COME I RAGAZZI DI CHICAGO HANNO DEVASTATO L'ECONOMIA

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DI MIKE WHITNEY
On line journal

Intervista a Michael Hudson

L’attuale disavanzo dei conti degli Stati Uniti è di circa 700 miliardi di dollari. Si tratta di capitale “preso a prestito” sufficiente per pagare i 120 miliardi di dollari all’anno dei costi della guerra in Iraq, l’intero budget del Pentagono di 450 miliardi di dollari, e i tagli alle tasse per i ricchi operati da Bush. Come mai il resto del mondo continua a finanziare il militarismo americano attraverso l’attuale disavanzo dei conti oppure si tratta dell’inevitabile conseguenza della deregolamentazione della valuta, dell’”egemonia del dollaro” e della globalizzazione?

Michael Hudson: Come ho spiegato in “Super Imperialism”, le banche centrali degli altri paesi comprano dollari non perché pensano che il bene dollaro in sé sia un “buon acquisto” ma perché se NON riciclassero i loro avanzi commerciali e le spese per le acquisizioni e le spese militari degli Stati Uniti acquistando obbligazioni del Tesoro, di Fannie Mae e altri tipi di obbligazioni, le loro valute aumenterebbero di valore rispetto al dollaro. Tutto questo escluderebbe i loro esportatori dai mercati mondiali basati sul dollaro. Quindi gli Stati Uniti possono spendere soldi a sbafo.

La soluzione è (1) controllo dei capitali per bloccare ulteriori recepimenti del dollaro, (2) dazi variabili verso le importazioni provenienti dalle economie che recepiscono il dollaro, (3) acquisizione di investimenti americani nei paesi che recepiscono il dollaro (in modo che Europa e Asia utilizzino i dollari delle loro banche centrali per acquisire gli investimenti privati degli Stati Uniti al loro valore contabile), (4) sovvenzionare le esportazioni verso le economie che recepiscono il dollaro e che hanno una valuta deprezzata. Gli Stati Uniti farebbero lo stesso se fossero un paese con un avanzo nei pagamenti. In altre parole, Europa e Asia tratterebbero gli Stati Uniti come i ragazzi del Consenso di Washington trattano i debitori del Terzo Mondo: acquisendo le loro materie prime e le altre industrie, le piantagioni e i loro governi.


MW: L’economista Henry Liu ha scritto in un articolo che “l’egemonia del dollaro consente agli Stati Uniti di possedere indirettamente, ma di fatto, l’intera economia globale esigendo che le sue ricchezze siano espresse in dollari a corso forzoso che gli Stati Uniti possono stampare a piacimento con poco o nulla da temere in fatto di sanzioni monetarie… il commercio mondiale oggi è un gioco nel quale gli Stati Uniti producono dollari a corso forzoso dal valore di scambio incerto e dal valore intrinseco inesistente, mentre il resto del mondo produce beni e servizi che i dollari possono comprare a “prezzi di mercato” quotati in dollari.” Liu sta esagerando oppure la Federal Reserve e le élite bancarie occidentali hanno davvero capito come mantenere il controllo imperiale sull’economia globale semplicemente garantendo che la maggior parte dell’energia, delle materie prime e delle merci prodotte sia espressa in dollari? Se è così, allora sembrerebbe che il vero valore nominale del dollaro non abbia alcuna importanza fintanto che la divisa statunitense continua ad essere utilizzata nell’acquisto delle materie prime. E’ esatto?

Michael Hudson: Henry Liu ed io parliamo di queste cose da tanti anni. Siamo assolutamente d’accordo e il brano che lei ha citato è del tutto corretto. I suoi articoli su Asia Times forniscono un’analisi costante sull’egemonia del dollaro.

