Riportiamo la testimonianza di Alessia Garzo, di Roma, che ha voluto raccontare la sua esperienza con il vaccino anti Covid-19 ai microfoni di “Lucca Consapevole”, per il progetto “Voci Avverse“.
La giovane farmacista, che prima della vaccinazione godeva di ottima salute, si è sottoposta a due dosi di vaccino Pfizer: la prima a settembre 2021, la seconda lo scorso febbraio. Circa una settimana dopo comincia ad accusare uno strano dolore alle gambe, che peggiora drasticamente nei giorni successivi e al quale si aggiungono formicolii e parestesie ad entrambi i piedi.
A quel punto la donna comincia a preoccuparsi e si rivolge al medico di base: il suggerimento è quello di prendere magnesio ed altri integratori, per far fronte ad un possibile problema circolatorio dovuto al cambio di stagione.
Nei 10 giorni successivi la situazione rimane invariata, quindi Alessia decide di rivolgersi ad un neurologo che naturalmente esclude subito la correlazione con la recente vaccinazione e suggerisce una diagnosi di possibile fibromialgia.
Alla giovane vengono prescritti altri integratori e diversi ansiolitici, ma il suo stato di salute continua a peggiorare. Ai dolori continui si aggiungono infatti forti scosse elettriche nelle ore notturne (mioclonie, ndr), che impediscono alla farmacista di dormire per quasi un mese.
Nelle settimane successive i dolori e le parestesie si diffondono anche agli arti superiori, accompagnati da una forte “nebbia cognitiva” e perdite di memoria. Le analisi, tuttavia, non evidenziano nessuna anomalia: gli specialisti continuano a suggerire la possibilità di un problema psicosomatico dovuto allo stress.
Passano i mesi, ed intorno al periodo di Pasqua si manifesta anche una disfagia che rende difficile ad Alessia deglutire correttamente. La donna si rivolge così ad uno specialista delle malattie neurodegenerative che, dopo due visite, conferma l’assenza di patologie e la natura psicosomatica del problema.
Per fortuna da maggio si cominciano a vedere i primi miglioramenti: i dolori diminuiscono, le scosse notturne scompaiono ed Alessia ricomincia a dormire. È in questo periodo che la giovane decide di indagare in autonomia la natura dei suoi problemi, scoprendo diversi comitati e gruppi online che si occupano di raccogliere le testimonianze di coloro che sono stati danneggiati dai vaccini anti Covid-19.
Tramite questi gruppi trova il nominativo di un nuovo specialista, il primo a mettere per scritto una possibile correlazione con il vaccino Pfizer e a diagnosticare una probabile neuropatia delle piccole fibre.
Alessia è in questo momento in attesa di svolgere la biopsia che le fornirà una risposta definitiva.
La donna ha segnalato la reazione avversa non solo all’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), ma anche alla stessa Pfizer di cui è un ex dipendente: le è stata confermata la presa in carico della segnalazione, ma oltre a questo non ci sono state ulteriori comunicazioni.
Ancora oggi, pur con evidenti progressi, la giovane continua a soffrire di diverse problematiche che vanno da una riacutizzazione dei dolori e dei formicolii nella fase premestruale ad una forte stanchezza che la accompagna nella vita di tutti i giorni.
di Filippo Della Santa, ComeDonChisciotte.org
Fonte: https://luccaconsapevole.it/voci-avverse-testimonianza-di-alessia-garzo/