DI JAMES HOWARD KUNSTLER
clusterfuck-nation
Arriva la mosca cavallina
Si può vedere dove sta andando tutta questa faccenda su Mueller: al punto in cui il Grande Golem di Magnificenza schiaccerà finalmente quel tafano politico che ha orbitato per un anno intero intorno al suo cranio scintillante, dicendo “Ecco fatto! L’ho preso.”
Tutto questo implica che la Guerra Civile n°2, alla fine, assomiglierà molto di più alla Rivoluzione Francese che alla Guerra Civile n°1… Quest’ultima si rivelò una grande tragedia, mentre l’altra (potrebbe rivelarsi) un bagno di sangue alla maniera dell’opera buffa dei fratelli Cohen.
Subito dopo la presidenziale schiacciata del suddetto orbitante tafano, Trump cercherà nuovamente di concentrarsi sui problemi della nazione, solo per scoprire che è in bancarotta e sotto la spada di Damocle del peggior deficit di tutta la storia mondiale. E poi i suoi nemici entreranno in azione. Nel farlo, probabilmente sovvertirannno le infrastrutture istituzionali che servono a governare uno stato in modo costituzionale e democratico.
Sono partiti in vantaggio ed hanno potuto politicizzare i quadri superiori dell’FBI, un grave errore di valutazione, basato sulla certezza della vittoria di Hillary, vittoria che avrebbe consentito ai vari cospiratori del J. Edgar Hoover Building [sede della CIA a Washington D.C.] di mimetizzarsi nel normale tran tran amministrativo dell’agenzia e continuare a vivere la loro vita. Invece, le loro trame sono venute alla luce e, per adesso, uno dei personaggi chiave, il Vicedirettore Andrew McCabe, è stato lasciato in braghe di tela da una commissione d’inchiesta, formata proprio dai suoi colleghi dell’agenzia, per aver mentito in veste ufficiale. Fra un po’ ci si potrà chiedere, per quel che lo riguarda: tutto qui? Sembra che tutti quanti (zii compresi) possano essere accusati di mentire all’FBI. Che cosa dire allora del sig. McCabe, dal momento che è proprio per questo che i suoi colleghi dell’FBI lo hanno licenziato?
Probabilmente, per il chiarimento di questa torbida situazione bisognerà attendere l’imminente rapporto dell’Ispettore Generale Michael Horowitz, di cui ultimamente i media sembrano essersi dimenticati. Ormai è venuto a galla un sacco di marcio nell’FBI e nell’organo che lo presiede, il Dipartimento di Giustizia, per esempio le dichiarazioni contrastanti di Andrew McCabe e del suo ex-capo James Comey riguardo chi aveva spifferato che cosa alla stampa. Con queste premesse, è proprio brutto quando uno (come minimo) dei Pesci Grossi al vertice di un’agenzia, che dovrebbe essere incorruttibile, mente. E lì c’è almeno un’altra decina di Pesci Grossi che dovrebbe dare qualche seria spiegazione, e perché non farlo davanti ad un gran giurì?
Nessuno sa dove sia, in questo frangente, il Procuratore Generale Jeff Sessions, e il “sia” potrebbe essere un verbo troppo forte per descrivere il suo comportamento dell’anno scorso, paragonabile a quello di un fantasma. Sembra più stordito dei ritratti dei suoi defunti predecessori appesi nell’anticamera del suo ufficio, visto il continuo vortice di accuse di cui dovrebbe occuparsi. Certo, ha appena nominato un altro consigliere speciale, uno sconosciuto procuratore dello Utah, John Uber, con il compito di indagare su diversi sacchi di biancheria sporca dell’FBI, in particolar modo lo strano e sconcertante trattamento avuto da Hillary Clinton per il dossier Steele, l’inchiesta sul suo server di posta elettronica, lasciata cadere da Comey, e l’incidente Uranium One del 2012 che aveva fatto arrivare, quando [la Clinton] era al vertice del Dipartimento di Stato, come per magia circa 150 milioni di dollari (da oligarchi russi) nei forzieri della Fondazione Clinton. Il Sig. Huber ha l’incarico di indagare su tutto ciò che, secondo l’Ispettore Generale, possa essere considerato una violazione normativa.
Siamo tornati finalmente al sig. Mueller, la mosca cavallina grande come un dirigibile che gira attorno alla testa del capo di stato. Era stata quella storia sulla Russia a causare quell’orribile trambusto nell’FBI, con l’accusa al neo-eletto Consigliere per la Sicurezza Nazionale di aver avuto un paio di conversazioni con l’ambasciatore russo durante il periodo di transizione presidenziale. I furenti avversari del presidente eletto erano riusciti a far passare l’idea che i funzionari americani non dovrebbero parlare con gli ambasciatori di altre nazioni, una delle cose più assurde che si possano immaginare, eccetto che in una nazione dove ai bambini non si insegna nulla sul governo o sulla storia. In ogni caso, il sig. Flynn non era stato incriminato per quello, ma per aver presumibilmente mentito ad una delegazione di inquirenti dell’ufficio di Mueller.
La mia ipotesi è che il sig. Trump darà il benservito al sig. Mueller non appena sarà reso pubblico il rapporto dell’Ispettore Generale e i loschi giochini che hanno portato Mueller alla ribalta risulteranno completamente scoperti.
La “#resistance” [hashtag di Twitter] perderà il suo avatar e l’impeachment sarà l’unico tema della campagna (per le elezioni di medio termine) del novembre 2018.
James Howard Kunstler
Fonte: http://kunstler.com/clusterfuck-nation
Link: http://kunstler.com/clusterfuck-nation/the-horsefly-cometh/
4.05.2018
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MARKUS