DI CARLO BERTANI
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Come da copione, la Corte di Cassazione ha sancito che la corruzione dell’avv. Mills, da parte dell’emissario Bernasconi, per conto del corruttore, l’editore televisivo Silvio Berlusconi, avvenne nel 1999 e non nel 2000 e, di conseguenza, che tale reato è da considerare prescritto.
Come da tradizione, il direttore del TG1 – Scodinzolini – nominato dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha sostituito la parola “prescritto” con “assolto”, comunicando quindi agli italiani quel che da anni sostiene il finanziere/costruttore Silvio Berlusconi, ovvero d’esser bersaglio di un’acclarata persecuzione.
Nella sentenza, viene così riconosciuto un risarcimento, “per danni d’immagine”, da parte del condannato/prescritto Mills nei confronti del presunto corruttore/”prescritto in divenire” editore Silvio Berlusconi, ma contemporaneamente Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Silvio Berlusconi.
Come si giunge a tanto?
Nella foto: David Mills
La Corte di Cassazione ha stabilito i termini temporali della corruzione sotto la presidenza del magistrato Vincenzo Carbone, che rimane alla presidenza della Corte per volere del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi il quale, in due occasioni, ha posticipato l’età della pensione (obbligatoria) per i magistrati, dapprima da 72 a 75 anni, poi da 75 a 78. Insomma, chi vuole resta [1] .
Ma, chi ha studiato il provvedimento per rialzare nuovamente l’età della pensione del Presidente della Cassazione, Vincenzo Carbone, è il Consigliere di Stato presso la Presidenza del Consiglio Luigi Carbone, figlio di Vincenzo.
Così, il corruttore/prescritto Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi – condannato a pagare, nel processo civile per la cessione di Mondadori, 750 milioni di euro come risarcimento nei confronti di Carlo De Benedetti, poiché la corruzione degli avvocati e magistrati romani Previti, Acampora, Pacifico e Metta fu dimostrata (corrotti senza corruttore?) – si vedrà risarcire 250.000 euro dall’avv. Mills, una parte dei 600.000 euro che il corrotto/prescritto avvocato inglese acchiappò, tramite intermediario, dal presunto corruttore/”prescritto in divenire” editore Silvio Berlusconi.
Giunti a questo punto, confessiamo che la testa ha iniziato a ronzare e ci siamo chiesti se eravamo all’altezza di un così alto compito, ossia annotare nel nostro calepino le vicissitudini di questo grigio Venerdì di Febbraio.
Siamo giunti alla conclusione che nemmeno il grande Leonardo Sciascia sarebbe stato in grado di tratteggiare un così vasto e complesso quadro, al punto che ne sarebbe rimasto travolto e l’ira l’avrebbe sopraffatto.
Solo la ieratica e talvolta beffarda ironia di Pirandello potrebbe giungere a tanto, poiché distaccata e quasi sorridente, nel rimirare l’agitarsi delle miserie umane. Perciò, qui concludiamo.
Così è, se vi pare.
Carlo Bertani
Fonte: http://carlobertani.blogspot.com/
Link: http://carlobertani.blogspot.com/2010/02/calepino-italiano-del-26-febbraio-2010.html
26.02.2010
[1] Fonte: http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/politica/giustizia-14/pensione-magistrati/pensione-magistrati.html
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