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La Redazione

 

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Gli psichiatri di spicco seguono il Manuale per Fare Carriera dei pezzi grossi della finanza

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A cura di Davide
Il 20 Marzo 2017
131 Views

DI BRUCE E LEVINE

counterpunch.org

Non dovrebbe sorprenderci che il cinismo sia sempre di più il passatempo nazionale negli Stati Uniti, dal momento che vediamo continuamente i pezzi grossi a capo delle grandi banche che sfuggono ai processi per i crimini commessi e professionisti affermati – tra cui anche psichiatri – che vengono premiati con avanzamenti di carriera a seguito di azioni deplorevoli.

Iniziamo con il ripercorrere brevemente la recente parabola nella carriera di Jamie Dimon, CEO di JPMorgan. Solo nel 2013, JPMorgan ha dovuto sborsare quasi 17 miliardi di dollari per pagare le richieste di indennizzo del governo federale, a seguito della vendita fraudolenta di titoli garantiti da mutui ipotecari [mortgage-backed securities] e di altre pratiche illegali. Dopo aver saldato i conti con il governo, Dimon, che era CEO di JPMorgan nel periodo in cui queste pratiche illecite venivano attuate, fu ricompensato da JPMorgan con un aumento della paga del 74 per cento, portando così il suo stipendio annuale a 20 milioni di dollari.

Come ha detto la senatrice degli Stati Uniti Elizabeth Warren: “Di solito siamo abituati a pensare che presiedere ad attività che hanno portato ad un esborso di 17 miliardi di dollari per condotta illecita avrà un effetto negativo sulle tue aspirazioni ad un aumento stipendio. Invece, secondo il New York Times, alcuni membri del consiglio di amministrazione di JPMorgan pensano che Jamie Dimon si sia meritato l’aumento, in parte per – cito testuali parole – ‘aver rivestito il ruolo di principale negoziatore nel periodo in cui JPMorgan ha dovuto regolare i conti con il governo’.”
I banchieri delinquenti non sono gli unici pezzi grossi la cui carriera continua ad avanzare pur tenendo una condotta esecrabile. Qui di seguito c’è un aggiornamento sul curriculum di alcuni membri della “Psychiatry Hall of Shame” [“Salone della Vergogna degli Psichiatri”], tra cui il gruppo che è stato messo sotto accusa dalle indagini del Congresso nel 2008 e un altro psichiatra che ha condotto degli esperimenti finalizzati ad indurre psicosi – esperimenti che sono risultati contrari al Codice di Norimberga sull’etica nella ricerca.

Prima di aggiornarvi sugli psichiatri di spicco a livello nazionale, vi parlerò di una nota psichiatra locale di Cincinnati, dove vivo. Nel 2014 Melissa DelBello è stata nominata Direttore del Dipartimento di Psichiatria e Neuroscienza Comportamentale dell’Università di Cincinnati. All’inizio di quest’anno è stata inclusa dal Cincinnati Magazine nella lista dei “migliori psichiatri”. Questo, nonostante il fatto che nel 2008 sia stata dequalificata da un senatore nel corso di una relazione al Senato, a seguito di un articolo di denuncia uscito su di lei sul New York Times.

Nel 2008 la DelBello fu oggetto di un’indagine del Congresso che riguardava alcuni psichiatri che violavano le norme federali e universitarie ricevendo grosse somme di denaro dalle compagnie farmaceutiche. Il Senatore Charles Grassley, indignato, spiegò come la DelBello, in risposta alla domanda di un giornalista su quanto denaro ricevesse da una casa farmaceutica, aveva risposto: “Mi creda, non ci guadagno molto”. La DelBello sostiene che la sua risposta sia stata mal interpretata dal giornalista del New York Times, ma è fuori discussione il fatto che nella dichiarazione dei redditi del 2003 e del 2004 non abbia riportato in maniera accurata i pagamenti ricevuti da AstraZeneca, il produttore dell’antipsicotico Seroquel, una medicina su cui la DelBello ha condotto delle ricerche nel 2002. Il Times ha raccontato come la DelBello, in uno studio pubblicato nel 2002, sosteneva che il Seroquel in combinazione con il Depakote è più efficace per il trattamento del disturbo bipolare negli adolescenti rispetto al Depakote da solo; ma in seguito la DelBello ammise che questo studio – divenuto influente nel determinare le prescrizioni ai pazienti – non era conclusivo.

