DI VALERIO LO MONACO
ilribelle.com
Martiri? No, grazie. Figuriamoci se dopo aver attentato alla democrazia, spaccato in modo virulento l’Italia a metà, calpestato la nostra Costituzione e più in generale aver commesso tante di quelle nefandezze che la metà sarebbero state anche troppe, dobbiamo auspicare che accada qualcosa in grado di far passare Berlusconi come martire per levarcelo di torno.
Riuscire a distogliere l’attenzione dal clamore mediatico di quanto accaduto a Milano con il lancio della statuetta del Duomo (del che, si potrebbero fare diverse elucubrazioni simboliche) non è agevole. Ancora di più dalla mole di dichiarazioni e contro dichiarazioni (e smentite e contro smentite, in pieno stile berlusconiano) che stanno piovendo da tutti attraverso le agenzie di stampa in tutti i quotidiani. Ma la cosa è necessaria.
Nella foto: Solidarietà a Berlusconi fuori dall’ospedale San Raffaele di Milano (AP Photo/Luca Bruno)
E logicamente intuitiva, in fin dei conti. Al di là delle strumentalizzazioni di rito, anche Di Pietro, sul quale si sono abbattuti gli strali di tante parti (anche da parte dei suoi presunti alleati) non ha detto nulla di grave. Ha condannato l’evento com’era giusto facesse. E ha ribadito che un clima di odio politico c’è. Il responsabile di tale clima è facile individuarlo. Si situa, grossomodo, nella stessa persona che ha ricevuto una statuetta sui denti. L’analisi e le dichiarazioni di Di Pietro sono corrette.
Ma non è di un martire che abbiamo bisogno. Figuriamoci. Nè di attentati Kamikaze. Questa è la cosa più importante da capire. Perché un Berlusconi martirizzato sarebbe veramente troppo da sopportare, per la memoria collettiva.
Berlusconi finirà a modo suo. Tradito e infilato da qualche suo sodale che si sarà stancato di leccargli il culo per decenni e poi vedersi passare sotto al naso, al suo posto e in qualche posizione di rilievo, l’ultima mignotta che ha passato la notte nel lettone di Putin. Oppure finirà come è normale che sia per un uomo dichiarato da molti (sua moglie in primis) come un malato. Per un uomo considerato da molti come uno squilibrato ipertrofico. Circondato da ambienti e persone di dubbio, se non nullo, spessore morale, etico, politico e civile. Tra collusioni, condannati in Parlamento e prostitute, adolescenti sulle ginocchia e iniezioni e docce fredde e finte colate laviche da parvenue.
Berlusconi deve finire come è giusto che sia. Implodendo su se stesso. Da folle esibizionista malato. Nudo, con un trench aperto davanti a una ragazzina tredicenne di fronte a una scuola media. Poi potremo tirare lo sciacquone.
Valerio Lo Monaco
Fonte: www.ilribelle.com
14.12.2009
Per gentile concessione de “La Voce del Ribelle”
La Voce del Ribelle è un mensile – registrato presso il Tribunale di Roma, autorizzazione N° 316 del 18 settembre 2008 – edito da Maxangelo
s.r.l., via Trionfale 8489, 00135 Roma. Partita Iva 06061431000
Direttore Responsabile: Valerio Lo Monaco
All rights reserved 2005 – 2008, – ilRibelle.com – RadioAlzoZero.net
Licenza SIAE per RadioAlzoZero n° 472/I/06-599
Privacy Iscrizione ROC – Registro Operatori della Comunicazione – numero 17509 del 6/10/2008