DI MICHELE IMPERIO
lanotteonline.com
Tutto il mondo sarà sicuramente rimasto atterrito e sconvolto dalla vista dell’aereo della TransAsia Airways (GE 235, nota CdC) che con a bordo 58 persone il 4 febbraio u.s. sfiorava il ponte di una tangenziale della capitale di Taiwan, Taipei e quindi precipitava in un fiume provocando 39 morti sui 58 presenti a bordo, molti dei quali provenienti dalla Cina continentale.
Sicuramente penseremmo a uno sciagurato incidente di volo per avaria dei motori appena dopo il decollo se non fosse che nel luglio scorso, quindi appena sei mesi fa, un altro aereo della medesima compagnia (GE222, nota CdC) , si è schiantato durante una manovra di atterraggio, in un’isola vicino Taiwan causando 48 morti e 10 feriti.
Qui il pilota aveva tentato una prima manovra di atterraggio senza riuscirvi poi aveva tentato una seconda manovra di atterraggio anche questa volta infruttuosamente per poi andarsi a schiantare sulle case di una città vicina.
Del primo aereo (GE 235, nota CdC) sembra che sia caduto per un improvviso spegnimento dei due motori, invece del secondo aereo (GE222, nota CdC) tutti – credo – anche gli anticomplottisti, comprenderanno che evidentemente i comandi dell’aereo sono improvvisamente impazziti tanto da non consentire al pilota superesperto non una ma due manovre di atterraggio..
Strano destino quello degli aerei delle Compagnie Malesia Airlines e TransAsia Airways vittima la prima della scomparsa di un aereo e dell’abbattimento di altri due aerei nel giro di soli dieci mesi da marzo 2014 a dicembre 2014 e la seconda compagnia vittima di due incidenti aerei nel giro di soli sei mesi da luglio 2014 a gennaio 2015.
Siccome chi più chi meno ciascuno di questi eventi colpivano passeggeri della Repubblica Popolare Cinese, specialmente l’attacco contro il primo aereo quello della Malesia Air Lines scomparso nel nulla la notte dell’8 marzo 2014 perché avrebbe dovuto prestare il fianco a un attentato nell’aeroporto di Pechino con conseguenze inimmaginabili per la stabilità del pianeta, il nostro dubbio è che Malesia e Taiwan stavano svolgendo o comunque stavano partecipando a indagini finalizzate a capire chi fossero i responsabili di quella misteriosa scomparsa la notte dell’8 marzo 2014 e che qualcuno voglia bloccare queste indagini con atti terroristici quali abbattimenti mirati di aerei civili (Malesia) o attacchi cibernetici contro aerei di linea (Repubblica di Taiwan). Pensiamo anche di essere in grado di offrire in questo senso alcuni riscontri.
Ovviamente noi non conosciamo l’esito delle varie indagini che si stanno svolgendo però per il volo Amsterdam Kuala Lumpur della Malesia Air Lines abbattuto il 17 luglio 2014 il blog Russia Today ha condotto una video-inchiesta, molto dettagliata, traendo spunti anche dall’indagine ufficiale in corso che sta svolgendo il Dutch Safety Board, l’ente olandese per la sicurezza del volo, che ha già emesso un rapporto preliminare il 9 settembre 2014, mentre il rapporto finale è atteso per la metà del 2015.
Questa la cronistoria dei fatti. Il 17 luglio 2014 il Boeing-777, Amsterdam-Kuala Lumpur, è abbattuto nella provincia di Donestk, il che ha provocato la morte dei 298 passeggeri tra i quali molti cittadini olandesi in partenza per le vacanze estive e alcuni scienziati sempre olandesi, fra i massimi studiosi di malattie epidemiche del pianeta in particolare HIV e ebola, in procinto di partecipare a un congresso sul tema che si sarebbe dovuto tenere a Melbourne (Australia) dal 20 luglio 2014 in poi.
Il governo ucraino attribuisce immediatamente la responsabilità ai separatisti russi che lo avrebbero abbattuto involontariamente con un missile terra-aria sparato da terra.
Il 18 luglio il presidente americano Barack Obama dichiara: “evidente la responsabilità dell’abbattimento da parte dei filo-russi con un missile terra-aria”.
