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La Redazione

 

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Comitato Liberi Pensatori, incontro alla Prefettura di Monza

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A cura di Redazione CDC
Il 27 Luglio 2021
2907 Views

Riceviamo e pubblichiamo:

Il Comitato Liberi Pensatori dopo aver svolto decine di manifestazioni e fatto lavoro di informazione della cittadinanza e di pressione sulle istituzioni, contro la sperimentazione del farmaco sperimentale Johnson & Johnson iniziata lo scorso marzo all’ospedale Buzzi di Milano, ha organizzato un presidio d’avanti la prefettura di Monza e chiesto un incontro con il prefetto affinchè porti al governo centrale la voce e le istanze dei cittadini inorriditi dagli atti scriteriati del governo e del parlamento, e dall’inerzia della magistratura.

A questo scopo, abbiamo realizzato una Diffida Querela con l’assistenza degli avvocati Linda Corrias e Francesco Scifo.

Ieri 23 luglio mentre era in corso il nostro presidio d’avanti la prefettura di Monza, è stato chiesto a Gaetano Rotondo quale presidente del comitato liberi pensatori, di salire e di avere un confronto con il capo di gabinetto, al quale ho esposto la diffida querela e i motivi della protesta. La buona notizia è che la risposta da parte della prefettura è stata positiva, hanno assicurato che porteranno la nostra istanza all’attenzione del governo. Questo rapporto che si è instaurato con una pubblica autorità ci deve dare fiducia, è sicuramente un piccolo passo in avanti ma allo stesso tempo un passo importante.

Ora dobbiamo far crescere l’onda, presentiamo questa diffida querela in ogni prefettura d’italia, si invitano i comitati di cittadini ad organizzarsi e a presentare la diffida querela, il cui testo completo sarà pubblicato sul sito del comitato liberi pensatori, alla prefettura della propria provincia.
Di seguito una sintesi della diffida querela:

DIFFIDA

-chiunque dal fornire/diffondere informazioni e o notizie non corrette, fuorvianti, non complete o false.
-chiunque (M.M.G., Pediatra, M.C., M. Vaccinatore etc.) non operi in scienza e coscienza (per imperizia) secondo il principio di precauzione (per imprudenza).
-chiunque dal mettere in atto, incoraggiare o peggio ancora fomentare comportamenti discriminatori in base alla scelta individuale di vaccinarsi o meno.
Rende noto
che, in seguito all’invio della presente, non esiterà a segnalare prontamente alle autorità competenti inoltrando formale denuncia agli organi preposti:
-chiunque fornisca e/o diffonda informazioni e o notizie non corrette, fuorvianti perché non complete o false;
-chi non operi in scienza e coscienza (per imperizia) secondo il principio di precauzione (per imprudenza) ;
-chiunque metta in atto, incoraggi o fomenti comportamenti discriminatori in base alla scelta di vaccinarsi o meno;
Infine, in forza di quanto sopra esposto, il firmatario scrivente
-la sospensione della sperimentazione di massa, il ritiro dei vaccini, una corretta informazione, l’eliminazione dell’obbligo per i sanitari;
-di porre fine allo stato di emergenza licenziando dall’incarico la task force incaricata a fronteggiare la stessa emergenza;
-di togliere ogni tipo di obbligo e/o limitazione della libertà personale: mascherina, distanziamento. tampone, vincoli per spostamenti ect…;

APPELLO ALLA MAGISTRATURA

Ci sentiamo in dovere di rimarcare pubblicamente, quanto sia grave l’indifferenza che questa istituzione ha dimostrato, nei confronti di migliaia di cittadini italiani che sin dall’anno scorso, hanno presentato denunce su una questione fondamentale e su cui si poggia la dichiarazione di emergenza sanitaria e tutti i provvedimenti restrittivi emanati dal governo: stiamo parlando delle denunce sull’inattendibilità dei tamponi.

Le denunce che grazie al dott. Mariano Amici moltissimi cittadini hanno presentato alle procure, contengono le prove scientifiche che dimostrano in maniera certa e inconfutabile che i tamponi non sono mai stati autorizzati, valutati o validati, che non esiste a tutt’oggi nessun marker specifico del virus e dunque nessuno standard che possa rendere i tamponi affidabili, che i tamponi circolanti non possono accertare le mutazioni e che nella sostanza i tamponi non hanno valore diagnostico.

Per cui facciamo un appello alla magistratura:

Muovetevi, smettete di temporeggiare, accertare l’inattendibilità dei tamponi è fondamentale, è un vostro preciso dovere, è in gioco la vostra credibilità, la vita e la salute di milioni di persone, di cui anche voi siete responsabili!

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