BARNARD E BAGNAI: OVVERO DONALD DUCK VS GLADSTONE GANDER

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DI AZUL

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A partire dal 2011 (anno di pubblicazione del “più grande crimine” e di aperura del blog del professore) mi sono sempre chiesto quali fossero le ragioni di tanta avversione e ostilità, che spesso sfociava nell’odio reciproco, fra due personaggi che sembravano, nella sostanza, sostenere le stesse idee e combattere la medesima battaglia: quella della sovranità monetaria e dell’uscita dalla zona euro.

Mi domandavo in particolare del perché due persone che hanno indubbiamente notevoli capacità professionali, sia pure in ambiti diversi, combattendo la stessa battaglia, non potessero perlomeno allearsi tatticamente per sfruttare reciproche competenze e qualità personali per uno stesso fine comune.

Perché Barnard non invitava Bagnai ai suoi convegni di economia e perché Bagnai non riconosceva le indiscutibili qualità giornalistiche e divulgative di Barnard? L’economia è materia difficile, una cosa (non facile) è spiegarla ad una platea di politici o di laureandi, altra cosa (quasi impossibile, ma necessaria) è rivolgersi ad una massa di italioti decerebrati. Barnard in tv era indubitabilmente, sotto questo secondo aspetto, molto efficace e riusciva ad attirare l’attenzione del pubblico comune in modo magnetico. Il pubblico di Bagnai è invece sicuramente più elitario e ristretto (anche se “il tramonto dell’euro” a differenza del blog goofynomics presenta notevoli qualità divulgative e scorre facile e lineare alla lettura anche di un pubblico medio).

Eppure…Eppure a dispetto di ogni apparente logica i due in questi 4 anni hanno continuato a beccarsi peggio dei famosi capponi di Renzo.
Ed in modo pesante! La spiegazione poteva essere psicologica: entrambi infatti soffrono di gravissime forme di narcisismo egocentrico. Ma in realtà il motivo era ben diverso.

E se Barnard in un raro momento di generosità intellettuale riconosceva in Bagnai uno “preparatissimo”. Dall’altro e da entrambi volavano paroloni e spesso parolacce. Così Barnard: “Due cose su sto Alberto Bagnai, che è veramente una zecca…”, “Poi sto tizio reclama per sé l’aver aperto il dibattito sull’euro in Italia. Peccato che quando noi ME-MMT facevamo a Rimini il più grande convegno di economia del mondo proprio sulla crisi euro, lui ancora aveva 5 seguaci sul suo blog e non aveva fatto nulla.” E ancora:“Bagnai è uno psicotico coprolalico che svergogna l’accademia italiana”.

Invece Bagnai: “Non credo ci siano commenti, ma chi intendesse farne è pregato di attenersi al rispetto umano che la disperazione, la solitudine e l’evidente disagio di questo essere impongono. Noi non possiamo fare niente per lui, ma è evidente che ciò di cui ha bisogno non è un economista. Parce sepultis.” E ancora: “ci sono colleghi e amici che danno a Donald più importanza di quanta non glie ne diano quelli che gli vanno dietro. Questi ultimi, poveretti, spesso sono persone degnissime, e io ne so qualcosa, ma, chissà perché, si sentono attratti da questo dilettante che di economia non capisce una beneamata fava (…). Perché gli anatroccoli (i seguaci di Barnard nda) scemi non sono: hanno solo quel problema dell’imprinting, sapete…. la prima cosa che vedono uscendo dall’uovo, per loro, è la loro mamma, anche se invece di essere una papera è un Donaldo furioso(…) cari anatroccoli, io non ce l’ho con voi, ci mancherebbe, e ha ragione Debbboraaaah nel dire che siamo dalla stessa parte. Lo saremmo, più esattamente, se non fosse per il fascismo del vostro leader. Quello che voglio dirvi è molto semplice: perché continuate a scrivere a me? Io ho altro e di meglio da fare che seguire il delirio del Donaldo furioso. Se volete, scrivete a lui, che non vi risponderà, e spiegategli che l’ha fatta fuori dal vasino, ma che se fa un piccolo sforzo può rimediare. Solo che lui non vi starà a sentire. E allora, forse, conviene che lo lasciate solo nel suo delirio.”
Se Barnard per Bagnai era Donald Duck (a me invece ricordava molto l’amato Bob Rock di alanfordiana memoria), l’altro mi sembrava molto Gladstone Gander o Gastone se preferite. A chi andavano le vostre simpatie? Personalmente ho sempre amato quel povero sfigado di Paperino e provato antipatia per l’arroganza e la fortuna del presuntuoso Gastone.

