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“RIVOLUZIONE” – Il film documentario

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ARRIVA L'ESERCITO

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A cura di Bosque Primario
Il 25 Agosto 2014
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DI DENIS KRASSNIN
Gli esperti dei think-tank stanno chiedendo all’Unione europea che si prepari a combattere scioperi e proteste sociali con la forza militare. A causa dell’ aggravarsi delle disuguaglianze sociali provocate da una economia globalizzata e dai crescenti conflitti militari all’interno delle frontiere della UE, questo tipo di manifestazioni inevitabilmente dovranno aumentare.
C’è stato uno studio dell’Istituto per la Sicurezza dell’Unione Europea, in cui gli autori, senza mezzi termini, affermano che di fronte a questi sviluppi, l’esercito dovrà essere utilizzato sempre più per compiti di polizia in modo da poter proteggere i ricchi dalla collera dei poveri.

Lo studio – pubblicato un anno dopo il quasi-collasso del sistema finanziario globale nel 2008 – “Prospettive per la Difesa Europea 2020” rende chiaro già con il suo titolo che gli accademici e i politici sono molto consapevoli delle implicazioni rivoluzionarie che possono provocare queste crisi. Per questo motivo stanno lavorando sui diversi scenari sociali che potranno essere utilizzati per opporsi alle prossime prevedibili reazioni della vasta maggioranza della popolazione e per riuscire a sedare i loro attacchi.

“Nel quadro coordinato delle politiche di sicurezza, si stanno fondendo le responsabilità delle forze di polizia con quelle delle forze armate, e si stanno creando delle capacità comuni per affrontare le proteste sociali ” La stazione radio Deutschlandfunk ha parlato di questo studio lo scorso mese. Ufficialmente questo progetto dovrebbe riguardare solo interventi in paesi al di fuori della UE.

“Ma ai sensi dell’articolo 222 del Trattato di Lisbona, esiste una base giuridica, creata appositamente per il dispiegamento di unità militari e paramilitari all’interno di Stati membri della UE , in crisi.”

Il trattato è stato scritto da un gruppo di docenti universitari ed esperti nel settore della sicurezza europea, per la difesa e per la politica estera. Nella prefazione – scritta dal Rappresentante UE della politica estera, Catherine Ashton – sono definiti quali saranno i parametri a lungo termine che seguirà la Politica di Sicurezza della Unione Europea. L’ introduzione e il fatto che l’Istituto sia una Istituzione dell’Unione Europea, conferiscono a questo studio un timbro ufficiale di approvazione.

Il contributo più ampio di questo testo, dal titolo “L’Unione Europea e l’ambiente di sicurezza globalizzato,” riassume l’indirizzo del progetto della UE : il Professor Tomas Ries, Direttore dell’Istituto Svedese per gli Affari Internazionali, indica che la UE dovrebbe sempre combattere i problemi sociali con mezzi militari.

Durante la Guerra Fredda, Ries svolgeva mansioni di esperto di organizzazione per le forze armate del nord Europa. Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, ha rivolto le sue attenzioni allo studio della politica di sicurezza globale.

Ries vede che, per la “sicurezza”, la principale minaccia si annida nella violenza di un prevedibile “conflitto provocato dalle disuguaglianze tra le classi socio-economiche che esistono nella società globale” – conflitti che erano rimasti in ” asimmetriche tensioni verticali nel villaggio globale.”

In parole povere, il principale “problema per la sicurezza” nel economia mondiale globalizzata è la lotta di classe.

Per illustrare queste “tensioni verticali asimmetriche,” Ries ha rappresentato le disuguaglianze sociali in un grafico. Nella parte superiore ci sono le multinazionali, il “Fortune Global 1000”, o le 1.000 aziende che incassano la maggior parte del fatturato del mondo. Ha calcolato che tutte insieme, queste multinazionali rappresentino in percentuale il 0,001% della popolazione, cioè quasi 7 milioni di persone ed ha evidenziato che tra loro e la grande massa delle centinaia di milioni di persone della popolazione mondiale che muore di fame esiste una enorme distanza. Queste persone sono state messe proprio alla base del suo diagramma.

Visivamente appare evidente che – saranno inevitabili conflitti sociali, economici e politici che scaturiranno da questa disuguaglianza – Ries, quindi, ha raccomandato di mettere la UE in “simbiosi” con le multinazionali. Il potere di queste aziende “nei settori della tecnologia e dell’economia è in costante crescita, ma contemporaneamente stanno acquisendo una forte influenza anche in altre aree. Ma queste multinazionali hanno bisogno dello stato e lo stato ha bisogno di loro “.

