Normalmente utilizzata in cucina, la cannella è una spezia che ha diverse proprietà benefiche sull’organismo e che è usata da tempi immemorabili sia nella medicina tradizionale cinese che in quella indiana. Di recente un team di studiosi iraniani ne ha messo in evidenza anche le potenziali virtù in ambito cognitivo, in particolare la possibilità di ridurre o prevenire in modo significativo la perdita di memoria e migliorare l’apprendimento.
I ricercatori sono arrivati a queste conclusioni attraverso una revisione sistematica di 40 studi individuati e scelti tra gli oltre duemilaseicento raccolti da diversi database (PubMed, Scopus, Google Scholar e Web of Science).
Dagli esperimenti in vivo è emerso che la cannella e i suoi componenti (acido cinnamico, eugenolo e cinnamaldeide) esplicano un effetto positivo sulla funzione cognitiva, mentre gli studi in vitro hanno mostrato che l’aggiunta di cinnamaldeide aumenta la vitalità cellulare riducendo al contempo l’aggregazione della proteina Tau (il cui malfunzionamento è correlato all’Alzheimer) e l’amiloide beta. In più, da uno studio incentrato sulla supplementazione di cannella tra i giovani, si è visto che, oltre a migliorare la funzione cognitiva e la memoria, questa spezia è utile anche per ridurre i sintomi dell’ansia.
In conclusione, i ricercatori giudicano molto incoraggianti i risultati della revisione e scrivono che la cannella potrebbe servire per prevenire e ridurre il deterioramento delle funzioni cognitive e che potrebbe essere utilizzata come coadiuvante nel trattamento delle patologie correlate. Già uno studio del 2018 aveva evidenziato il fatto che questa spezia potesse rappresentare un approccio interessante per il trattamento e la prevenzione dell’insorgenza e/o della progressione della malattia di Alzheimer, rimangono adesso da approfondire, con ulteriori studi, i dosaggi ideali terapeutici delle diverse specie di cannella in modo anche da aumentarne credibilità e profili di sicurezza.
NB
Quando si acquista la cannella fare attenzione a leggere bene l’etichetta. La varietà CASSIA, più economica, è più ricca in cumarina, un composto organico che, ad alti dosaggi, può essere nocivo per il fegato. Molto meglio comprare la varietà CEYLON, detta anche “la vera cannella”, più pregiata e costosa, ma con livelli inferiori di cumarina.
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VB