa di veramente importante, di cui solo pochissimi si rendono conto: è iniziata la de-dollarizzazione del mondo.
Come esempio più recente di quanti siano i paesi che stanno gettando le basi per questa guerra valutaria finale, andiamo di nuovo in Russia dove Valentin Madrescu di Vor ci spiega quanto avviene, lentamente ma inesorabilmente, nei paesi del BRICS – acronimo concepito con orgoglio da Goldman per perpetuare l’“american away of life” e per portare miliardi di debito in dollari in quei mercati senza protezioni – mercati che si stanno trasformando in una alleanza antica dollaro.
I BRICS si stanno trasformando in una alleanza anti-dollaro, da VOR
Prima della sua visita cruciale a Pechino la prossima settimana, il governatore della Banca Centrale Russa, Elvira Nabiullina ha incontrato Vladimir Putin per riferire sui progressi dell’imminente accordo di swap rublo-yuan con la Banca Popolare Cinese. Il Cremlino usato la riunione per far conoscere al mondo i dettagli tecnici della sua alleanza internazionale anti–dollaro.
Il 10 giugno, Sergey Glaziev, consigliere economico di Putin ha pubblicato un articolo che delinea la necessità di creare un’alleanza internazionale di paesi disposti a sbarazzarsi del dollaro per i loro commerci internazionali e a rifiutarsi di continuare a stoccare dollari come riserve valutarie. L’obiettivo finale sarebbe quello di far ingrippare la macchina-stampa-soldi di Washington che serve ad alimentare il suo complesso militare e industriale e che sta permettendo agli USA di diffondere il caos in tutto il mondo, fomentando le guerre civili in Libia, Iraq, Siria e in Ucraina. I critici di Glaziev ritengono che una questa alleanza sarebbe difficile da realizzare e che la creazione di un sistema finanziario globale non basato sul dollaro sarebbe estremamente impegnativo da tutti i punti di vista tecnici. Tuttavia, nel suo colloquio con Vladimir Putin, il capo della Banca Centrale Russa ha presentato una elegante soluzione tecnica per questo problema e ha lasciato trasparire un chiaro indizio per i membri dell’alleanza anti-dollaro che nascendo con gli sforzi di Mosca e Pechino:
“Abbiamo fatto un sacco di lavoro per l’accordo di swap rublo–yuan, per semplificare il finanziamento del commercio. Su questo tema ho una riunione la prossima settimana a Pechino” – ha detto quasi per caso e poi ha lanciato la bomba:“Stiamo discutendo con la Cina ed con i nostri parters del BRICS sull’istituzione di un sistema di scambi multilaterali che permetterà di trasferire risorse da un paese all’altro paese, se necessario. Una parte delle riserve valutarie potrà essere destinata a questo scopo [il nuovo sistema].” (Prime news agency)
Sembra che Cremlino abbia scelto l’approccio all-in-one per costruire la sua alleanza anti-dollaro. Uno scambio monetario tra le banche centrali dei BRICS faciliterà il finanziamento del commercio, bypassando completamente il dollaro. Allo stesso tempo, il nuovo sistema potrà anche agire come sostituto de facto del Fondo Monetario Internazionale, perché permetterà ai membri dell’alleanza di usare le risorse per finanziare i paesi più deboli.
Come importante bonus, che scaturirà da questo “sistema quasi-FMI”, i BRICS utilizzeranno una parte (molto probabilmente la “parte del dollaro“) delle proprie riserve valutarie per sostenerlo, riducendo drasticamente la quantità di strumenti in dollari acquistati dai più grandi creditori esteri degli Stati Uniti.
Gli scettici sicuramente diranno che una alleanza dei BRICS, basata su un sistema anti-dollaro, non riuscirà a privare il dollaro del suo status di valuta di riserva globale, ma invece di discutere contro questa linea di pensiero, sarebbe più facile osservare che Washington sta facendo del suo meglio per allargare le fila dei nemici del dollaro.
Quando il canale TV Russia 24 ha chiesto a Sergey Kostin, di commentare le dichiarazioni della Nabiullina, Presidente della banca statale VTB e una delle più convinte sostenitrici delle politiche anti-dollaro, ha ottenuto una prospettiva interessante sulla situazione in Europa:
“Credo che il lavoro di swap tra rublo e yuan sarà finalizzato nel prossimo futuro e che la forma per chiarire i pagamenti rublo-yuan sarà lasciata libera. Ma comunque, noi non siamo gli unici che stanno prendendo questa iniziativa. Sappiamo delle affermazioni fatte da Mr. Noyer, Chairman della Banca di Francia e come corollario a quanto gli Americani hanno fatto alla BNP Paribas, egli ritiene che il commercio con la Cina debba essere gestito in yuan o euro.”
Se la tendenza attuale dovesse continuare, presto il dollaro sarà abbandonato dalle più importanti economie globali e sbattuto fuori dalla finanza del commercio globale. Il bullismo di Washington porterà anche i suoi alleati storici a dover scegliere l’allenza dei BRICS, invece del sistema monetario attuale basato sul dollaro.
Il punto di non-ritorno per il dollaro potrebbe essere molto più vicino di quanto si creda. Infatti, camminando camminando, potrebbe aver già sceso quello scalino che indica il punto di non-ritorno, senza che nessuno ci abbia fatto ancora caso.
fonte : http://www.zerohedge.com
Link : http://www.zerohedge.com/news/2014-07-02/brics-are-morphing-anti-dollar-alliance
2.07.2014
l testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l’autore della traduzione Bosque Primario.