Il 21 luglio a Mosca il ministro della Difesa e il Comandante dell’Aeronautica presentano fotografie satellitari e tracciati di volo che mostrano invece la presenza di un aereo militare ucraino in vicinanza del MH-17 al momento della sciagura.
Lo stesso giorno il presidente ucraino Petro Poroshenko dichiara di avere “strong evidence” del luogo di lancio del missile dei ribelli da parte dei ribelli e sostiene che l’Ucraina è pronta a consegnare le prove alla commissione internazionale. Ma le fotografie consegnate sono riconosciute come manipolate perfino dagli investigatori tedeschi, sicuramente non ostili al presidente dell’Ucraina.
Il 9 settembre 2014 la Commissione d’inchiesta internazionale che indaga sul delitto anticipa che l’abbattimento del Boeing è avvenuto perché colpito da un gran numero di oggetti ad alta potenza.
Il 27 ottobre 2014 l’investigatore capo tedesco sull’abbattimento rivela al settimanale tedesco Der Spiegel che dopo tre mesi gli Stati Uniti non hanno ancora fornito i dati dei propri satelliti. Né alcunché dal loro potentissimo sistema d’ascolto globale
La video-inchiesta di Russia Today mostra le pagine web del registro aereonautico tedesco sul SU-25 modificate dopo il 17 luglio. Tra le fotografie dei rottami si vede una parte di carlinga trapassata a raffica dagli “oggetti ad alta energia” del rapporto d’inchiesta. La parte corrisponde al cockpit, cioè la cabina di pilotaggio. I missili antiaerei non esplodono sul bersaglio ma in sua prossimità, lanciandovi contro (a maggiore garanzia di centramento e danno) una grande quantità di proiettili. Mentre la cabina è crivellata, le fotografie dei rottami mostrano parti intere tra questa e le ali che non presentano un solo foro. Impossibile che le schegge abbiano saltato quella parte. Il missile aria-aria M60 (o M-73) montato sui Su-25 è invece a guida infrarossa sul calore dei motori, e in prossimità dell’aereo esplode verso quell’area. Dalle tante fotografie non si rilevano rottami integri del posteriore dell’aereo. Un’ipotesi possibile quindi sembrerebbe quella di un mitragliamento sulla cabina di pilotaggio, e poi di un missile che ha fatto esplodere l’aereo dalle ali (serbatoi) alla coda.
Ma c’è di più! ” In parallelo, sul terreno vicino alla zona controllata dalle milizie del Donetsk, le truppe ucraine avevano piazzato quel giorno batterie antiaeree di tipo BUK (cioè il missile che ha colpito l’aereo). Inoltre i russi sostengono che l’intera area critica era monitorata dai satelliti spia americani e chiedono perché l’America non renda pubbliche queste registrazioni.
Quindi in conclusione l’aereo non è stato abbattuto da un missile terra aria dei ribelli ma da un “caccia” ucraino SU 25. inspiegabilmente vicino all’area Boeing” nel momento critico. L’attacco missilistico contro il Boeing della Malesia Air Lines ha avuto quindi la natura di un vero e proprio attacco militare missilistico di un aereo dell’Aviazione ucraina contro un aereo civile della Malesia nel quadro – evidentemente – di un complotto che vedeva coinvolti Ucraina e Stati Uniti d’America.
All’attacco militare è eseguito poi l’attacco mediatico. Lo choc per la tragedia del volo MH17 della Malaysia Airlines è arrivato immediatamente nei palazzi dell’Unione europea ed i 28 rappresentanti delle nazioni che vi aderiscono si sono tutti affrettati in un momento di massima criticità dei rapporti Russia-Nato a imporre altre sanzioni oltre quelle già varate alla Russia e a congelare i beni anche degli oligarchi più vicini a Vladimir Putin.
Essi hanno allungato immediatamente la lista delle persone e delle entità già sanzionate con altri 15 nomi e altre 18 società che si sarebbero aggiunte ai 72 russi e filo-russi e alle 2 società già colpite per aver «compromesso l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina».
La maggior parte dei passeggeri morti nello schianto, erano di nazionalità olandese. L’Olanda ha quindi chiesto una indagine internazionale per la tragedia del volo MH17 per crimini di guerra.
