DI GIULIETTO CHIESA
megachipdue.info
Caro Beppe Grillo,
mi hai chiesto di mandarti da Mosca, dove mi trovo in questo momento, qualche appunto sulla strategia berlusconiana verso la Russia.
Mi limito a esporti modestamente i miei pensieri in merito.
Com’è noto Berlusconi pensa di essere eterno.
E dunque pensa in termini lunghi, almeno per quanto concerne il suo ruolo nella storia d’Italia.
E io credo che gli piaccia pensare a se stesso come colui che garantirà al nostro paese il riscaldamento per un tempo indefinito a venire.
Il fatto che al progetto South Stream partecipi, in posizione di primo piano, l’Eni di Scaroni, dice semplicemente che Berlusconi lo vuole.
Per i motivi sopra detti e per altri motivi, meno “storici” ma politicamente assai utili.
Come il North Stream che, dalle rive di San Pietroburgo porterà il gas direttamente in Germania, passando sul fondo del Mar Baltico e soprattutto bypassando i paesi baltici, Polonia, Ucraina e tutta l’Europa Centrale, Il South Stream costituisce la seconda linea di trasporto del gas indipendente da ogni ricatto intermedio.
L’ex cancelliere Gerhard Schroeder ha dato una mano decisiva per il North Stream. Berlusconi sta dando la mano decisiva per il South Stream, che porterà il gas in Europa dalla parte sud.
Quando i due grandi gasdotti saranno pronti non ci saranno più “guerre del gas”. E Berlusconi potrà dire -se ci sarà ancora – di essere stato lui a garantire all’Europa (a tutta l’Europa, anche a quella dell’est) l’energia fossile necessaria per far andare avanti le fabbriche e, in genere, per tutta l’economia.
Un favore alla Russia? Certo. Perchè la Russia è vitalmente interessata a vendere il suo gas e a ricavarne ingenti e costanti entrate valutarie.
Putin e Medvedev hanno ormai capito che l’Ucraina è una strozzatura insidiosa , che permette ai circoli occidentali più aggressivi di ricattare la Russia, e di mantenere un clima permanente di tensione tra Russia ed Europa, e hanno deciso di aggirare l’ostacolo.
Ma anche un favore che Berlusconi fa a se stesso. E’ evidente che questa Italia sempre più autoritaria si avvia a entrare in rotta di collisione con l’Europa dei diritti umani (che non è tutta l’Europa, ma è l’Europa che conta di più al momento attuale). A quel momento Berlusconi potrà far valere i suoi “meriti energetici”. E, se non scamparla, almeno costringere Bruxelles a fare i conti con lui.
Resta da capire quali prezzi Berlusconi paga in America, per la sua politica filo-russa. Se Obama continua nelle sue intenzioni di “resettare” i rapporti con Mosca, il prezzo per Berlusconi sarà piccolo o nullo.
Ma in America, come in Europa, specie nei circoli Nato, c’è parecchia gente che vuole l’Ucraina nella Nato, la Georgia nella Nato. Polonia e baltici sono il club più antirusso e sono molto attivi, con Londra, nel piantare grane. A questi circoli, molto vicini ai neocon di Washington, Berlusconi non piace. Per i motivi opposti a quelli per cui non piace a noi. Se Obama affondasse in Afghanistan tornerebbero in primo piano.
Cari saluti,
Giulietto Chiesa
Fonte: www.megachipdue.info
LinK: http://www.megachipdue.info/component/content/article/42-in-evidenza/1421-caro-grillo-ecco-perche-berlusconi-guarda-a-mosca.html
8.12.2009