MW: Qual è il rapporto tra i salari ristagnanti dei lavoratori e l’attuale crisi del credito? Se i salari fossero mantenuti al passo dei livelli di produzione, non sarebbe stato più difficile ritrovarsi nel pasticcio in cui ci troviamo oggi? E, se questo è vero, non dovremmo concentrarci di più nel ri-sindacalizzare il lavoro invece di cercare altre soluzioni provenienti dal patetico Partito Democratico?

Michael Hudson: La crisi del credito deriva dalla “magia dell’interesse composto”, vale a dire la tendenza dei debiti a raddoppiare e triplicare. Ogni tasso di interesse raddoppia nel tempo. Nessuna “vera” economia di produzione e nessun avanzo economico può tenere il passo di questa tendenza del debito ad aumentare più rapidamente. Quindi, la crisi finanziaria sarebbe avvenuta comunque, indipendentemente dai livelli dei salari.

Molto semplicemente, il prezzo di un’abitazione tende ad assorbire tutte il reddito a disposizione di chi ha comprato casa. Quindi, se i salari fossero aumentati più rapidamente anche i prezzi delle abitazioni sarebbero aumentati più rapidamente perché i lavoratori avrebbero impegnato una quota maggiore della loro busta paga per portare avanti un mutuo più elevato. I salari ristagnanti hanno aiutato solamente a tenere a freno i prezzi delle abitazioni a prezzi stratosferici, e non ancora a livelli fuori da questo mondo.

Quanto ai sindacati, non sono stati di nessun aiuto nel risolvere la crisi immobiliare. In Germania, dove mi trovo ora, i sindacati hanno patrocinato delle cooperative, come veniva fatto a New York, con una bassa quota di iscrizione. Quindi, i costi immobiliari assorbono all’incirca il 20% del bilancio della famiglia tedesca, in confronto al 40% degli Stati Uniti. Immaginate cosa si potrebbe fare se i fondi pensione avessero messo il denaro dei loro sottoscrittori nel mercato immobiliare invece del mercato azionario per comprare e far salire i prezzi per quelle azioni che gli amministratori delegati e gli addetti ai lavori stavano vendendo.

MW: Quando i politici o la classe dirigente della politica estera parlano dell’integrazione della Russia o della Cina nel “sistema internazionale”, che cosa intendono veramente? Intendono il sistema espressione del dollaro che è governato dalla Fed, dalla Banca Mondiale, dal Fondo Monetario Internazionale e dal WTO? I paesi compromettono la propria sovranità nazionale quando partecipano al sistema economico diretto dagli Stati Uniti?

Michael Hudson: Con “integrazione” intendono assorbimento, come un parassita che si integra in un organismo ospite. Intendono dire, secondo le norme del WTO e del FMI, che agli altri paesi sarà proibito arricchirsi nel modo in cui si sono arricchiti gli Stati Uniti durante il XIX e l’inizio del XX secolo. Solo agli Stati Uniti sarà permesso sovvenzionare la propria agricoltura, grazie al diritto unico di essere esentati nel loro appoggio ai prezzi. Solo gli Stati Uniti saranno liberi di aumentare i tassi di interesse per stabilizzare la propria bilancia dei pagamenti, e solo loro potranno consacrare la propria politica monetaria per favorire il credito facile e l’inflazione sul prezzo dei beni. E solo gli Stati Uniti potranno avere un disavanzo militare, obbligando le banche centrali straniere dei paesi che recepiscono il dollaro a lasciarli spendere a sbafo. In altre parole, non c’è niente di gratuito per gli altri paesi, solo per gli Stati Uniti.

Gli altri paesi rinunciano certamente alla propria sovranità nazionale. Gli Stati Uniti non hanno mai adattato la propria economia per creare un equilibrio con gli altri paesi. Per essere corretti, sotto questo aspetto solo gli Stati Uniti agiscono totalmente nel proprio interesse. Il grosso problema è che gli altri paesi non “giocano” proprio. Non si comportano come dei come veri governi. Per giocare occorre essere almeno in due. I governi hanno solamente dato la loro approvazione all’aggressione economica degli Stati Uniti.

