DI ALBERTO MONTERO SOLER
rebelion.org
Il governatore della Banca Centrale Europea ha appena scoperto l’acqua calda: nella sua apparizione di martedì davanti alla Commissione per gli Affari Economici e Monetari del Parlamento Europeo ha dichiarato che l’Unione Monetaria è una federazione finanziaria e che per affrontare la crisi c’è bisogno di una quasi federazione anche per quanto riguarda i bilanci. Non ha parlato però della necessità di una federazione anche per ciò a cui si riferisce la proprietà pubblica, cioè alla creazione di un’autentica Proprietà pubblica comune incaricata dell’emissione di debiti, della ridistribuzione dei redditi e dell’equiparazione delle condizioni produttive e di welfare nell’Unione Monetaria. Non in assoluto. Ciò sarebbe troppo per chi è così ancorato all’ortodossia monetarista.
La cosa sorprendente è che se Trichet avesse fatto queste dichiarazioni al Parlamento Europeo o all’assemblea dei condomini del mio palazzo, il risultato sarebbe stato lo stesso. O forse Trichet ignora che, solo qualche giorno prima, la Commissione aveva bocciato la proposta del Parlamento Europeo di innalzare il budget comunitario fino al 6% dall’attuale 2,9% a cui si trova adesso e che pertanto l’Euro Parlamento dovrà prorogare il budget del 2010 anche all’anno entrante? Trichet, non sa che fra i 27 stati dell’Unione Europea c’è un gruppo importante di cui a capo ci sono Regno Unito e Olanda che si nega a qualsiasi avance in materia di sovranità fiscale e di incremento del budget comunitario con depositi trasferiti dagli Stati?
Non è che io rifiuti la creazione di un budget comunitario. Al contrario, credo che sia l’unica via possibile se si vuole mantenere in piedi l’Unione Monetaria. Però esporre il tema al Parlamento Europeo proprio quando la sua proposta è stata appena seppellita dalla Commissione è come parlare della corda a casa dell’impiccato.
Prima di illustrare le soluzioni su ciò che sta succedendo, a volte Trichet dovrebbe dare l’esempio e cominciare con quelle che potrebbe apportare da casa sua, cioè la Banca Centrale Europea. Non sarebbe male se cominciasse col convincere i membri della sua Commissione Esecutiva che il suo rifiuto di comprare l’enorme debito emesso dagli Stati membri quando, allo stesso tempo, non ha nessun tipo di problema a comprare tutti quelli delle banche europee, anche se molte di queste hanno quasi dei bond spazzatura, è un’autentica aberrazione che fomenta la speculazione contro i paesi che in questo momento presentano dei maggiori livelli di rischio.
Questo per non parlare del fatto che, con la sua politica ostinata, sta permettendo che siano le banche a risanare i propri bilanci a spese della speculazione contro gli stessi governi che si indebitarono fino al collo per riscattarle quando le cose iniziavano a peggiorare.
O ha qualche senso che la Banca Centrale Europea continui a prestare il denaro a queste banche all’1,75% mentre il reddito che queste ottengono speculando, per esempio, con il debito pubblico spagnolo a 10 anni supera già il 5% o il tipo di interessi che dovranno pagare gli irlandesi per i prestiti scomodi del piano di salvataggio supererà il 6%? Chi, se non le banche e i loro fondi di investimenti e pensioni, sono i principali beneficiari di questa politica suicida della Banca Centrale Europea? Fino a quando Trichet continuerà ad esigere riforme in altri ambiti diversi da quello monetario e non si incaricherà dei problemi che derivano dal monetario?
Basterebbe annunciare che la Banca Europea cominciasse a comprare i debiti pubblici affinché tutta la speculazione delle operazioni brevi, che sono quelle che attualmente tengono i mercati in una situazione così vibrante, si calmassero.
Perché non lo fa? Buona domanda. E perché nessuno obbliga a farlo? Domanda ancora migliore. E noi cittadini cosa contiamo in tutto ciò? La domanda principale.
Alberto Montero Soler
Fonte: www.rebelion.org
Link: http://www.rebelion.org/noticia.php?id=117766
2.12.2010
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di NIKI