Cyber Polygon: Il prossimo gioco di guerra globalista sarà seguito da un’altra conveniente catastrofe?

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Brandon Smith
alt-market.us

Ad aprile [2021] avevo pubblicato un articolo intitolato ‘Globalists Will Need Another Crisis In America As Their Reset Agenda Fails’ [I Globalisti avranno bisogno di un’altra crisi in America, perché la loro agenda di reset sta fallendo]. Nel pezzo facevo notare una strana tendenza, di cui molti di noi nei media liberi sono diventati consapevoli nel corso degli anni, quasi tutto le grandi catastrofi causate dall’uomo negli Stati Uniti e in molte altre parti del mondo negli ultimi due decenni sono state precedute da “esercitazioni” governative o globaliste. Queste esercitazioni e questi giochi di guerra tendono ad imitare l’esatto disastro che, alla fine, aveva colpito il pubblico alcuni giorni o settimane dopo. A volte le finte esercitazioni sui disastri e gli eventi reali erano accaduti nello stesso momento.

La pandemia Covid non ha fatto eccezione. È un fatto decisamente straordinario…

Ho specificamente delineato la bizzarra “coincidenza” dell’esercitazione Event 201 del World Economic Forum, un gioco di guerra cofinanziato da Bill Gates e dalla Johns Hopkins e svoltosi nell’ottobre del 2019. Event 201 aveva simulato una nuova pandemia globale di coronavirus zoonotico (presumibilmente diffusasi dai pipistrelli agli esseri umani) che “richiedeva” provvedimenti di lockdown globali. Solo due mesi dopo, la finzione era diventata realtà. Quasi ogni aspetto dell’evento Covid si è sviluppato esattamente com’era stato simulato durante il gioco di guerra del WEF.

Un elemento molto inquietante della risposta alla Covid è stata la campagna di repressione coordinata dalle piattaforme Big Tech, da YouTube a Facebook e Twitter.

Questa campagna ha cercato di minare o distruggere tutti i fatti, i dati e le opinioni contrarie alla narrativa Covid del governo, anche se poi è venuto fuori che la narrativa ufficiale sulla Covid era completamente errata. La strategia era stata descritta in dettaglio durante Event 201 ed è stata eseguita con estrema efficienza in tutto il mondo da aziende e governi apparentemente scollegati. È quasi come se AVESSERO SAPUTO che stava per verificarsi una pandemia di coronavirus e fossero già stati istruiti con largo anticipo su come comportarsi per controllare la reazione pubblica.

E, sia chiaro perché non voglio sembrare ambiguo, il World Economic Forum e i loro partner globalisti sono stati i primi a beneficiare della pandemia. Come il capo del WEF, Klaus Schwab, ha entusiasticamente notato più e più volte, la pandemia è una perfetta “opportunità” per i globalisti di accelerare quello che chiamano il programma del “Grande Reset,” un piano per smantellare completamente l’attuale quadro politico ed economico mondiale e ricostruirlo a guisa di civiltà socialista altamente centralizzata, di cui solo loro hanno il completo controllo, con le nostre  libertà personali solo uno sbiadito ricordo.

Ecco perché le recenti rivelazioni sulle probabili origini di laboratorio della Covid non sono affatto sorprendenti. Un anno fa bastava menzionare quest’idea sui social media per essere bannati. E, se volete sapere dove trovare la verità, guardate sempre prima agli argomenti di cui non vi è permesso discutere. Come ho dichiarato nel mio articolo ‘How Viral Pandemic Benefits The Globalist Agenda‘ [Come la pandemia virale giova all’agenda globalista], pubblicato nel gennaio del 2020 proprio all’inizio dell’epidemia:

“Faccio fatica ad ignorare la strana ‘coincidenza’ dei laboratori ad alto rischio biologico di Wuhan, a favore dell’idea che il virus si sia attivato per caso, a causa degli strani regimi alimentari del popolo della Cina centrale. Viste le prove, sembra che il coronavirus sia stato sviluppato in un laboratorio, non nella zuppa di pipistrelli e serpenti di qualcuno. Nel 2017, gli scienziati al di fuori della Cina avevano avvertito che quei laboratori non erano sicuri e che un virus avrebbe potuto fuoriuscire da una delle strutture… Utilizzerei il termine ‘fuoriuscire’ in modo generico, poiché c’è anche la possibilità che questo evento sia stato creato intenzionalmente…”

Fin dal 2015, personaggi importanti, tra cui il Dr. Anthony Fauci (uno stretto collaboratore di Bill Gates e della Bill Gates SR.) avevano direttamente finanziato studi presso il laboratorio di Wuhan, attraverso il NIAID e, specificamente, avevano finanziato lo studio del trasferimento infettivo dei coronavirus dai pipistrelli ad altri mammiferi, compresi gli umani. E sì, in questo periodo il NIAID era, di fatto, coinvolto in esperimenti di “guadagno di funzione” utilizzando varianti di SARS e coronavirus. Nonostante Anthony Fauci sostenga il contrario, il sito web del National Institute Of Health lo conferma.