MW: Quale pensa che sarebbe la reazione dell’amministrazione Bush se un paese più piccolo, come la Svizzera, vendesse centinaia di miliardi di dollari di securities garantite da ipoteche di nessun valore alle banche di investimento e alle società di assicurazione negli Stati Uniti? Non ne scaturirebbe una causa giudiziaria con la richiesta che entrambe le parti vengano ritenute responsabili? Quindi, come spiega il fatto che la Cina e i paesi dell’Unione Europea, che sono stati vittima di questo enorme raggiro, non abbiano boicottato i prodotti finanziari degli Stati Uniti o abbiamo richiesto i danni?

Michael Hudson: La legge internazionale non è chiara in merito alla frode finanziaria. La regola è che l’acquirente deve, all’atto dell’acquisto, fare attenzione a eventuali difetti di fabbricazione. Gli investitori stranieri hanno corso il rischio e si sono fidati di un sistema finanziario americano deregolamentato che ha reso semplice far soldi grazie alla frode finanziaria. Fondamentalmente, si sono fidati della deregolamentazione neoliberista – a casa propria come negli Stati Uniti. Anche l’Inghilterra ora si trova negli stessi pasticci. Si pensava che la “responsabilità” fosse delle società contabili e delle agenzia di rating. Gli investitori stranieri erano così ideologicamente accecati dalla retorica del libero mercato che hanno creduto alle storielle della “auto-regolamentazione” e del fatto che i mercati che si auto-regolano tendono verso l’equilibrio piuttosto che alla tendenza del mondo reale verso una polarizzazione finanziaria ed economica.

In altre parole, alla maggior parte degli investitori stranieri mancano le basi della teoria economica. Gli Stati Uniti potrebbero semplicemente ribattere che si devono assumere la responsabilità dei loro cattivi investimenti, come è stato detto ai fondi pensione degli Stati Uniti e ad altri investitori.

MW: Il Congresso ha recentemente approvato un disegno di legge che concede al segretario al Tesoro Henry Paulson l’autorità senza precedenti di utilizzare tutto il denaro necessario per mantenere la solvibilità di Fannie Mae e Freddie Mac. Paulson ha assicurato il Congresso che non avrà bisogno di più di 25 miliardi di dollari ma il disegno di legge di 400 pagine gli consente di aumentare il debito nazionale di altri 800 miliardi di dollari. Come influirà il salvataggio di Fannie e Freddie sul dollaro e sul budget del disavanzo? Probabilmente schizzeranno alle stelle i tassi di interesse?

Michael Hudson: La Fed può inondare l’economia di denaro, lo stile Alan Greenspan, per impedire l’impennata dei tassi di interesse. Nessuno sa realmente che cosa accadrà c
on Fannie Mae e Freddie Mac ma sembra che la crisi ipotecaria e finanziaria sarà peggiore, molto peggiore l’anno prossimo. Ci stiamo dirigendo nella tempesta dei mutui a tasso variabile (ARM) che verranno riformulati a tassi più elevati e dove le banche degli Stati Uniti devono ribaltare i debiti esistenti in un mercato in cui gli investitori stranieri temono che queste stesse banche non abbiano più utili a disposizione.

Qui vige il detto “il pesce grande mangia il pesce piccolo.” Wall Street sarà salvata e alle banche verrà permesso di “uscire dal debito” come fu fatto dopo il 1980, sfruttando i clienti individuali, soprattutti i clienti delle carte di credito e chi ha bisogno di un prestito. Ci saranno molti fallimenti e la gente soffrirà più che mai a causa della severa legislazione sui fallimenti tutta a favore dei creditori che il Congresso ha approvato su ordine dei lobbysti bancari.

