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La Redazione

 

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ANGELA MERKEL, IL POLIZIOTTO BUONO

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A cura di Davide
Il 30 Gennaio 2015
86 Views

DI FINIAN CUNNINGHAM

strategic-culture.org

La cancelliera tedesca Merkel nei panni del Poliziotto Buono in un’Offensiva alla Russia sotto Falsa Bandiera

Al Forum Mondiale sull’Economia tenutosi la scorsa settimana, il Cancelliere Tedesco Angela Merkel si è lasciata scappare un segreto con la sua astuta e scaltra offerta alla Russia. Il leader tedesco ha dichiarato ai delegati a Davos che la Russia potrebbe venire sollevata dalle sanzioni dell’Unione Europea che ricadono su di essa, se si raggiungesse un “accordo di pace” con l’Ucraina. Ed ha proposto un “patto di libero commercio da Lisbona a Vladivostok”.

Abbastanza buffo, visto che l’accordo arriva dall’insolvente UE, ma ciò nonostante presupponiamo che la Signora Merkel stia offrendo qualcosa di molto succoso. Perché lo starebbe facendo? E proprio ora che i civili vengono massacrati in est Ucraina? In altre parole la Merkel sta dicendo che se Mosca capitolasse agli obbiettivi dell’occidente, cedendo così l’Ucraina al suo completo controllo politico, economico e militare, allora la Russia verrebbe “ripagata” con una tregua dalle sanzioni dell’occidente, e potrebbe guardare ad un allettante “happy ending” con il libero commercio all’interno della UE.

Che gesto generoso da parte della Signora Merkel! La popolazione parlante russo, delle regioni del Donbass, nell’est dell’Ucraina, saranno abbandonate al loro destino ed all’accettazione della legittimità del regime dell’ovest installato da Kiev. Il New York Times ha maggiormente chiarito le motivazioni, in un articolo del weekend intitolato: “Sta scoppiando una nuova guerra in Ucraina; Ribelli alla riscossa”.

Il Times racconta con delle innocenti insinuazioni le responsabilità della Russia nelle violenze, citando le sue abituali risorse NATO e regime Kiev. Ma osservate questa piccola perla, omaggio nel NYT: “la lotta prolungata ha…..messo a tacere il fatto che il Presidente russo, Vladimir V. Putin, resterebbe spiazzato sotto i colpi delle sanzioni dell’occidente, ed a causa di un crollo nel prezzo del petrolio potrebbe abbandonare i separatisti allo scopo di favorire migliori relazioni con l’ovest.

Dunque, l’analisi della Merkel e del New York Times rivela che Putin non è stato spiazzato dalle sanzioni e dal crollo del prezzo del petrolio così da abbandonare i separatisti allo scopo di favorire migliori relazioni con l’occidente. In questo contesto, Angela Merkel pende senza vergogna verso un “clamoroso commercio libero” alla faccia della Russia.

Comportati bene, dice: sii un buon ragazzo, cedi i tuoi obbiettivi geopolitici e noi annulleremo la guerra economica nella forma di sanzioni e discesa del prezzo del greggio, l’ultima cortesia dei burattini occidentali in Arabia Saudita, mentre pompano petrolio in un mercato mondiale iperfornito. La Merkel, conosciuta per la sua ardente collaborazione “transatlantica” con l’America, sta così dimostrando di assecondare coscienziosamente gli ordini di Washington in merito alla crisi Ucraina ed al più grande obbiettivo di rendere la Russia subordinata all’egemonia dell’occidente, o come la chiama eufemisticamente il New York Times: “migliori relazioni con l’ovest”. L’altra mossa in questa offensiva sulla Russia è che il regime di Kiev sostenuto dall’occidente è diventato un modello di terrore sotto falsa bandiera, così da criminalizzare la Russia per il suo supporto morale e diplomatico alle popolazioni etno russe assediate nell’Ucraina dell’est.

Le opinioni correnti occidentali stanno senza alcuno scrupolo favorendo ed aiutando la campagna di propaganda. Durante l’ultimo massacro nella città porto di Mariupol, durante il weekend, in cui almeno 30 civili sono stati uccisi da un lancio di missili multiplo, i media in occidente hanno alimentato i reclami esposti da Kiev, sul fatto che i colpevoli siano stati separatisti filorussi. Nessuna prova concreta, solo le solite asserzioni e insinuazioni. France 24 ha esplicitamente attribuito il massacro ai ribelli, attraverso un audace e falso report in cui il leader della Repubblica Popolare di Donetsk, Alexander Zakharchenko, ha ammesso la responsabilità dei separatisti della milizia. Zakharchenko non ha ammesso una tale cosa. Infatti lui, ed altri leader ribelli, hanno incolpato le forze armate di Kiev per aver lanciato razzi multipli intenzionalmente, allo scopo di colpevolizzare i separatisti e, di conseguenza, la Russia.

I media hanno ingannevolmente riportato le atrocità nel contesto della milizia della DPR, annullando il cessate il fuoco il giorno prima, e solo dopo aver preso il controllo dell’aeroporto internazionale di Donetsk, agli inizi di questa settimana.

La ragione per cui i separatisti hanno annullato la tregua è che il regime di Kiev l’ha ripetutamente violata, attraverso continui ed indiscriminati bombardamenti di cittadine e distretti civili. Il segretario di Stato US John Kerry pondera esprimendo il suo punto di vista sulla propaganda, e dice: “Ci uniamo alle nostre controparti europee nel condannare i separatisti filorussi”, e aggiunge: “chiediamo alla Russia di smettere immediatamente di supportare i propri separatisti”. I leader-marionetta occidentali a Kiev, il primo ministro Arseniy Yatsenyuk ed il presidente Pedro Poroshenko, hanno chiamato il massacro del Mariupol “un crimine contro l’umanità”, accusando la Russia di “violare i principi fondamentali delle leggi internazionali e dell’umanità”. Come già detto, la milizia separatista ha negato ogni coinvolgimento, segnalando che loro non hanno armi da lunga distanza per poter colpire un simile obiettivo dalle loro posizioni. Mariupol è controllata dalle forze militari di Kiev.

