La sezione italiana di Amnesty International ha pubblicato una nota in cui esprime la propria posizione in merito alle misure adottate nel nostro Paese, con particolare attenzione alla durata dello stato di emergenza e alla discriminazione dei cittadini che hanno scelto di non vaccinarsi.
Sulla prima questione l’organizzazione
«sollecita il governo a riconsiderare attentamente se prorogare la misura oltre tale data (31 marzo 2022, ndr), in quanto tutte le misure di carattere emergenziale devono rispondere ai principi di necessità, temporaneità e proporzionalità.»
Per quanto riguarda il tema dei vaccini, pur sostenendo la necessità di tale strumento nella lotta alla Covid-19 e di una “distribuzione equa e globale” degli stessi, Amnesty
«non sostiene i mandati di vaccinazione obbligatoria generalizzati ed esorta gli stati a considerare qualsiasi requisito di vaccinazione obbligatoria solo come ultima risorsa e se questi sono strettamente in linea con gli standard internazionali sui diritti umani.»
Sullo strumento del Green Pass, infine, l’organizzazione ribadisce la necessità di
«garantire che l’intera popolazione possa godere dei suoi diritti fondamentali, come il diritto all’istruzione, al lavoro e alle cure, con particolare attenzione ai pazienti non-Covid che hanno bisogno di interventi urgenti e non devono essere penalizzati.»
Filippo Della Santa, 16.01.2022