MW: Alcuni mesi fa, il Wall Street Journal ha pubblicato un editoriale in cui si affermava che si potevano ipotizzare due scenari da incubo se l’attuale crisi del credito non fosse stata gestita nel modo corretto. Ci sarebbe stata una corsa all’acquisto di dollari causandone un improvviso crollo del valore, oppure l’inaspettato fallimento di un’importante istituzione finanziaria avrebbe dato l’incipit ad un crollo del mercato azionario. La scorsa settimana, l’ex direttore del Fondo Monetario Internazionale ha innescato una svendita a Wall Street quando ha detto che “non stiamo solamente assistendo a delle banche di medie dimensioni che falliranno nei prossimi mesi, assisteremo a un disastro, un disastro davvero grosso – una delle grandi banche d’investimento.” E se Rogoff avesse ragione e Merrill, Citi o Lehman andassero a gambe all’aria? Sarebbe sufficiente per far precipitare il mercato azionario?

Michael Hudson: Non necessariamente. Citibank verrebbe nazionalizzata, e quindi svenduta. Il principio dovrebbe essere che se una banca è “troppo grande per fallire”, dovrebbe essere liquidata.

Questo dovrebbe iniziare con un l’abrogazione dell’abrogazione della legge Glass-Steagall1 ad opera dall’amministrazione Clinton.

In quanto a Lehman, riceverebbe lo stesso trattamento di Bear Stearns e sarebbe svenduta anch’essa – probabilmente ad un hedge fund. Merrill è molto più grande ma potrebbe essere lottizzata, credo. L’indice finanziario del mercato azionario precipiterebbe, ma non per forza anche i prezzi azionari dell’industria.


MW: Secondo MarketWatch: “Nei tre mesi da aprile a giugno, le banche hanno annunciato la loro seconda peggior prestazione negli utili dal 1991… utili che per il secondo trimestre ammontano a 5 miliardi di dollari che, in confronto ai 36,8 miliardi di dollari di un anno fa, rappresentano un calo dell’86,5%”. Inoltre, secondo un articolo comparso in prima pagina sul Wall Street Journal “le istituzioni finanziarie dovranno ripagare almeno 787 miliardi di dollari in titoli a tasso variabile e altre obbligazioni a medio termine prima della fine del 2009.” Come potranno mai pagare le banche quasi 800 miliardi di dollari (e 200 miliardi di dollari entro dicembre!) quando hanno avuto 5 miseri miliardi di utili in questo trimestre!? E come pensa la Federal Reserve di mantenere in funzione tutto il sistema quando gli utili non arrivano neppure a coprire le attuali passività? Le banche hanno qualche fonte di entrate segreta di cui non siamo a conoscenza oppure il sistema si sta dirigendo verso il disastro?

Michael Hudson: Il metodo convenzionale per estinguere un debito è quello di creare ULTERIORE debito. L’interesse dovuto viene semplicemente aggiunto al capitale e quindi il debito aumenta in modo esponenziale. Questo è il vero significato del concetto “la magia dell’interesse composto.” Significa che non solo i risparmi rimasti per accumulare interesse continuano a raddoppiare e triplicare, ma anche i debiti raddoppiano e triplicano perché i risparmi che sono dati a prestito nella sezione di “attività” dello stato patrimoniale del creditore (oggi, il 10% più ricco del paese) diventano debiti nella sezione di “passività” dello stato patrimoniale (il restante 90%).

Le banche non hanno una fonte di entrate segreta. E’ tutto alla luce del sole. Portano le loro ipoteche spazzatura alla Federal Reserve e prendono a prestito il denaro al loro pieno valore nominale. Il governo rimane con la spazzatura.

Il governo può acquistare la banca, come ha fatto la Banca d’Inghilterra con la Northern Rock quando questa è fallita all’inizio di quest’anno, oppure può consentire alla banca di “guadagnare” ancora truffando ulteriormente i propri clienti.

