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EUROPA: BENVENUTI NELLO STATO UNITO DI POLIZIA

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A cura di Davide
Il 11 Novembre 2015
50 Views

DI KONRAD STACHNIO

journal-neo.org

Il prossimo passo del cambiamento dall’attuale Unione Europea a quello che potremmo chiamare lo stato di polizia europeo potrebbe essere le malattie infettive provenienti da Asia ed Africa. Non si tratta solo di malattie estinte da tempo come la peste, il colera, la difterite, la tubercolosi, il vaiolo, la poliomielite, l’epatite e la scabbia. Esso riguarda malattie endemiche e relativamente nuove come Ebola, SARS e MERS. La Germania si sta occupando di questa minaccia nella stessa imperturbabile maniera con cui affronta il cosiddetto problema rifugiati, facendo si che le autorità locali forzino studenti affinché puliscano l’immondizia e i rifiuti lasciati dai migranti.

In questo contesto, la minaccia di un’ epidemia di massa può portare al fatto che lo stato di polizia europeo potrebbe presto giungere all’idea che per il nostro bene, tutti i membri dell’ Unione Europea dovranno essere obbligatoriamente vaccinati – prendendo, ad esempio, in considerazione il fatto che recentemente, in un campo di profughi, in Belgio, una persona è stato trovata malata di tubercolosi.

Società Parallele

In aggiunta all’emergere delle malattie in Europa, avviene anche un incremento delle attività criminali da parte dei cosiddetti “immigrati”, cose su cui, ovviamente, governi e media deliberatamente non ci informano. Gli immigrarti creano le cosiddette società parallele, vivendo la propria vita separata e non integrandosi nei paesi in cui si trovano. Quelle società sono ora un’incubatrice per emergenti e crescenti ben organizzati gruppi criminali. Attualmente in paesi assediati dai rifugiati, stupro, molestia sessuale e attacchi fisici a case, furti, scassi, traffico di droga e rapine sono un evento quotidiano. Come riportato dal German Bild, dodici clan arabi hanno il controllo sul mondo criminale di Berlino. Gli autori dicono che i clan effettuano il traffico di stupefacenti, rapinano banche ed entrano in casa. Hanno, inoltre, introdotto un “sistema parallelo di giustizia”, risolvendo i conflitti con l’aiuto di mediatori appartenenti ad altre famiglie criminali.

Se questa tendenza non viene fermata, i cosiddetti rifugiati diventeranno una delle più organizzate organizzazioni criminali in europa. Prima di tutto perché essi vengono trattati in modo preferenziale rispetto agli abitanti delle comunità in cui vivono. Secondo, perché, anche quando arrestati, vengono spesso immediatamente rilasciati. Terzo perché a causa del numero di rifugiati la polizia tedesca diventa sempre meno efficace.

In un rapporto confidenziale fuoriuscito da Die Welt, si rivela che la polizia di Amburgo ha virtualmente capitolato di fronte ai migranti adolescenti, i quali sono più numerosi degli agenti e le cui azioni sono semplicemente troppo con cui avere a che fare. Franz Solms-Laubach, autore del libro “Das Ende der Sicherheit: Warum die Polizei uns nicht mehr schützen kann” (La fine della sicurezza: perchè la polizia non è più in grado di difenderci) biasima i legislatori tedeschi per il taglio del budget e le riduzioni dei posti di lavoro, che hanno condotto alla situazione in cui la polizia è semplicemente incapace di svolgere il proprio mestiere.

Sottopagata e con una morale in declino, la polizia tedesca certamente non può essere efficace. Sopratutto in una situazione in cui le ‘società parallele’ stanno espandendo le proprie sfere d’influenza. Questo succede a causa delle maniere preferenziali con cui il governo tratta i rifugiati rispetto alle popolazioni locali. Per molti di loro unirsi al crimine organizzato è l’unico modo di vivere in un altro paese, visto che non conoscono la lingua, non hanno alcun tipo di qualifica e non mostrano alcun desiderio di integrarsi con le comunità in cui vivono.

In riferimento alla situazione tedesca e di altri paesi europei, i cosiddetti ‘teppisti’ partecipano ai “giochi di strada” pensando ingenuamente, che possano avere qualche chance di affrontare gli estremisti islamici addestrati in medio oriente.

Sven Lau, attivista islamico tedesco, ha commentato con umorismo: “Sono meravigliato che loro fossero in grado di incitare questa mobilitazione contro di noi, non abbiamo mai avuto alcun problema, non abbiamo niente a che fare con il calcio e loro non hanno niente a che fare con la religione -.islam. Ma se sono in cerca di guai possono tranquillamente averli. Questa non è una partita di calcio, Se si avvicinano troppo a noi devono sapere che questo è un gioco di vita e morte.”

Unione della Polizia

La vittoria della Russia in Siria può portare alla situazione in cui all ‘ISIS si radono la barba e si conciano da donna per arrivare in Europa. Qui, in condizioni sicure e confortevoli, ma principalmente al riparo dai bombardamenti russi, avranno modo di continuare ‘la loro ‘guerra’. Con l’eccezione che questa volta sarà principalmente contro civili europei infedeli ed il nemico numero uno: Roma e il Papa.

Se questo sarà lo scenario, Putin si assumerà la colpa per averli spazzati via dalla Siria e portati in Europa, cosi come per avere l’impudenza d’infastidire gli ‘asset statunitensi’ in medio-oriente, che ora con Putin da incolpare avranno la loro vendetta su tutti noi. Questo tipo di propaganda porta alla paura per i terroristi in Europa e ad accusare, per i loro potenziali attacchi, Putin che li ha ingiustificatamente provocati. Questo è ora un tipo di narrazione con cui, ad esempio attraverso la CNN, stiamo avendo a che fare.

