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di Sabrina Maestri
Mai come in questo momento il personale docente ha bisogno di tutele da parte di coloro che, per definizione, dovrebbero essere dalla parte dei lavoratori. Stiamo parlando dei sindacati.
L’introduzione dell’obbligo del green pass ha destabilizzato, però, la già latente fiducia che gli insegnanti nutrivano, negli ultimi tempi, nei confronti degli stessi. Molti si chiedono infatti come non siano stati capaci di impedire un tale accanimento nei loro confronti.
E immediata è stata la contro risposta: scioperi, petizioni e l’idea dei ricorsi. Tutto giusto… Ma basterà a far riacquisire la fiducia perduta?
Il tam tam mediatico della disdetta
La delusione del personale scolastico, ma soprattutto degli insegnanti, ha fatto sì che prendessero una decisione: “stracciare” le tessere sindacali.
In alcuni gruppi facebook girano, infatti, guide e moduli con cui viene spiegato, passo dopo passo, come richiedere la disdetta ai sindacati e come inviarla ai diretti interessati. E le adesioni a questa iniziativa sembrano essere state parecchie a dire dai commenti che si sono susseguiti in risposta alla proposta, oltre anche alle intenzioni dichiarate, sempre sui social, nelle pagine dei sindacati stessi. Dunque, un vero e proprio tam tam mediatico di protesta.
Cosa faranno ora i sindacati?
Ai sindacati aspetterà un lungo lavoro per riacciuffare iscritti e consensi, e nel breve termine. Il poco tempo che manca dall’inizio del nuovo anno scolastico dovrà essere l’occasione per portare a casa dei risultati.
Primo fra tutti il green pass. Sarà infatti attorno a questo aspetto che potrebbe ruotare il ritorno alla fiducia. Molti insegnanti si aspettano infatti forti pressioni affinchè l’anno scolastico possa partire con le dovute misure di sicurezza ma senza controlli a tappeto sul proprio stato vaccinale o sugli screening, che lederebbero anche la sfera della loro privacy.
Pubblicato il 08.08.2021