Grassley prese la parola al Senato per parlare della DelBello: “Desidero denunciare le azioni di un medico per spiegarvi come i pagamenti dell’industria farmaceutica agli esperti in medicina può condizionare la pratica medica”, e quindi riferì come il produttore del Seroquel, AstraZeneca, l’avesse pagata più di 238mila dollari (molto più di quanto lei avesse dichiarato). In conclusione del suo rapporto al Senato sulla DelBello, Grassley disse: “Questa situazione è spiacevole sotto più punti di vista. È spiacevole per l’Università di Cincinnati, che aveva fiducia nelle ricerche dei propri docenti; è spiacevole per i pazienti, che hanno creduto che il loro medico non fosse in vendita; ed è spiacevole che ci troviamo in un’epoca in cui si rende necessario un disegno di legge che promuova la trasparenza, a causa del flusso di milioni e milioni di dollari dalle grandi compagnie farmaceutiche ai medici americani”.

Ma il conflitto di interessi nella psichiatria rimane “etico”, se “accuratamente” denunciato. Perciò, nel 2015, la DelBello è stata co-autrice di uno studio con l’autore Holland Detke, un dipendente e azionista della casa farmaceutica Eli Lilly. La stessa DelBello ha ricevuto supporto dalla Eli Lilly e alla fine dell’articolo è riportata la seguente indicazione: “Questa ricerca è stata finanziata dalla Eli Lilly and Co”. La conclusione della ricerca, pubblicata su una rivista scientifica che influenza la prassi in tema di prescrizione di medicinali, era che un trattamento efficace per bambini dai 10 ai 17 anni a cui è stato diagnosticato un disturbo bipolare sia l’uso combinato dell’antipsicotico Zyprexa e dell’antidepressivo Prozac, entrambi prodotti dalla – esatto, proprio lei – Eli Lilly.

Nel documentario del 2010 Goldman Sachs: Power and Peril, John C. Whitehead, ex presidente di Goldman Sachs, afferma: “Non è importante se esista o meno un conflitto d’interesse. È come lo si gestisce”. Se sei in grado di seguire il “Manuale Whitehead” e convincerti di essere così straordinario da trascendere un eclatante conflitto di interesse, allora la tua carriera nel settore bancario – e nella psichiatria – è assicurata.

Melissa DelBello, che attualmente è Direttore del Dipartimento di Psichiatria dell’Università di Cincinnati e una dei “migliori psichiatri” secondo il Cincinnati Magazine, è poca cosa rispetto allo psichiatra Joseph Biederman. Biederman è oggi al Massachusetts General Hospital for Children, dove ricopre il ruolo di Direttore dei Programmi di Ricerca in Psicofarmacologia Pediatrica e ADHD nell’Adulto [Disturbo da deficit di attenzione e iperattività – ndt]. La sua biografia recita: “Ogni anno dall’inizio della sua pubblicazione, il Dottor Biederman è stato citato nella classifica The Best Doctors in America come uno dei migliori medici del paese”.

Nel 2009, il New York Times ha rivelato che “Il Dottor Biederman – che è stato direttore del Centro Johnson & Johnson per la Ricerca sulle Psicopatologie al Massachusetts General Hospital di Boston — si trova nel mezzo di due controversie: una riguarda l’uso di farmaci antipsicotici nei bambini e l’altra è relativa a conflitti d’interesse in ambito medico”.

Nella prima controversia/scandalo, il Times riferì che Biederman, “un influente psichiatra infantile di Harvard, disse al gigante farmaceutico Johnson & Johnson che degli studi pianificati sull’uso delle sue medicine sui bambini avrebbero comportato benefici per l’azienda”. La seconda controversia/scandalo venne esposta nell’indagine sulla psichiatria del Congresso nel 2008. Il New York Times scrisse di Biederman: “È il maggior sostenitore al mondo della possibilità di diagnosticare il disturbo bipolare anche in bambini molto piccoli, nonché dell’uso di medicine antipsicotiche per il trattamento del disturbo, ma gran parte del suo lavoro è stato finanziato dai produttori di medicinali per i quali fa consulenza privata… Il Dottor Biederman ha guadagnato almeno 1,6 milioni di dollari come compenso per consulenze alle case farmaceutiche tra il 2000 e il 2007 ma non ha dichiarato nulla dei suoi introiti ai funzionari dell’università, a parte un’esigua somma di circa 200mila dollari”.