Con la crisi finanziaria, lo Stato aveva già fatto la sua parte per entrare in “simbiosi” ed aveva fatto pagare alla popolazione i debiti delle banche, infatti le condizioni di vita della classe operaia sono state attaccate e compresse.

Come conseguenza di questi attacchi contro i fondamentali diritti sociali della classe operaia, secondo Ries, si svilupperanno inevitabilmente dei conflitti sociali che colpiranno importanti aree delle infrastrutture.

Ries ha fatto anche qualche esempio sul tipo di lotte operaie che intendeva dire : uno sciopero dei netturbini a Napoli, in Italia, uno sciopero dei vigili del fuoco a Liverpool, in Inghilterra, e dei controllori del traffico aereo negli Stati Uniti.

In tutte queste situazioni, l’esercito è già stato utilizzato per mantenere in funzione le infrastrutture. Anche se questo non era in realtà un lavoro che doveva fare l’esercito, Ries ha avvertito che nei prossimi anni l’esercito dovrebbe essere utilizzato a livello nazionale con sempre maggiore frequenza. “Il lavoro di polizia” che dovranno svolgere i militari sarà necessario sempre più frequentemente a causa di queste tensioni – si legge nel testo.

Dal momento in cui queste righe sono state scritte, i soldati sono già stati schierati contro i lavoratori in sciopero in Spagna e in Grecia ed è stata dichiarata la legge marziale per costringerli a tornare di nuovo al lavoro. Per Ries, questo è inevitabile.

I ricchi dovevano essere protetti dai poveri – ha spiegato il professore-. Dal momento che “la percentuale della popolazione povera e frustrata dovrà continuare ad essere molto elevata, le tensioni tra questo mondo e il mondo dei ricchi è destinata ad aumentare, con tutte le prevedibili relative conseguenze. Dal momento che difficilmente saremmo in grado di superare il gap che causa questo problema entro il 2020, cioè i difetti funzionali della società, dovremo proteggere maggiormente la nostra incolumità. “

Quando scrive “difetti funzionali”, Ries intende le conseguenze sociali del sistema di profitto globale, come anche le guerre che servono per garantire la funzionalità del sistema. Ma queste sono solo due delle componenti fondamentali del sistema capitalistico, che obbligano un numero sempre maggiore di persone alla povertà o a dover scappare dal proprio paese e diventare dei rifugiati. Il sistema di proteggere i ricchi dai poveri è descritto da Ries come una “strategia dei perdenti”, cioè una strategia contro i perdenti del sistema. Benché si possa ritenere ” moralmente estremamente discutibile,” non ci sarà nessuna altra via di uscita se “non saremo capaci di superare le origini di questo problema.”

Ries con le sue osservazioni riassume la visione sociale di tutta la classe dirigente, disposta a tutto pur di difendere i propri privilegi e le ricchezze contro l’opposizione del resto della popolazione.

Ries non propone solo un regime militare europeo per reprimere gli scioperi, ma anche un rafforzamento massiccio dei singoli Stati membri dell’UE. Entro il 2020, al più tardi, la UE dovrà espandere significativamente le proprie capacità militari, per arrivare a disporre di tutto lo spettro delle capacità necessarie per affrontare combattimenti-ad-alta-intensità.

Secondo Ries, la pace tra le grandi potenze “dipende interamente e completamente dal funzionamento dell’economia mondiale. …. Se il sistema dovesse rompersi, anche il tranquillo ordine politico andrebbe distrutto.” Questo è lo scenario descritto a cui dovrà prepararsi la UE.

Ries ha descritto la Russia come particolarmente pericolosa per la UE e per contrastarla sarà necessario dare “Poteri più forti ai politici”. Da quando fu elaborato questo testo, la UE ha già stabilito come funzionano i “Poteri forti ai politici”. Dopo aver orchestrato un colpo di stato fascista in Ucraina per respingere l’influenza russa, si è avviata per un percorso di confronto con il Cremlino. Poi Ries comincia a spiegare come questo percorso avrà degli ulteriori sviluppi : con la guerra all’estero e in patria.

Fonte: www.wsws.org

Link: http://www.wsws.org/en/articles/2014/07/10/euro-j10.html

10.07.2014

Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l’autore della traduzione Bosque Primario.

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