In occidente siamo abituati a utilizzarla per profumare biscotti, frutta cotta e dolci, ma nella tradizione orientale la cannella è da secoli utilizzata per curare tutta una serie di disturbi per via del suo potere antisettico efficace sia in caso di raffreddori e influenze che contro le infezioni e putrefazioni intestinali. Inoltre è molto d’aiuto contro le infezioni provocate da batteri o funghi che colpiscono i denti.
In realtà questa spezia ha anche proprietà tonificanti per tutto l’organismo e, di recente, la medicina occidentale le ha riconosciuto da un lato la capacità di diminuire il rischio di malattie cardiovascolari (abbassando colesterolo cattivo, trigliceridi e pressione sanguigna) e dall’altro un ruolo nella prevenzione del diabete (poiché riduce l’insulino-resistenza e, di conseguenza, mantiene bassi i livelli di glucosio nel sangue).
Ma non è finita qui. Grazie all’elevata presenza di polifenoli la cannella ha anche proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, queste ultime cruciali nella lotta ai radicali liberi provocati dall’ossidazione di un corpo che invecchia ed è esposto a fattori esterni di stress.
Di certo un regolare utilizzo nell’alimentazione migliora le difese immunitarie e la funzionalità dell’organismo, ma è necessario non esagerare nella quantità perché, ad alte dosi, questa spezia può provocare convulsioni. Come sempre ci vuole buonsenso e considerare che è la quantità giusta a fare la differenza.
Cautela è d’obbligo in gravidanza perché un uso continuativo e costante potrebbe stimolare le contrazioni uterine ed avere effetti dannosi sul feto.
Consiglio importante:
quando la acquisti fai attenzione a leggere bene l’etichetta. La varietà CASSIA, più economica, è più ricca in cumarina, un composto organico che in alti dosaggi può essere nocivo (soprattutto in caso di terapia con anticoagulanti). Molto meglio comprare la varietà CEYLON, detta anche “la vera cannella”, più pregiata e costosa, ma con livelli inferiori di cumarina.
__
VB