Anche altri pezzi grossi della psichiatria, come Charles Nemeroff e Alan Schatzberg, sono stati inchiodati dal Congresso nel 2008 e anche loro sono caduti egregiamente in piedi. Secondo il New York Times, Nemeroff ha guadagnato più di 2,8 milioni di dollari in consulenze alle compagnie farmaceutiche tra il 2000 e il 2007, dei quali almeno 1,2 milioni di dollari non sono stati dichiarati all’università per cui lavorava. Oltre a questo, ha violato le leggi federali sulla ricerca. Ma ecco cosa pubblicava Forbes nel 2011: “Come un ricercatore la cui eticità è stata messa in dubbio ha trovato casa all’Università di Miami”. Nemeroff è attualmente Direttore del Dipartimento di Psichiatria e Scienze Comportamentali all’Università di Miami e Direttore del Centro per l’Invecchiamento dell’Università di Miami. Nel 2008, gli investigatori hanno anche scoperto che l’allora presidente designato dell’Associazione degli Psichiatri Americani, Alan Schatzberg dell’Università di Stanford, deteneva uno stock di 4,8 milioni di dollari di azioni in un’azienda di ricerca sui medicinali; ma ciò non impedì che nel 2009 Schatzberg diventasse Direttore del Centro per i Disturbi dell’Umore di Stanford.

C’è poi Jeffrey Lieberman, che nel 2013 è diventato presidente dell’Associazione degli Psichiatri Americani. Lieberman, insieme a molti altri psichiatri di spicco, venne citato dal giornalista investigativo Robert Whitaker in un’inchiesta del Boston Globe del 1998 per aver condotto esperimenti su persone a cui era stata diagnosticata la schizofrenia, con lo scopo di aggravarne i sintomi. Dagli anni Settanta ai primi anni Novanta alcuni psichiatri influenti, incluso Lieberman, condussero esperimenti sui pazienti con diagnosi di schizofrenia, a cui venivano somministrati psicostimolanti con l’aspettativa che queste medicine fossero “psicogene” (cioè inducessero i sintomi di una psicosi) e nei fatti questo peggioramento si verificò.

Il Codice di Norimberga sull’etica nella ricerca, introdotto a seguito dei terribili esperimenti sugli esseri umani dei medici nella Germania nazista, stabilisce che gli esperimenti medici su soggetti umani “dovrebbero essere condotti in modo tale da evitare qualsiasi sofferenza fisica e mentale non necessaria e qualsiasi lesione”. Tuttavia, nel 1987, Lieberman realizzò uno studio in cui dei pazienti a cui era stata precedentemente diagnosticata la schizofrenia, ma che si erano stabilizzati dopo una cura a base di metilfenidato (Ritalin), avevano ricominciato ad avere sintomi psicotici. In uno studio del 1990 di cui Lieberman è stato co-autore, l’introduzione recita: “Allo scopo di esaminare la relazione tra risposta psicogena agli psicostimolanti e risposta al trattamento acuto in pazienti al loro primo episodio psicotico, abbiamo somministrato metilfenidato per via endovenosa a pazienti al loro primo episodio”. Nella serie di articoli pubblicata sul Boston Globe nel 1998 nella rubrica “Testing Takes Human Toll” [“La sperimentazione richiede un sacrificio di vite umane”], Whitaker intervistò Lieberman, il quale riconobbe che i sintomi indotti sono a volte, secondo le sue parole, “spaventosi e molto sgradevoli”.

Indurre sintomi spaventosi e molto sgradevoli in esseri umani vulnerabili non ha impedito a Lieberman di diventare presidente dell’Associazione degli Psichiatri Americani dal 2013 al 2014 e di stipulare un contratto editoriale con la Little, Brown. Nel 2015 Lieberman è stato su tutti i media con il suo nuovo libro Shrinks [Psichiatri] e non si è lasciato sfuggire l’opportunità di definire Robert Whitaker una “minaccia per la società.”

Gli americani sono arrabbiati per molte ragioni, ma la più importante è la loro sofferenza verso l’ingiustizia – l’ingiustizia nel giudicare i crimini, l’ingiustizia nella carriera, l’ingiustizia economica, quella che influenza il potere e quella che vige quasi dappertutto.

Bruce E. Levine, specializzato in psicologia clinica, scrive e parla di come la società, la cultura, la politica e la psicologia si intrecciano. È l’autore di Get Up, Stand Up: Uniting Populists, Energizing the Defeated, and Battling the Corporate Elite (pubblicato nel 2011 dalla Chelsea Green Publishing). Il suo sito è www.brucelevine.net

Fonte: www.counterpunch.org

Link:  http://www.counterpunch.org/2017/03/14/leading-psychiatrists-follow-top-dog-bankers-guide-to-career-advancement/

14.03.2017

 

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ELEONORA FORNARA

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