DI GIULIETTO CHIESA
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[…] I fronti si vanno moltiplicando giorno dopo giorno. Una parte consistente (non tutta) della montatura dell’ISIS è di fatto un nuovo tentativo di abbattere Bashar el Assad, e di scompaginare definitivamente la Siria facendo mostra di combattere il nuovo, presunto Stato Islamico dell’agente della CIA Al Baghdadi.
Erdogan continua nella sua linea ottomana, puntando a far fuori i curdi, in primo luogo, ma sapendo benissimo che aiuta Israele e l’Arabia Saudita (entrambi con l’obiettivo di riprendere l’offensiva contro l’Iran). La Russia non può intervenire direttamente perché è sotto attacco.
La Cina si muove per ora lentamente, ma si muove. Solo un esempio, a mio avviso clamoroso: le recenti esercitazioni congiunte nel Golfo Persico, tra Cina e Iran. La crisi ucraina è completamente aperta e il peggio deve ancora venire. Quasi nessuno connette tutti questi fili. Hong Kong è l’inizio dell’offensiva americana contro Pechino. Siamo già su un piano inclinato che va verso un conflitto di enormi dimensioni.
Per questo la mobilitazione contro la guerra e per chiedere che l’Italia si “smarchi” al più presto da questo delirio è oggi, a mio avviso, la questione principale.
Giulietto Chiesa
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4.10.2014