Ma oggi, che non sono più giovane, devo ricredermi e riconoscere che Bagnai con grande lungimiranza aveva ragione. Gladstone ha tolto lo scettro della battaglia antieuro a Donald Duck, che urla di essere stato rapinato. Glad lo ha fatto in modo crudele, ma per il bene di tutti noi.

Continuo a ritenere Gladstone terribilmente antipatico, uno che infarcisce il suo blog di citazioni latine, tedesche, francesi, inglesi e quelli che non riescono a seguirlo sono dei “diversamente” ignoranti, uno che adora farsi delle attribuzioni autoreferenziali falsamente umili, uno che suona il clavicembalo, ama la musica barocca ma che è costretto a parlare con sapienza di economia pur controvoglia.
Ma alla fin dei conti a combattere il “Vero Potere” non possiamo mandare qualcuno che, per dirla con le parole di Massimo Mazzucco, è “una persona isterica…
Paolo Barnard è una persona malata di egocentrismo. Lui attacca tutto e tutti, perchè spera che in qualche modo si finisca per parlare di lui… Barnard è un uomo terrorizzato dall’idea di finire nel dimenticatoio (o di esserci già finito).

Ne sanno qualcosa alcuni autorevoli economisti italiani come Emiliano Brancaccio e Riccardo Bellofiore che dopo aver generosamente offerto la propria disponibilità e collaborazione a Barnard, si sono poi visti offendere, criticare ed insultare.

Nemmeno Mosler, che era il fondatore, vate e guru della MMT propagandata da Barnard si è alla fine salvato dalle ire del nostro:
“E’ la ventesima volta che becco il mio Maestro di economia/finanza, Warren Mosler della Mosler Economics MMT, a scazzare clamorosamente su alcune cose. Per esempio non sa un cazzo del sistema bancario europeo, e siccome è Amerikano presume che anche le banche delle isole Palu-Palu funzionino come New York, e così quelle di Bruxelles, Roma, San Benedetto del Tronto, Lione. Ma non è così, e gliel’ho detto 10.000 volte (inutilmente) a sto milionario che gioca a tennis 6 ore al giorno, le altre 6 le passa a investire, e le altre 6 a ridere (mai capito di che cazzo rida, mah!)…”
per poi concludere: “NON ESISTONO I GURU AL 100%, E CHE DOVETE PENSARE SEMPRE CON LA VOSTRA TESTA (DI RICOTTA, VISTI I RISULTATI CHE HO). E QUESTO VALE ANCHE PER CIO’ CHE BARNARD VI DICE.”

Ed io concordo in pieno. La lungimirante intelligenza di Gladstone Gender è consistita proprio in questo: sbaragliare e surclassare crudelmente ed impietosamente il povero Donald, con la finalità però ultima e nobile di sostituire nella vitale lotta per la nostra sovranità (non solo monetaria), una persona squilibrata e priva di credibiltà, con se stesso: un prof saccente, ma autorevole, intelligente, furbo, ironico, cinico, lingua tagliente, colto e preparatissimo. Insomma il profilo di un uomo politico e di governo e se Alberto Bagnai saprà diventarlo, darà a noi e all’Italia ancora una chance per potercela fare.

Azul

Fonte: www.comedonchisciotte.org

28.12.2015

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