E’ finita in un letto di ospedale in Veneto, esattamente all’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella, in provincia di Verona.
Si tratta di una signora, insegnante, si Formia, colpita da un malore mentre si trovava in visita alla figlia.
Un malore sospetto, tanto che i familiari hanno deciso di interessare della cosa l’Associazione Giustitalia: vogliono sapere se esiste un collegamento tra la trombosi e la somministrazione del vaccino anticovid.
Proprio da Giustitalia lancia un’accusa molto grave, ripercorrendo le tappe del calvario della 50enne: «Dopo settimane di malessere generale – spiega il dottor Luigi De Rossi di Giustitalia – con febbre alta, dolori, capogiri, debolezza, la scorsa settimana è stata ricoverata d’urgenza all’ospedale di Nagrar. Le sue condizioni sono gravi, la donna è stata colpita da un grave ictus collegato alla vaccinazione anticovid».
Anche se dall’associazione son certi che il malore sia riconducibile al vaccino, dall’ospedale fanno sapere che, come riporta il quotidiano Il Messaggero: “non è stata effettuata alcuna segnalazione all’Aifa, in quanto non sono state riscontrate nella cinquantenne formiana sintomi riconducibili al vaccino e alle possibili reazioni avverse elencate nel bugiardino”.
Una vicenda complicata, quindi. L’unica cosa certa è che c’è una donna ricoverata in ospedale, lontano dalla propria famiglia, che lotta per continuare a vivere.
L’associazione alla quale si è affidata la famiglia annuncia che «oltre alla richiesta di danni e alla denuncia per lesioni colpose gravissime alla Procura competente per territorio, si ipotizza un ricorso ex art. 700 cpc al Tribunale per accertare incontrovertibilmente la relazione tra somministrazione del vaccino ed eventi trombotici o ischemici». Aggiungono anche che i «sanitari dell’ospedale hanno già doverosamente effettuato la segnalazione alle autorità sanitarie». Circostanza negata dall’ufficio stampa dell’ospedale che sottolinea che non è stata fatta alcuna segnalazione all’Aifa non essendoci i presupposti.
Giustitalia da mesi sta portando avanti una class action contro l’azienda farmaceutica AsraZeneca e diverse famiglie di persone colpite da malore in seguito alla somministrazione del vaccino – ma ancora non è stato provato ci sia una correlazione – si sono rivolte all’associazione chiedendo chiarezza e il risarcimento dei danni. E’ fondamentale però tenere presente che ieri, ancora una volta, il comitato per la sicurezza dell’Agenzia Europea per i Farmaci, l’Ema appunto, ha dichiarato che i «coaguli di sangue insoliti con piastrine basse» sono effetti collaterali molto rari. La frequenza è difficile da valutare, dice l’agenzia, ma parla di circa «un caso su 100mila, o più» e la conclusione è che «i benefici sono superiori ai rischi».
Fonte articolo: https://www.dayitalianews.com/2021/04/08/formia-insegnate-ictus/