MW: Dal 2000 al 2006, il valore complessivo del mercato immobiliare al dettaglio negli Stati Uniti è raddoppiato, passando da circa 11.000 miliardi di dollari a 22.000 miliardi di dollari in soli 6 anni. Negli ultimi 200 anni, il mercato immobiliare si è tenuto a malapena al passo dell’inflazione, di solito aumentanto del 2-3% all’anno. I bassi interessi della Federal Reserve sono stati la causa principale della bolla finanziaria senza precedenti eppure l’ex capo della Fed Alan Greenspan declina qualsiasi responsabilità per quella che l’Economist definisce “la più grande bolla della storia”. Greenspan ha capito i problemi che ha causato con le sue politiche monetarie “ammorbidite” oppure ci dev’essere stata qualche altra ragione dietro le sue azioni?

Michael Hudson: A Greenspan non importava nulla del problema. Si considerava la ragazza pon-pon per la gente che riusciva ad arricchirsi in modo rapido. Sono sempre stati i suoi clienti più importanti durante gli anni trascorsi a Wall Street e si è visto come il loro servo – una specie di esca per squali.

L’idea di Greenspan di “creazione della ricchezza” era quella di affrontare le linee di minor resistenza e gonfiare i prezzi dei beni. Pensava che il modo per consentire all’economia di andare avanti con il suo debito globale fosse quello di gonfiare i prezzi dei beni in modo che i debitori dovessero ricorrere al prestito dell’interesse in scadenza dando in pegno dei collaterali (proprietà immobiliari, azioni e obbligazioni) che stavano aumentando nel loro prezzo di mercato. Nella sua visione del mondo in stile Ayn Rand2, un modo di fare soldi era considerato economicalmente e socialmente produttivo come un qualsiasi altro modo. Comprare una proprietà e attendere che il suo prezzo si gonfiasse era ritenuto produttivo tanto quanto investire in nuovi mezzi di produzione.

Sin da quando era il co-fondatore della NABE (l’Associazione Nazionale degli Economisti), Greenspan ha visto solamente il PIL e lo stato patrimoniale del paese come indicatori economici, essendo “assolutamente oggettivi”. Questo era un suo limite intellettuale e concettuale. Egli voleva fornire un metodo per arricchirsi agli investitori smaliziati, e il metodo più semplice per arricchirsi era quello di rimanere in passivo e avere il pranzo pagato. La sua ideologia lo condusse a credere all’ideologia del “libero mercato” che il settore finanziario si sarebbe auto-regolamentato e perciò si sarebbe comportato onestamente. Ma Greenspan spalancò le porte ai truffatori finanziari. La sua serie di misure non faceva distinzione tra una Contrywide Financial che si arricchiva, una Enron che si arricchiva e una General Motors o altre industrie che espandevano i propri mezzi di produzione. L’economia veniva svuotata ma questo non compariva in nessuna delle misure che Greenspan prendeva in considerazione all’ombra della sua veranda alla Federal Reserve.

Così come i giornalisti e i mass media acclamano ogni flessione del mercato come “sorprendente” e “imprevista”, Greenspan era ingenuo come una pecora che corre a testa bassa verso il dirupo. E’ un istinto innato per i ragazzi del libero mercato.

MW: Il mercato immobiliare sta precipitando, battendo ogni giorno nuovi record per pignoramenti, giacenze e prezzi in discesa. Il sistema bancario sta addirittura peggio, sottocapitalizzato e sepolto da una montagna di beni declassati. Sembra esserci un consenso crescente che questi problemi non facciano solamente parte di una normale flessione economica ma siano il diretto risultato delle politiche monetarie della Fed. Stiamo assistendo al crollo del modello delle banche centrali come un modo di regolamentazione dei mercati? Pensa che l’attuale crisi rafforzerà il sistema odierno oppure renderà più semplice agli americani la rivendicazione di un maggiore controllo sulla politica monetaria?

