CATASTROFE NUCLEARE IMMINENTE IN NEBRASKA?

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Negligenza e insabbiamento al
reattore di Fort Calhoun

DI JOSEPH GIAMBRONE
Counterpunch

Quando la scorsa settimana ho scritto qualcosa sul reattore del Nebraska circondato dall’alluvione io, come quasi tutti, consideravo la possibilità di un cataclisma assai remota.

Dopo aver indagato un po’ di più,
ora mi sembra molto più plausibile. Il New York Times ha parlato
di negligenze criminali e di scherzi pericolosi per la sicurezza della
nazione da parte dell’operatore dell’impianto. L’articolo di Peter
Behr del 24 giugno confronta quello che ci è stato riferito a quello
che davvero sta accadendo alla centrale nucleare di Fort Calhoun. C’è
da avere paura con il livello dell’acqua che ha raggiunto 1007 piedi
sopra il livello del mare.

La “berma a difesa delle acque” è collassata domenica e non c’è più niente a questo punto che possa
fermarle.

LEGGI ANCHE: COSA NE FACCIAMO DI TUTTI I RIFIUTI NUCLEARI?, con il video ora sottotitolato in italiano.È stato detto e ripetuto che il reattore di Ft. Calhoun era in fase di spegnimento “freddo” con una serie infinita di chiacchiere giocose apparse sulla stampa su come la situazione
fosse sicura. Non uno di questi report ha fornito la temperatura effettiva all’interno del reattore. “Freddo” è un termine relativo quando si ha a che fare con i reattori nucleari.

Il comunicato stampa della Nuclear Regulatory Commission (NRC) del 22 giugno non fa niente per tranquillizzarci:

“Se non ci sarà una completa
perdita di elettricità sul posto, le pompe temporanee che vanno
a gas possono far circolare l’acqua di raffreddamento nella piscina
del combustibile esausto e in quella del nocciolo del reattore.”;

E il nocciolo del reattore? Ma non
era in fase di “spegnimento freddo”? Perché è necessario tutto questo? La NRC evita di citare la parola “freddo” e semplicemente
reitera il termine “spegnimento”.

L’Omaha World Herald ci dà
un altro spunto:

“L’NRC dice che i suoi ispettori erano nell’impianto quando il terrapieno ha ceduto e hanno confermato
che il flusso d’acqua non ha avuto conseguenze sul raffreddamento
per lo spegnimento del reattore o sul raffreddamento della piscina del
combustibile esausto.” (Sam Womack, 26 giugno)

Il termine “raffreddamento dello

spegnimento del reattore” implica che non è proprio “freddo”, ma che ha ancora bisogno di essere raffreddato.

Con una sbalorditiva dose di arroganza, il secondo impianto sotto minaccia a Cooper sta ancora operando a “tutta forza”. Qui siamo di fronte a gente che proprio non vuole imparare niente in una qualsiasi maniera.

La CNN e quasi tutte le altre fonti delle informazioni stanno ancora ripetendo il comunicato dell’Omaha Public Power District (OPPD) senza porsi domande:

“L’impianto [di Ft. Calhoun] è progettato per sopportare livelli dell’acqua fino a 1.014 piedi sopra il livello del mare, secondo i dati dell’OPPD.”

Questi numeri tranquillizzanti ignorano un po’ di cose. E potrebbero fare la stessa fine delle rassicurazioni di TEPCO e del governo giapponese secondo cui non c’era alcun scioglimento del nocciolo in corso.

“Ma un anno fa queste nuove difese
non erano state approntate e le barriere dell’impianto sarebbero state
inutili con un’alluvione alta 1,010 piedi […] e a un livello di 1,008 piedi l’impianto “avrebbe avuto una perdita di potenza fuori dal sito e una perdita della quantità immessa nella struttura.”(New York Times)

Il NRC ha dato una
tiratina d’orecchi all’operatore OPPD lo scorso 6 ottobre per obbligarlo a realizzare alcune migliorie di “fondamentale importanza” nell’impianto.
L’OPPD è ovviamente rimasto immobile e ha cercato di combattere con
tutte le forze per non dover spendere un solo centesimo per i miglioramenti da farsi quest’anno.

La trama si era già fatta più complicata negli anni ’90 quando una serie di alluvioni mise in pericolo la zona. Il Genio dell’Esercito allertò l’operatore dell’impianto per alzare le difese di almeno 3 piedi già nel 2003. La struttura comunque non “reagì adeguatamente” alle “mancanze”. Non c’è niente di cui sorprendersi.

Quando a un esperto investigatore sul nucleare fu chiesto se la situazione potesse reggere senza un’azione
adeguata per proteggere il pubblico dal disastro, Gerond George rispose:

“Abbiamo testato solo alcune parti dei limiti progettuali.”