Tutti questi fatti supportano la tesi che la Covid sia un’arma biologica creata in laboratorio e, a mio parere e secondo le prove finora esistenti, è stata rilasciata deliberatamente in stretta alleanza con il governo cinese. Nel 2017, Fauci aveva persino “predetto” che Donald Trump avrebbe affrontato un’“epidemia infettiva a sorpresa” durante la sua presidenza, affermando che “saremo sicuramente sorpresi nei prossimi anni…”

Lo schema ha certamente funzionato in una certa misura. In ampie porzioni di Europa, Asia e Australia il WEF sta ottenendo ciò che ha sempre voluto.

Detto questo, alcune cose non sono andate come previsto. Per esempio, Event 201 aveva previsto il decesso di 65 milioni di persone entro il primo anno di pandemia; questo non è successo, e non è stato perché i governi hanno salvato delle vite. Infatti, i lockdown e le restrizioni governative non hanno fatto nulla per evitare la diffusione della Covid e studi indipendenti hanno dimostrato che le ordinanze sulle mascherine erano state completamente inefficaci nel fermare il virus. La ragione del numero relativamente basso di decessi è il fatto che il tasso di mortalità della Covid è solo dello 0,26% tra le persone altrimenti sane. L’unico luogo dove la Covid rappresenta una vera minaccia è nelle case di cura, tra gli anziani con patologie preesistenti.

A causa degli errori di calcolo delle élite, in alcune parti del mondo l’agenda del Grande Reset sembra stia fallendo. Negli Stati Uniti, l’opposizione ai lockdown e ai vaccini sperimentali è cresciuta esponenzialmente, al punto che dozzine di Stati stanno ora approvando leggi che vietano l’applicazione delle restrizioni in tema di Covid e di “passaporti sanitari”.

I media alternativi si sono anche dimostrati resilienti contro la censura e la soppressione dell’informazione, avendo dimostrato più e più volte di avere ragione. Siamo stati i primi ad avvertire che il tasso di mortalità della Covid veniva esagerato (l’OMS e le altre istituzioni dell’establishment prevedevano un tasso di mortalità di almeno il 3%, molto al di sopra della realtà). Siamo stati i primi ad avvertire che i lockdown e le norme sulle mascherine non avevano fatto nulla per fermare la diffusione (gli Stati che hanno rimosso le restrizioni hanno finito per avere una DIMINUZIONE delle infezioni e dei decessi). E siamo stati i primi ad avvertire che il virus si stava comportando come un’arma biologica e che la sua origine era probabilmente il laboratorio di livello 4 a Wuhan, in Cina, proprio in fondo alla strada del mercato di prodotti animali che il governo cinese aveva originariamente affermato essere la fonte dell’epidemia.

Siamo stati anche i primi ad avvertire che la pandemia sarebbe stata usata come giustificazione per l’applicazione del passaporto vaccinale, che avrebbe creato una società a due livelli progettata per mettere sotto pressione le persone che non vogliono conformarsi ai vaccini mRNA. Abbiamo dimostrato di avere ragione, poiché lo Stato dell’Oregon è diventato il primo negli Stati Uniti a richiedere una prova di vaccinazione (un passaporto) per permettere ai residenti di entrare in qualsiasi azienda o istituzione.

Durante tutto questo evento, dai burocrati del governo e dai media siamo stati sistematicamente chiamati “teorici della cospirazione”. Ma avevamo ragione su quasi tutto, mentre i media tradizionali si sono sbagliati su quasi tutto. Se non è così, allora hanno mentito consapevolmente su quasi tutto.

Capire questa dinamica è importante, perché credo che la situazione è ben lungi dall’essere finita e ritengo che altri eventi di crisi stanno per essere architettati (o accadranno magicamente per pura coincidenza).