I supervisori dell’Organizzazione della Sicurezza e della Cooperazione in Europa (OSCE), ha dichiarato che il cratere creato dallo scoppio mortale indica che i razzi Grad e Uragan, sono stati lanciati a 15-19 km a nordest della città, suggerendo quindi che fossero stati lanciati dal territorio controllato dai ribelli.

Ad ogni modo, quest’ultima atrocità somiglia ad un modello recente di attacchi simili a questo, effettuato su civili dalle forze armate di Kiev, e che porta il marchio delle false bandiere, finalizzato ad incastrare i ribelli e la Russia.

Tre giorni prima dell’attacco a Mariupol, 13 persone sono state uccise nella città-ribelle di Donetsk, quando una raffica di razzi Grad si è schiantata su di un tram ed su altri veicoli. Precedentemente, il 13 gennaio, 12 persone sono state letteralmente sbriciolate mentre il loro bus a Volnovakha veniva colpito da un razzo Grad. E ancora, il regime di Kiev è stato rapido nel biasimare “i terroristi russi”. Ma i crateri nell’ultimo attacco dimostrano chiaramente che il fuoco è arrivato da una posizione controllata dai military di Kiev, stando a quello che I supervisori dell’OSCE e I portavoce della milizia della DPR hanno dichiarato.

Nel corso di questi 8 mesi trascorsi, da quando il regime di Kiev sponsorizzato dall’ovest ha lanciato la sua offensiva militare sulle regioni separatiste dell’est di Donbass, il bombardamento indiscriminato di civili è divenuto una routine della così detta “operazione anti-terrore”. Donetsk è stata bombardata costantemente, con la maggior parte del fuoco proveniente dall’aeroporto, ed ecco perché la milizia separatista si è sforzata di accaparrarsi la postazione, proprio per metter fine alle raffiche.

Proprio durante questo weekend, 5 civili sono stati uccisi nella città ribelle di Gorlovka quando le aree dove si trovano gli appartamenti sono state colpite dal fuoco dell’artiglieria delle forze armate di Kiev. Quest’ultime, incluso il “battaglione volontario” dei neo Nazisti, hanno anche utilizzato bombe a grappolo, fosforo bianco incendiario, missili balistici non guidati e veivoli militari per colpire i centri civili. Dei 5.000 morti totali deceduti nel corso degli ultimi 8 mesi, la maggior parte delle ferite dei civili sono state provocate dal regime di Kiev supportato dall’ovest.

E per tutto il tempo, a dispetto di questo terrorismo sponsorizzato dallo Stato, regna il silenzio tra i media e i leader occidentali come John Kerry e Angela Merkel. Il regime di Kiev è anche implicato nel massacro di Odessa del 2 maggio, in cui più di 40 persone furono bruciati o giustiziati dentro agli uffici della Dogana, che fu deliberatamente arso dal Settore Destro dei Paramilitari.

Precedentemente, il cecchino misterioso che uccise più di 80 protestanti e poliziotti in Piazza Madain e causò il golpe il 22 febbraio era stato accusato, in una campagna suprema organizzata dai media occidentali durante il Governo filorusso di Viktor Yanukoych, mentre le prove conducevano al Settore Destro appoggiato dalla CIA, in una classica manovra di gioco psicologico della falsa bandiera. Per di più, gli attendibili registri dell’aviazione russa mostrano che l’airforce del regime di Kiev abbattè un aereo di linea malese che sorvolava la regione di Donetsk il 17 luglio, incidente in cui morirono tutti e 298 i passeggeri a bordo, sebbene i Governi occidentali, i media e il regime di Kiev si impegnarono nel solito gioco delle colpe contro la Russia, con le relative sanzioni economiche da avviare. Lo schema della criminalità, del terrorismo e della menzogna patologica messo in atto dal regime di Kiev, quasi conferma che l’ultimo massacro di Mariupol non è che un’altra falsa bandiera.

Il regime ed i suoi sponsor occidentali hanno un motivo per fare questo, così come sono in possesso anche delle vili capacità per attuarlo. Con i media ed i governi occidentali al lavoro in simultanea, in una propaganda di guerriglia contro la Russia, la realtà è stata completamente travisata e Mosca è stata accusata di ogni atrocità, il che giustifica le sanzioni dell’economia occidentale e la ulteriore militarizzazione NATO sui confini Russi. La Russia è stata posta sotto un’intensa e aggressiva pressione, e il tutto basato completamente sulla propaganda.

Ecco che fa il suo ingresso il “poliziotto buono” Signora Merkel, nella mischia di questa banda capeggiata dagli US, colpendo la Russia con il metaforico pacchetto di sigarette ed un sorriso piacione. Spostando una sedia, sussurra dolcemente al soggetto russo….. “rinunciate soltanto all’Ucraina, abbandonate quei fastidiosi moscoviti a Donbass, lasciate che il nostro capitalismo violenti la popolazione, permettete alla nostra NATO di prendere il controllo e la posizione delle forze militari nucleari sul vostro confine….e vi potrete godere una vita tranquilla con tutto quel ben di Dio di mercato libero della UE…..”perchè noi sapere come fare voi parlare, ja!”

Finian Cunningham

Fonte: www.strategic-culture.org

Link: http://www.strategic-culture.org/news/2015/01/26/merkel-as-soft-cop-in-false-flag-offensive-on-russia.html

26.01.2015

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di FRANCESCA SAVINA

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