DI LOUISE ARMITSTEAD E RICHARD FLETCHER
Migliaia di investitori si sono uniti alle istituzioni finanziarie per fare milioni di sterline sfruttando il breve crollo dei prezzi delle azioni seguito agli attacchi terroristici di Londra la scorsa settimana.
É stato il giorno di maggior contrattazione degli ultimi due anni. La Borsa di Londra afferma che il giovedì furono cambiati titoli per 4,75 miliardi, a fronte di una media giornaliera del recente passato di 3,1 miliardi.
BP e Vodafone sono state tra le maggiori aziende Britanniche che hanno tratto vantaggio dalla volatilità dei mercati per migliorare i loro bilanci.
La compagnia finanziaria City Index ha affermato che oltre 8000 piccoli investitori si sono tuffati nel mercato Giovedì, intuendo correttamente che i prezzi delle loro azioni avrebbero presto subito un rimbalzo.
Alcuni troveranno di cattivo gusto approfittare dell’orrore. Altri invece hanno elogiato la solidità del capitalismo.
L’opportunità è stata creata dai sistemi di scambio automatici, utilizzati dagli investitori istituzionali, che hanno iniziato a svendere quote quando le azioni sono crollate di colpo, appena le notizie sulle esplosioni si sono diffuse nella City. Ad un certo punto l’indice di borsa del Regno Unito, il FTSE 100, ha perso 100 punti in due minuti e il suo punto più basso mostrava una perdita del 4 percento.
“Nonostante le orribili notizie, c’è stata una considerevole quantità di persone che ha continuato a scambiare e a fare un sacco di soldi,”ha affermato il Direttore Generale della City Index, Clive Cooke. “Siamo stati sommersi dai compratori, è stata una vera corsa all’oro. In questa società elettronica, invece di essere scioccati nel profondo, gli investitori corrono ai loro PC e colgono l’opportunità di fare soldi.”
“Non avevamo avuto una giornata così piena dal Marzo 2003, appena prima della guerra in Iraq” ha detto Ian Jenkins, capo investitore alla Cantor Fitzgerald.
L’azienda di trading ha riferito di volumi inusitatamente alti sui suoi titoli a reddito fisso, Giovedì mattina, quando molti investitori istituzionali sono migrati dalle azioni verso investimenti a basso rischio.
Gli investitori privati stavano comprando strumenti finanziari che gli consentissero di avere una posizione chiave sia nell’indice stesso, sia nelle azioni principali. Gli investitori sono rimasti a guardare, preoccupati per il fatto che il mercato azionistico fosse troppo alto, con l’indice FTSE 100 che aveva raggiunto 5200 il mercoledì.
BP e Vodafone, due della maggiori aziende Inglesi, si sono avvantaggiate della improvvisa perdita di valore delle loro azioni. BP ha comprato 7,4 milioni di azioni, alcune per appena 601 1/2p. Questo valore è prossimo al minimo giornaliero delle sue azioni, che è stato toccato quando il mercato è crollato, attorno alle 10.30 di Giovedì mattina.
Nel giorno degli attentati la BP ha comprato circa il doppio delle proprie azioni rispetto alla quota che ha comperato in media nelle ultima quattro settimane.
Anche Vodafone si è avvantaggiata della debolezza del prezzo delle sue azioni, spendendo 74 milioni di sterline per comprare 55 milioni di azioni valutate circa 135p. Solo il giorno precedente aveva comprato azioni per milioni pagandole quasi 139p.
Louise Armitstead e Richard Fletcher
Fonte: http://www.thecouriermail.news.com.au/
link:http://www.thecouriermail.news.com.au/printpage/0,5942,15885610,00.html
Tratto da:milho.ilcannocchiale.it
LinK:http://www.ilcannocchiale.it/blogs/style/autumn/dettaglio.asp?id_blog=4907
15.07.05
Tradumilho luglio ’05