In questo momento, la mia più grande preoccupazione è l’imminente esercitazione “Cyberpolygon” diretta dal WEF e prevista per il mese di luglio. Questo gioco di guerra ha lo scopo di “simulare” un cyberattacco alle infrastrutture essenziali che porterebbe all’arresto della catena di approvvigionamento globale o almeno delle catene di approvvigionamento all’interno di alcune nazioni. Come ho avvertito in aprile, la tempistica di Cyberpolygon è sospetta. Dato che, negli Stati Uniti, i programmi di lockdown per la Covid stanno crollando e i passaporti vaccinali non hanno conquistato il favore di una grande percentuale di Americani, i globalisti avranno bisogno di un’altra crisi, se vogliono sperare di raggiungere gli obiettivi del loro Grande Reset.

Solo poche settimane dopo aver pubblicato le mie preoccupazioni iniziali su Cyberpolygon, è stato riportato un massiccio attacco informatico che ha colpito la Colonial Pipeline, lunga ben 5.500 miglia. L’oleodotto fornisce benzina alla maggior parte della Costa Orientale degli USA e, dopo una settimana di interruzione, numerosi Stati hanno segnalato carenze di carburante. La storia, da allora, è stata messa in sordina dai notiziari mainstream.

Nei giorni scorsi, un altro grande cyberattacco è stato segnalato contro JBS, un’azienda per la lavorazione della carne che tratta circa il 23% di tutta la carne bovina e suina degli Stati Uniti. La produzione di JBS si è fermata, e ora c’è la possibilità di una carenza di carne in tutto il Paese se i problemi non saranno risolti al più presto.

Di nuovo, è solo una coincidenza che questi cyberattacchi su larga scala stiano accadendo con maggiore frequenza nel periodo precedente alla simulazione Cyberpolygon del WEF? Oppure, Cyberpolygon è un altro Event 201? È un beta testing [1] per un disastro pianificato per il prossimo futuro? Il WEF sta apertamente paragonando i futuri attacchi informatici alle epidemie di Covid, quindi sono incline a propendere per la seconda ipotesi.

Il problema della catena di approvvigionamento è venuto alla ribalta sulla scia della pandemia, dato che i rivenditori hanno dovuto affrontare carenze intermittenti, e i produttori stanno affrontando una mancanza di componentistica. Non solo, ma anche i problemi di inflazione stanno pesando sulle forniture. Detto questo, un attacco informatico è tutta un’altra cosa; che l’evento sia reale o meno, la catena di approvvigionamento è comunque fragile a causa dell’interdipendenza globale. Negli Stati Uniti, molti beni di prima necessità dipendono da produttori stranieri o dal sistema di trasporto “just in time”. La preparazione e lo stoccaggio a lungo termine non fanno parte del vocabolario del comune business statunitense.

Non so davvero se la catena di approvvigionamento potrebbe essere arrestata completamente usando un attacco informatico, ma, in combinazione con l’inflazione e le restrizioni draconiane della pandemia, è possibile interrompere il flusso di merci per svariate settimane. È anche impossibile prevedere quante persone siano preparate ad affrontare una tale calamità. La mia speranza è che più del 30% degli Americani abbia almeno iniziato il percorso di preparazione, ma, senza dubbio, la maggioranza del Paese non l’ha ancora fatto. Basterebbero un paio di settimane di penuria o uno scenario di grid down (2) e la maggior parte delle persone si troverebbe, tra le altre cose, ad affrontare la fame.

Se Event 201 è un segnale, allora dovremmo rimanere vigili e prestare attenzione ad un altro grande attacco informatico che potrebbe colpire la catena di approvvigionamento entro due mesi dalla prossima esercitazione Cyberpolygon del WEF.

Brandon Smith

 

Fonte: https://alt-market.us/
Link: https://alt-market.us/cyberpolygon-will-the-next-globalist-war-game-lead-to-another-convenient-catastrophe/
03.06.2021
Scelto e tradotto da NICKAL88 per ComeDonChisciotte

Note a cura del traduttore

(1) Il beta testing (o verifica beta) si riferisce invece ad una fase di prova e collaudo del software non ancora pubblicato, con lo scopo di trovare eventuali errori (bug). Questa operazione può essere svolta da professionisti specializzati, oppure, molto spesso, da semplici amatori, chiamati beta tester. La loro importanza è legata, oltre al test dei sistemi operativi, anche ai programmi minori poiché tendono a comportarsi diversamente in base all’hardware sul quale vengono eseguiti, per cui conviene avere la possibilità di provarli su più hardware differenti.
Link: https://it.wikipedia.org/wiki/Versione_beta

(2) Scenario di grid down – si veda ad esempio il seguente riferimento: Grid Down Scenarios: How to Survive a Power Grid Attack

https://thepreppingguide.com/grid-down-scenario-causes/

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