Michael Hudson: E lo considera un “fallimento”? La sua prospettiva guarda dal basso verso l’alto. Ma il modello finanziario è stato un grande successo visto dalla posizione di forza in cima alla piramide economica che guarda verso il basso. L’economia è stata polarizzata al punto in cui il 10% più ricco ora possiede l’85% delle ricchezze della nazione. Mai prima nella storia il restante 90% si è trovato così pesantemente indebitato, così dipendente dalla ricchezza. Dal loro punto di vista, il loro potere ha superato anche quello a cui le statiche economiche si sono da sempre attenute.

Deve rendersi conto che quello che stanno tentando di fare è ritornare indietro all’Illuminismo, ritornare alla filosofia morale e ai valori sociali dell’economia politica classica che ebbe il suo apice nelle leggi dell’epoca progressista, come pure le istituzioni del New Deal. Non stanno tentando di rendere l’economia più equa, non stanno tentando di spartire il loro potere. La loro avidità (come faceva notare Aristotele) è infinita. Dunque, quella che lei ritiene una violazione dei valori tradizionali è una riaffermazione dei valori pre-industriali e feudali. L’economia sta per essere riportata sulla strada dei servi della gleba. E questa strada non è il patrocinio del progresso economico e dell’innalzamento del tenore di vita da parte del governo. E’ lo smantellamento del governo, la dissoluzione delle agenzie di regolamentazione per creare una nuova élite di tipo feudale.

L’ex Unione Sovietica fornisce un modello di quello che i neoliberalisti vorrebbero creare. Non solo in Russia, ma anche negli stati baltici e nelle ex repubbliche sovietiche, essi hanno creato delle cleptocrazie locali in stile Pinochet. In Russia, i cleptocrati hanno fondato un partito di stampo dichiaramente pinochetista, il Partito delle Forze di Destra.

Affinché la popolazione americana e tutte le altre popolazioni rivendichino un maggiore controllo sulla politica
monetaria, hanno bisogno di una teoria di quella che dovrebbe essere una buona politica monetaria. All’inizio del XIX secolo i seguaci di Saint-Simon in Francia iniziarono a sviluppare una politica simile. Alla fine di quel secolo, fu la volta anche dell’Europa Centrale, mobilitando il sistema bancario e finanziario a promuovere l’industrializzazione, in consulto con il governo (e catalizzato dalle spese militari e navali, per star sicuri). Ma tutto questo è scomparso dalla storia del pensiero economico, non viene più addirittura insegnato agli studenti di economia. I ragazzi di Chicago3 hanno avuto successo nel censurare qualsiasi alternativa alla loro razionalizzazione del libero mercato dello spoglio dei patrimoni e della polarizzazione economica.

Il mio personale modello sarebbe quello di collocare le banche centrali all’interno del Tesoro, e non semplicemente il Consiglio di Amministrazione dell’avido sistema bancario commerciale. Prima lei ha citato Henry Liu, e io penso che sia arrivato alla stessa conclusione nei suoi articoli su Asia Times.

MW: Vede la Federal Reserve come un’organizzazione economica ideata principalmente per mantenere l’ordine nei mercati attraverso i tassi di interesse e la regolamentazione oppure come un’istituzione politica i cui obiettivi sono quelli di imporre al resto del mondo un modello di capitalismo dominato dagli Stati Uniti?

Michael Hudson: Starà scherzando! La Fed ha trasformato in un eufemismo il concetto di “mantenimento dell’ordine” per consolidare il potere da parte del settore finanziario e, in generale, del settore FAI (Finanza, Assicurazioni, Immobiliare) sulla “vera” economia di produzione e di consumo. I suoi dirigenti vedono il proprio lavoro come quello di agire per conto del sistema bancario commerciale per consentirgli di fare soldi a scapito del resto dell’economia. Sotto le vesti del Consiglio di Amministrazione si adopera per combattere la regolamentazione, per appoggiare Wall Street, per bloccare qualunque risveglio di una legge anti-usura, per promuovere “liberi mercati” quasi indistinguibili dalla vera e propria frode finanziaria, per depenalizzare i cattivi comportamenti – e soprattutto gonfiare il prezzo della proprietà in relazione ai salari dei lavoratori e addirittura in relazione ai profitti dell’industria.

Il lavoro della Fed non è propriamente quello di imporre il Consenso di Washington al resto del mondo. Questo è il lavoro della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale, coordinati dal Tesoro (l’esempio più famoso fu Robert Rubin sotto la presidenza Clinton) e dall’AID, insieme alle operazioni nascoste della CIA e del National Endowment for Democracy. Non c’è bisogno di una politica monetaria per fare questo, basta solamente una corruzione di massa. E chiamatela “lobbying” e promozione dei valori democratici – valori per combattere il potere del governo di regolamentare o controllare la finanza nel mondo. Il potere finanziario è intrinsecamente cosmopolita e, come tale, antagonista del potere dei governi nazionali.

La Fed e le altre agenzie governative, Wall Street e il resto dell’economia fanno parte di un sistema globale. Ciascuna agenzia deve essere vista nel contesto di questo sistema e delle sue dinamiche – e queste dinamiche sono quelle di polarizzare, soprattutto dalle cause finanziarie. Quindi, siamo tornati alla “magia dell’interesse composto”, ora allargata per includere la “libera” creazione del credito e l’arbitraggio.

Il problema è che nessuna di queste cose compare nei corsi di studio universitari. E il silenzio dei principali media per parlarne o addirittura per riconoscerle significa che sono invisibili tranne per quei beneficiari che stanno gestendo il sistema.

Mike Whitney
Fonte: http://onlinejournal.com/
Link: http://onlinejournal.com/artman/publish/article_3702.shtml

4.09.08

Traduzione a cura di JJULES per www.comedonchisciotte.org

NOTE DEL TRADUTTORE

1 La legge Glass-Steagall risale al 1933 e stabiliva la creazione della Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) e comprendeva alcune riforme del sistema bancario, alcune delle quali volte a controllare la speculazione. Alcuni articoli che consentivano alla Federal Reserve di regolare i tassi di interesse nei conti di risparmio furono abrogati nel 1980, mentre altri articoli che proibivano l’acquisto di una banca da parte di un’altra società finanziaria furono abrogati nel 1999 dalla legge Gramm-Leach-Billey [NdT]

2 Ayn Rand è stata una scrittrice e filosofa statunitense, ma di origini russe, oggi nota per i suoi romanzi “La fonte meravigliosa” e “La rivolta di Atlante” e grazie alla corrente filosofica dell’oggettivismo, di cui fu fondatrice. La sua filosofia e la sua narrativa insistono sui concetti di individualismo, egoismo razionale (“interesse razionale”) e capitalismo [NdT]

3 I cosiddetti “Chicago Boys” erano un gruppo di circa 25 giovani economisti cileni che insegnavano all’Università di Chicago all’inizio degli anni ’70, insieme a Milton Friedman e Arnold Herberger. In seguito lavorarono sotto l’amministrazione del dittatore Augusto Pinochet per creare un’economia di libero mercato e decentralizzare il controllo dell’economia [NdT]

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Michael Hudson è un ex economista di Wall Street specializzato in bilance di pagamenti e mercato immobiliare. Ha lavorato presso Chase Manhattan Bank (ora JP Morgan Chase & Co.), Arthur Anderson e, in seguito, presso l’Hudson Institute (nessun rapporto di parentela).

Nel 1990 è stato di aiuto nella costituzione del primo fondo di debito sovrano al mondo per Scudder Stevens & Clark. Il dottor Hudson è stato consigliere economico di Dennis Kucinich nel corso delle recenti primarie del Partito Democratico, ed è stato consigliere per i governi di Stati Uniti, Canada, Messico e Lettonia, oltre all’Istituto delle Nazioni Unite per la Formazione e la Ricerca (UNITAR). Professore emerito presso l’Università del Missouri, Hudson è l’autore di numerosi libri, tra cui “Super Imperialism: The Economic Strategy of American Empire (Pluto Press, 2002).

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