“Non possiamo lasciare che loro (terroristi islamici) ritornino alle loro case e usino li la loro esperienza siriana.” Ha detto Putin all’incontro fra i capi degli di stato della comunità degli stati indipendenti.

L’Europa, invece, che si allaga con masse di rifugiati, sta usando una tattica abbastanza opposta. Comunque questa volta Putin non può ripulire per tutti.

La crisi dei rifugiati, oltre a mettere la gente in europa gli uni contro gli altri in sostenitori ed oppositori, introducendo la destabilizzazione tramite la minaccia del terrorismo dell’ISIS e la minaccia di pandemie, introduce anche qualche nuova soluzione per la democrazia: La nuova proposta di Parigi, che verrà definita “confini intelligenti”, consiste nel prendere le impronte digitali e lo scan facciale di tutti i cittadini dell’Unione europea. I francesi vogliono usare la crisi dei migranti e la relativa minaccia di terrorismo come una scusa per costruire un database, che includerà i dati biometrici di ogni cittadino dell’Unione.

Le autorità di Brema consentono la temporanea confisca delle proprietà vacanti, anche contro la volontà dei proprietari, in assenza di posti per l’alloggio degli immigrati. Questi ultimi sono stati esauriti tempo fà. In base alla legge, edifici sfitti e possedimenti eccedenti i 300 metri quadrati possono essere requisiti dalle autorità. Ai proprietari dei beni confiscati sono intitolate delle ricompense. A causa della non restrizione ai soli edifici agricoli, teoricamente la confisca può scattare anche per abitazioni private.

Censura

Come si vede dal sito prisonplanet.com, coloro i quali venissero trovati colpevoli di “infastidire i rifugiati” saranno puniti con multe fino a 5000 euro o 120 giorni di reclusione. Il programma sarà supervisionato dalla rete conto i Nazisti (Netz gegen Nazis) un gruppo guidato dall’attivista di sinistra Anetta Kahane.

Come abbiamo precedentemente riportato, Kahane ha lavorato dal 1974 al 1982 come informatore della Stasi con il nome in codice di “Victoria”. Il ruolo della Stasi era quello di spiare la popolazione della Germania dell’est e usare la sua vasta rete d’informazioni per stanare dissidenti politici.

In Polonia, ad esempio, la Fondazione Stefan Batory, creata dal celebre speculatore ebreo George Soros, ha ricavato qualcosa come 150 milioni di sloty per un programma che sarà una colonna portante della lotta contro omofobia, antisemitismo, xenofobia e tutte le forme di discriminazione. Le critiche contro l’invasione islamica potrebbero presto essere severamente proibite, in quanto verranno interpretate come ‘discorso d’odio’.

Questo porta alla situazione in cui si potrebbe essere denunciati dalla polizia perché critici verso l’islam, o il cosiddetto problema dei rifugiati, nel momento in cui si commentano articoli online o si pubblica qualcosa su facebook, attraverso il monitoraggio delle pubblicazioni da parte di differenti fondazione pro democratiche.

Un esempio di ciò è quanto accaduto al polacco Professore emerito Boguslaw Wolniewicz. Dopo la pubblicazione delle proprie registrazioni su Facebook, nelle quali asseriva che “si deve affondare la nave con i migranti e non salvarli!” la polizia gli ha fatto visita dopo averlo denunciato.

Tutte queste forme di supporto ai rifugiati stanno avvenendo in un momento di sotto-finanziamento della polizia Tedesca, di taglio dei posti di lavoro, declino sociale e morale delle autorità cosi come dell’aumento delle inefficienze. In aggiunta, vi è anche il crescente silenzio da parte dei media mainstream e dei governi sui gravi crimini commessi dai rifugiati in europa. Un esempio è lo sdegno causato dalla mancanza di reazione del governo svedese all’omicidio di una madre e sua figlia; Carolina e Emil Herlin in un negozio IKEA. Come risultato, il 15 settembre a Tergels Torg, il principale mercato di Stoccolma, centinaia di manifestanti hanno chiesto le dimissioni del governo.

In ogni modo sarà eventualmente la Germania a invertire il trend. Recentemente, il German Bild ha pubblicato informazioni riguardanti il fatto che la Germania deve prendersi la responsabilità per deportare i migranti con gli aerei militari ed introdurre limiti all’accoglienza dei profughi.

Alla fine, per avere la prova che non sono più nazisti, il primo ministro israeliano Benjamin Nataniahu li ha riabilitati affermando che Hitler non voleva il genocidio degli ebrei fino a quando incontrò il Grand Mutfi di Gerusalemme, Muhammad Amin al-Husanim.

Questo è quanto si deduce dai commenti fatti dal portavoce tedesco Steffen Seibert.

Non vedo motivo per cui cambiare la visione della storia in ogni modo. Sappiamo che la responsabilità per un crimine contro l’umanità è Tedesca, ed è un nostro grande peso.

Vediamo, quindi, che la Germania tiene alla sua memoria del ruolo svolto nella storia. Di conseguenza, la loro rinuncia nel processo di ripetizione del proprio passato nazista, può ora andare un po’ più solerte.

Konrad Stachnio

Fonte: http://journal-neo.org

Link: http://journal-neo.org/2015/11/08/europe-welcome-to-a-united-police-state/

8.11.2015

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di BRIAN CEPPARULO

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