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La Redazione

 

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Attenti alla muffa (e agli antimuffa)

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Il 25 Gennaio 2022
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muffa e problemi di salute

A volte asma, tosse, dermatiti e riniti ricorrenti possono dipendere dalla muffa che cresce insidiosa dietro i mobili o agli angoli dei muri di alcune case.
Le spore microscopiche delle muffe, infatti, una volta inalate, provocano in persone con basse difese immunitarie vari sintomi che vanno dalle irritazioni cutanee a quelle di naso, gola e occhi, dalla cefalea all’affaticamento, fino ad arrivare, in soggetti particolarmente allergici, a polmoniti da sensibilizzazione.

Le muffe traggono nutrimento dall’umidità, dallo sporco e da una grande varietà di materiali: legno, cellulosa, fibre vegetali, colle e vernici contenenti sostanze proteiche.
Il controllo della temperatura e dell’umidità ambientale è quindi molto importante. Le specie fungine più diffuse negli edifici (quelle appartenenti ai generi Aspergillus Penicillium) possono riprodursi agevolmente in un intervallo che va dai 20 ai 30 gradi e la presenza di condensa o eccesiva umidità condiziona fortemente la crescita delle colonie.

Che fare allora?

Prima di tutto è necessario regolare il microclima ambientale domestico e arieggiare i locali minimo due tre volte al giorno. Le finestre di cucina e bagno, le stanze dove si forma maggiormente il vapore acqueo, vanno aperte spesso.
Bisogna poi controllare – ed eliminare – l’eventuale presenza di infiltrazioni d’acqua attraverso la struttura dell’edificio. Anche l’impianto di condizionamento va pulito e disinfettato periodicamente per evitare la formazione di condensa.

La muffa esistente va tolta. In alternativa alla candeggina (che è efficace, ma anche inquinante), puoi ricorrere a un prodotto tutto naturale che puoi preparare facilmente in casa.
Ecco come si procede secondo la ricetta di Lucia Cuffaro, Presidente nazionale del Movimento per la Decrescita Felice e organizzatrice di corsi di autoproduzione e autosufficienza:

Munisciti di flacone con pistola a spruzzo e miscela all’interno 50 ml di acqua distillata, 200 ml di aceto di vino bianco e 30 gocce di olio essenziale di tea tree, un potente fungicida naturale.
Agita bene e spruzza la soluzione direttamente sulle zone colpite da macchie di muffa, lasciando agire per circa un minuto. Trascorso il tempo, rimuovi con un panno in microfibra. Non serve risciacquare.
Già dal primo trattamento potrai apprezzare efficaci risultati, ma l’operazione va ripetuta una volta a settimana finché il problema non sia completamente risolto.

È una preparazione che si conserva per 30-45 giorni. Attenzione, invece, ai prodotti chimici presentati come ‘la soluzione del problema’. In Germania è stato constatato che molti di questi, in realtà, sono ancora più dannosi delle stesse spore della muffa per via del rilascio nell’aria di sostanze per niente salutari.

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VB

 

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Giornalista professionista specializzata in tematiche di salute e ambiente. Naturopata membro FNNP (Federazione Nazionale Naturopati Professionisti). “Percepisco il mio lavoro come una sottile indagine fatta di domande, di chiedersi il perché. Comprendere la causa è sempre il primo passo da fare.”
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