FONTE: www.eleconomista.es
Il Municipio della località valenciana
di Alzira ha previsto di introdurre una sorta di moneta propria, con
cui pagherà gli aiuti e le sovvenzioni ai propri cittadini, che
potrà essere utilizzata solo nelle imprese e nei negozi della località.
Si tratta di una misura per “fomentare”
il commercio locale e per fare in modo che “i soldi di Alzira
rimangano ad Alzira“.
In questo senso, il consigliere per
la Promozione Economica di Alzira, José Luis Palacios, ha ricordato
che la località ha già avuto una propria moneta nel 1937 ma che ora
non sono nelle condizioni per poter creare “questa moneta con
lo stesso concetto che abbiamo della carta o del metallo“,
come segnalato a Europa Press Televisión, a cui ha riferito
l’utilizzo di questo sistema di pagamenti per “aiutare il
commercio e l’economia“.
Il consiglio di Alzira non ha definito
ancora il sistema con cui si realizzeranno questi pagamenti, se con
una quietanza o con una specie di carta di credito, anche se ha previsto
di introdurli nel prossimo esercizio economico a partire dal 1° gennaio.
I cittadini utilizzeranno queste lettere o biglietti nei negozi del
posto e queste aziende dovranno poi cambiare questi “vaglia” in
euro all’interno del municipio.
Palacios ha dichiarato di voler introdurre
questi biglietti o quietanze “affinché
tutte le sovvenzioni per l’impiego, l’abitazione o l’educazione”
che un’impresa o un cittadino riceverà del municipio vengano “utilizzate
obbligatoriamente” nei negozi di Alzira. “In definitiva,
è per fare in modo che il denaro generato ad Alzira non venga utilizzato
fuori, ma che rimanga sul posto“, ha aggiunto.
“Bisogna aiutare il commercio
e l’economia locale“, ha indicato Palacios, che ha suggerito
che “ogni municipio ha la responsabilità
di aiutare gli scambi nelle proprie località
e non quelli di altri territori“.
A partire da gennaio
Il Municipio ha previsto di avviare
questo sistema con gli aiuti che concede per gli stimoli all’impiego,
circa 500.000 euro. Non è riuscito a quantificare l’apporto dell’iniziativa
all’economia locale perché “è molto difficile riuscire a
sapere cosa consumavano i cittadini con gli 800.000 o il milione di
euro che venivano concessi sotto forma di aiuti municipali.”
Il consigliere comunale ha ricordato
che Alzira ha già avuto “una moneta propria”
durante la Guerra Civile, anche se quella che ora verrà “instaurata”
non segue “il concetto che abbiamo di carta e metallo“.
“Ma è in qualche modo una moneta locale, considerando il fatto
che oggi il mezzo di pagamento più
usato dalle imprese e dall’amministrazione non
è il denaro contante“, ha aggiunto.
A riguardo, il cronista ufficiale della
località e archivista municipale ha indicato che Alzira ha già
coniato una propria moneta nel 1937, come altri municipi, anche se durò
solamente per otto o nove mesi. “Si cercava di sostenere un
po’ il commercio locale e che questa potesse far compiere le transazioni
in modo normale”, ha indicato.
L’archivista Aureliano Lairón ha spiegato
che il Municipio realizzò nel 1937 un’emissione del valore di 50.000
pesetas, in biglietti da 25, 50 centesimi e da una peseta.
Questa moneta propria, che il commerciante cambiava al termine della
giornata con il denaro dello Stato, “contribuì
ad attivare in buona misura il commercio locale“.
“Spenderlo dove si vuole”
La maggioranza dei commercianti e dei
cittadini di Alzira vede di buon occhio questa iniziativa poiché, come
dicono, aiuterà a favorire e a rivitalizzare il commercio del
paese. Nonostante qualcuno, come Pepa, pensi che ognuno deve spendere
il denaro “dove vuole e in quello che vuole“.
In questo senso, ha commentato che
se il Municipio concede del denaro, il cittadino deve usarlo “in
quello che ritiene conveniente” e non deve dire dove andrà
speso. “Sicuramente va speso nel paese, ma non mi piace che
mi venga detto dove lo devo spendere“, ha insistito.
Per Bibiana si tratta di una “buona
iniziativa” per accertarsi che il denaro rimanga nel municipio.
“Se i soldi sono delle persone del municipio, mi sembra giusto
che tornino ai negozi del posto“, ha detto.
Allo stesso modo Julia ha affermato
che se il denaro offerto dal Municipio “è quello versato da
tutti i contribuenti” è “giusto” che “lo
spendano ad Alzira“. Ramón, da parte sua, crede che sia un’idea
“stupenda” che servirà per “rivitalizzare”
il commercio, in particolar modo per i lavoratori autonomi come lui.
Fonte: Alzira (Valencia) acuña su propia moneda para revitalizar sus empresas y comercios
08.11.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE