CHAVEZ HA PIU' VOTI DI BUSH

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DI GIANNI VATTIMO

Tiranno a chi, a Chávez? Appunto questo è il presupposto indiscusso, indimostrato, ma per lui (e per molti, purtroppo) ovvio, da cui parte Pier Luigi Battista nell’articolo uscito il 1° agosto sul Corriere della Sera, nel quale stigmatizza la tendenza degli intellettuali – anche del sottoscritto – a «suonare il piffero per le tirannie (purché lontane)», per esempio innamorandosi del regime «dispotico-populista» di Chávez.
Con Battista farei volentieri una scommessa: che in termini percentuali, sugli aventi diritto al voto (anche escludendo i morti, che invece figurano tranquillamente nelle liste della nostra democrazia) Chávez ha raggiunto il potere con più consensi di quelli registrati da Bush (certo nella prima elezione; ma forse anche nella seconda), il quale bombarda l’Iraq per insegnargli a diventare finalmente democratico. Ma si sa, quello di Chávez è un regime populista, i suoi voti, anche se certificati da una commissione internazionale (si è visto qualcosa di questo genere nella Florida che ha dato la vittoria a Bush Uno?), non valgono, gli elettori sono dei poveri bruti conquistati o con la forza (ma davvero?) o con la distribuzione di vettovaglie, medicine, visite mediche gratuite (per altro svolte da medici cubani, figuriamoci).

Non contano i voti dei venezuelani, come non contano i pareri degli intellettuali, non dico i miei o del povero Sansonetti, ma di Sartre, Günther Grass, Céline, nemmeno di Cesare Cases. Il vizio degli intellettuali non sarà supremamente rappresentato proprio da Battista, che distribuisce imparzialmente condanne a Sartre e al fascista Céline, dall’alto di una posizione che vanta la «verità» dell’opinione ricevuta e condivisa dai media più «autorevoli», e cioè da chi ha il potere? Con la verità in persona non si discute.

Ma il mio pezzo «pro Chávez», che riscriverei tale e quale, era per l’appunto un pezzo di parte, disposto a discutere con altre opinioni di parte. Contro la vox dei (del Battista?) non c’è voce di popolo che tenga.

Gianni Vattimo
Fonte:www.lastampa.it
2.08.05

VEDI ANCHE: E IO SCELGO LA DEMOCRAZIA DI CHAVEZ

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