Il problema ora è che da questa indagine sta emergendo una verità sconvolgente e cioè che il reale obiettivo dell’attacco al Boeing malese erano una decina di passeggeri che erano tra i maggiori esperti mondiali di malattie epidemiche ed erano in viaggio verso Kuala Lumpur capitale della Malesia il giovedì di quella settimana. La domenica successiva essi si sarebbero dovuti recare a Melbourne ove a partire dalla domenica (l’incidente è avvenuto giovedì) dovevano partecipare a un congresso sull’ HIV e sull’ ebola in Australia.
Ma che ci facevano a Kuala Lumpur quegli scienziati tre giorni prima del congresso? Il congresso si teneva a Melbourne a partire da domenica (non da giovedì). Peraltro esiste un volo diretto Amsterdam-Melbourne. L’areo abbattuto era partito tre giorni prima del congresso (giovedì) ed era partito per raggiungere Kuala Lumpur . Poi gli scienziati sarebbero andati a Melbourne. In sostanza i congressisti avrebbero soggiornato per due giorni a Kuala Lumpur da dove sarebbero ripartititi solo il sabato successivo per Melbourne. Per quale motivo? Che cosa andavano a fare a Kuala Lumpur quegli scienziati? Chi li pagava?
Taiwan ha svolto importati funzioni nell’ambito delle ricerche contro l’ebola. Ha donato equipaggiamento protettivo – 100.000 tute e 100.000 mascherine chirurgiche – per il personale degli Stati Uniti che lavorano sul campo in Africa occidentale. Lyushun Shen, rappresentante di Taiwan negli Stati Uniti, ha messo la donazione nel contesto del più ampio supporto di Taiwan per gli aiuti umanitari. “Taiwan è stata impegnata al ruolo di fornitore di aiuti umanitari internazionali, quindi è importante per noi sostenere gli sforzi internazionali in corso nella lotta contro Ebola,” ha detto Sh0en. Dunque quelli di Taiwan erano molto informati su questi argomenti e potevano fornire alle indagini contributi preziosi. Pare però che le ricerche sul vaccino dell’ebola erano finalizzate più a trovare un’altra arma letale che non un rimedio per la malattia.
Kuala Lumpur capitale della Malesia è anche la città dalla quale partì il Boeing scomparso nei cieli della Indonesia la notte dell’8 marzo 2014. Come abbiamo scritto in un precedente articolo su questo blog pare che se il Boeing della Malesia invece di scomparire fosse atterrato all’aeroporto di Pechino ci sarebbe stato un attentato di tipo batteriologico nel predetto aeroporto. Pare inoltre che sia l’ebola sia l’HIV non sono dei virus ma sono prodotti di laboratorio classificabili come armi batteriologiche di distruzione di massa, fabbricate per scopi ignobili, tra i quali quello di lucrare i finanziamenti miliardari per la ricerca disposti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalle organizzazioni che devolvono generosamente finanziamenti per questi studi e quello di provocare pandemie di massa in vista di una prossima grande guerra batteriologica. E tutto questo certamente non è stato organizzato dalla Siria.
Michele Imperio
Fonte: http://lanotteonline.com
Link: http://lanotteonline.com/2015/02/06/aerei-della-malesia-e-aerei-di-taiwan-coinvolti-nello-stesso-destino/
6.2.2015
Note: articoli consultati:
· Volo Malaysia Airlines 17 – Wikipedia
it.wikipedia.org/wiki/Volo_Malaysia_Airlines_17
· Aereo Malaysia Airlines caduto in Ucraina: volava da …
http://www.huffingtonpost.it/2014/…/malaysia-airlines-aereo-ucraina-caduto_n
· Volo TransAsia Airways 222 – Wikipedia
it.wikipedia.org/wiki/Volo_TransAsia_Airways_222
· Inchiesta sul volo della Malaysia Airlines abbattuto in Ucraina
http://www.lookoutnews.it/boeing-777-malaysia-airlines-ucraina/
Teenager sparks Ebola emergency in Taiwan with claim he …
http://www.scmp.com/…/teenager-sparks-ebola-emergen…
· Woman tests negative for Ebola – Taipei Times
http://www.taipeitimes.com/News/taiwan/…/2003601821
· Taiwan helps African allies with Ebola fight – The China Post
http://www.chinapost.com.tw/taiwan/…/Taiwan–helps.ht…