Bagarre in corso in questa nuova competizione che si chiama “accumulazione di dati sensibili”, lo sport più amato dei grandi colossi del digitale, con al primo posto ovviamente il padre dei social network più famosi al mondo: Mark Zuckerberg.
A partire dalla giornata di ieri è in corso un braccio di ferro tra Meta e UE, con quest’ultima che al momento si rifiuta di accettare compromessi sul trasferimento transfrontaliero dei dati personali dei cittadini europei nei server americani, dove verrebbero conservati e utilizzati chissà in che modo, e zio Zuck che di tutta risposta minaccia di “lasciare l’Europa”, cioè chiudere Facebook e Instagram in Europa, dicendo addio a una fetta di mercato pari a 309 milioni di utenti su Facebook e oltre 130 milioni su Instagram.
Tale situazione ricorda un classico stallo alla messicana, con entrambe le parti che si tengono sotto tiro e nessuna che sembra voler abbassare l’arma. Secondo un portavoce della società “Semplicemente Meta, come molte altre aziende, organizzazioni e servizi si basa sul trasferimento di dati tra l’UE e gli Stati Uniti per poter offrire servizi globali”, come previsto anche nel rapporto che Meta ha consegnato nei giorni scorsi alla Securities and Exchange Commission.
Pronta la risposta del portavoce della Commissione UE Eric Mamer: “l’Unione Europea stabilisce la sua legislazione tenendo conto dei valori comuni, degli interessi dei consumatori e dei cittadini”
Ricordiamo che il Privacy Shield – accordo stretto nel 2016 tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti proprio sul tema – è stato bloccato dalla Corte di Giustizia dell’UE nel luglio 2020, a causa dell’inadeguatezza rilevata nella protezione dei dati dei cittadini europei sul suolo statunitense.
Massimo A. Cascone, 08.02.2022
Fonte:
https://www.eunews.it/2022/02/07/ue-non-puo-accettare-compromessi-con-meta-protezione-dati-cittadini