Questa ammissione dimostra mancanze dell’NRC che ci lasciano a bocca

aperta.

E ora arriviamo al bello. L’impianto

non era assolutamente “progettato” per un livello di alluvione

pari a 1014 piedi. Se siano stati apportati sufficienti “miglioramenti”

al progetto originale è una domanda che tutti ci facciamo. L’impianto

è stato originariamente realizzato per:

“L’esatto livello, 1009,5 piedi,

viene riportato sulla licenza di attività dell’impianto come la minaccia

‘limite del progetto’ contro cui l’impianto deve essere salvaguardato.”

(NYT)

Ecco la soluzione dell’Omaha Public

Power per le storiche inondazioni che stanno sciabordando vicino

al reattore:

“L’OPPD ha pianificato di alzare

la barriera a 1.014 piedi accatastando sacchi di sabbia su qualche cataratta

in acciaio per proteggere l’edificio ausiliario, e di usare ancora

più sacchi di sabbia per salvaguardare le strutture interne di raffreddamento

e le essenziali pompe idrauliche.”

Non si possono fare le cose a questo

modo.

Sì, c’è un reattore a Diablo Canyon

nella California del Sud nei pressi di una faglia tettonica e progettato

per magnitudo inferiori a quelle che possono essere rilasciate nella

zona. Sì, hanno perforato così in profondità nel Golfo del Messico

che non sono riusciti a contenere una perdita fino a che il mare non

si fosse riempito di petrolio e di agenti tossici. E certo, le persone

incaricate della pubblica sicurezza al reattore nucleare in Nebraska

hanno pensato che impilare sacchetti di sabbia alti cinque piedi avrebbe

retto contro un’alluvione devastante.

Questi sono gli stessi geni che si

dice che abbiamo allestito le migliorie indicate dall’NRC, solo quest’anno,

per rendere con riluttanza più solido l’impianto contro le vorticose

acque alluvionali.

Non andrò di persona sul posto.

L’OPPD ancora non è in galera e

anzi ha il pieno controllo della situazione. Il suo portavoce, Michael

Jones, ha spiegato:

“Abbiamo presentato la nostra

analisi [all’NRC] che pensiamo indichi che i limiti progettuali

[per la minaccia portata dalle inondazioni] dovrebbero rimanere a 1,009

piedi” invece che portate a 1.014, sono le sue parole.” (NYT)

il livello attuale del fiume è

appena sotto i 1007 piedi.

“A 1008,5 piedi il centro di supporto

tecnico usato dai tecnici dell’emergenza verrebbe inondato. […]

A 1010 piedi l’acqua inizierebbe a entrare nell’edificio ausiliario,

“interrompendo l’erogazione e sommergendo le pompe. L’impianto

potrebbe allora affrontare un blackout con danneggiamenti al

nocciolo entro una stima che va dalla 15 alle 18 ore.” (NYT)

L’OPPD si è ancora affidato all’assurdo

affermando che la loro autopompa avrebbe semplicemente pompato l’acqua

fuori dall’edificio ausiliario. Quello è il loro asso nella manica,

apparentemente. Ci ricorda in qualche modo Slim Pickens alla conclusione

del Dottor Stranamore che cavalca la sua testata nucleare agitando con

orgoglio il suo cappello da cowboy, gridando felice per la vittoria.

L’NRC, ci viene detto in modo distaccato,

ha scoperto che “non era chiaro come i lavoratori potessero utilizzare

una gru per mettere l’autopompa in posizione se la fornitura di elettricità

esterna fosse venuta meno.”

Il Times ha aspettato fino all’ultimo

del suo racconto di due pagine per darci la mazzata finale:

“L’NRC non ha completato la

valutazione delle nuove difese installate a Fort Calhoun.”

L’impianto non ha ancora avuto un’ispezione

e neppure è stato originariamente progetto per sostenere gli accadimenti

di questi giorni. Il suo operatore è di una negligenza criminale da

un lato ed estremamente incompetente dall’altro. Ha ostacolato in

tutti modi la realizzazione dei miglioramenti necessari che ora sono

disperatamente necessari per tenere lontano il fiume e per evitare un

possibile scioglimento totale come a Fukushima.

L’era dell’energia nucleare deve

velocemente arrivare alla sua fine. Volete affidare la vita delle vostre

famiglie a un muretto di sacchetti di sabbia? O agli uomini che hanno

evitato in tutti i modi una qualsiasi iniziativa per rendere i reattori

nucleari di cui sono responsabili più sicuri possibile?

È un’industria indifendibile. I

termini sono quelli del profitto contro la pubblica sicurezza. E l’ultima

non ha possibilità di durare a lungo termine.

***************************************

Fonte: http://www.counterpunch.org/giambrone06272011.html

27.06.2011

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE

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