DI FELICITY ARBUTHNOT
Il comitato del Nobel disse infatti: “… diamo grande importanza alla visione e il lavoro di Obama per un mondo senza armi nucleari … come presidente è riuscito a creare un nuovo clima nella politica internazionale.”
“Solo raramente qualcuno è riuscito a catturare l’attenzione mondiale e a dare alla gente speranza per un futuro migliore allo stesso modo e con gli stessi scopi in cui ci è riuscito Obama.”
Nel suo discorso di presentazione, il Presidente del Comitato Nobel, Thorbjorn Jagland ha affermato che Obama, già dai primi momenti della sua Presidenza si è battuto contro i vari scontri e aveva già “calmato le acque nel mondo”.
Nel suo discorso di accettazione del premio il Presidente Obama affermò che: “Le nostre azioni hanno valore e possono dare alla storia una direzione di giustizia.”
Si è inoltre impegnato nel “sostegno del Trattato Strategico di Riduzione delle Armi. E’ un pilastro della mia politica estera. E sto lavorando con il Presidente Medvedev per ridurre la scorta nucleare dell’America e della Russia.”
In conclusione, largamente applaudito, chiese: “Dateci la possibilità di rendere il mondo come dovrebbe essere – quella scintilla divina che è scattata in tutti i nostri animi.”
Da allora la miriade di fosse comuni di vittime degli americani è diventata testimone dell’ipocrisia e della falsità del suo riferimento al Municipio della città di Oslo il giorno del 113esimo anniversario della morte di Alfred Nobel per accettare un premio che il comitato Nobel aveva volontariamente presentato: “ … alla persona che ha fatto il maggiore e migliore lavoro per la fraternità tra le nazioni, per l’abolizione o riduzione di eserciti sull’attenti e per l’organizzazione e promozione di congressi per la pace.”
Eppure il carcere di Guantanamo rimane aperto, gran parte della Libia affidata al controllo delle milizie è in rovina, le truppe americane sono tornate in Iraq dove oltre 2000 bombardamenti sono stati effettuati da aerei Americani. L’amministrazione di Obama approva ancora il rovesciamento illegale del governo del Presidente della Siria Assad, allenando le masse a uccidere, decapitare e la millantata ripartenza non è stata assolutamente una vera e propria partenza.
L’Ucraina soffre tutt’oggi del colpo di stato di cinque miliardi di dollari avvenuto per mano americana, la Russia è stata incolpata, sanzionata e come risultato, si sente minacciata abbastanza da guardarsi bene dal riarmare le truppe. Non solo è stata riaccesa la miccia della Guerra Fredda, le sue fiamme stanno già ardendo visibilmente.
Nel Marzo 2013 Stratfor disse: “Col completo supporto di una politica inefficiente, di un elite e di un istituto mediatico poco critico, Washington sta scivolando, se non annegando, in una nuova Guerra Fredda contro Mosca.” Sono state pubblicate parole forti da parte del Professore Stephen Cohen su un articolo pubblicato a Gennaio sul giornale “The Nation”, che è una voce solitaria nell’istituzione accademica americana con un punto di vista impopolare. Ci ha avvertito per molti anni che le relazioni tra gli Stati Uniti e la Russia, che sono andate deteriorandosi rapidamente, porteranno a un periodo di politica sofferta e tensione militare tra due poteri. ‘(1.)
Ora, l’impostazione annuale del notiziario degli Scienziati Atomici dell’Orologio Doomsday (22 Gennaio), è stata risistemata – due o tre minuti dopo la mezzanotte per la prima volta dalla fine della Guerra Fredda e per trent’anni dall’ultima impostazione di questo genere nel 1984 sotto la presidenza dell’invasore della Grenada, uno dei tanti che hanno bombardato la Libia e responsabile dello scandalo Iran-Contras (2) Ronald Reagan.
Nel 1984, il notiziario registrò: “ … le relazioni tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica sono a un punto glaciale. Ogni canale di comunicazione è stato ristretto o chiuso del tutto; ogni forma di contatto è stata attenuata o del tutto annullata. E le negoziazioni per il controllo delle armi sono state ridotte a una specie di propaganda.” Vi sembra familiare?
Ieri hanno riportato:
“Oggi, a più di venticinque anni dalla fine della Guerra Fredda, i membri del Notiziario degli Scienziati Atomici e Scheda di Sicurezza hanno dato un’occhiata da vicino alla situazione mondiale trovandola altamente minacciosa per l’umanità – così minacciosa che le lancette dell’orologio Doomsday devono essere impostate nuovamente tre minuti prima della mezzanotte, più vicino di due minuti alla catastrofe rispetto al 2014.”
Successivamente:
“ … gli sforzi per ridurre gli arsenali nucleari nel mondo sono stati bloccati. Il processo di disarmo è arrivato a uno stallo, vedendo gli Stati Uniti e la Russia prendere parte in programmi intensi per modernizzare la loro triade nucleare – così facendo sminuiscono i trattati sulle armi nucleari già esistenti – e altri detentori di armi nucleari che sostengono questa costosa ed estremamente pericolosa mania di modernizzazione.”
E non c’è solo questo incubo nucleare: “Insufficiente azione per ridurre fortemente queste emissioni mondiali di gas serra può produrre una catastrofe climatica mondiale. Anche un cosiddetto scambio “limitato” di armi nucleari produrrà casualità di proporzioni enormi ed effetti catastrofici sull’ambiente globale. Imploriamo tutti i leader politici mondiali di mobilitarsi in modo coordinato e veloce per ridurre drasticamente emissioni globali di gas che intrappolano il calore, specialmente diossido di carbonio e di restringere gli arsenali di armi nucleari.”
Il notiziario della Scienza e Scheda di Sicurezza la cui componente di Sponsor include diciassette laureati Nobel:
“Imploriamo i cittadini del mondo di domandare azione dai propri leader. Questa minaccia è una presenza costante su tutta l’umanità. L’umanità ha bisogno di rispondere ora, finché c’è tempo.” (3)
L’orologio stabilito nel 1947, è diventato un indicatore universalmente riconosciuto della vulnerabilità di fronte alle catastrofi derivanti da armi nucleari, cambio climatico e tecnologie emergenti nella scienze della vita.
Il Consiglio pone l’attenzione sul fatto che le catastrofi possono essere evitate con azioni veloci. Sprecare tempo non è un’opzione.
Le priorità essenziali lo sono:
*Azioni per evitare l’emissione di gas serra a livelli che potrebbero arrestare l’innalzamento della temperatura di due gradi Celsius sui livelli pre-industriali.
*Ridurre drammaticamente investimenti proposti su programmi di modernizzazione delle armi nucleari.
- Dare importanza al processo di disarmo- impegnandosi a ottenere effettivi risultati.
- Risolvere immediatamente il problema dello spreco nucleare. (4.)
Se il presidente Obama leggesse i documenti e consultasse la conoscenza collettiva imponente disponibile sul notiziario, applicasse quell’impegno per cui si è tanto supplicato, costruisse ponti globali invece che spaccarli, ci sarebbe abbastanza tempo negli ultimi ventidue anni della sua presidenza per iniziare a giustificare il Nobel ricevuto. Possiamo solo sperare ferventemente che, come ha affermato lui stesso nel discorso di accettazione, le sue azioni “possano dare alla storia una direzione di giustizia.”
Felicity Arbuthnot
Fonte: www.globalresearch.ca
Link: http://www.globalresearch.ca/nuclear-war-three-minutes-to-midnight/5426509
24.01.2015
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di HAJAR MOUNIR