È da poco terminato un vertice dell’alleanza transatlantica, chiamato d’urgenza dopo gli eventi di stanotte, durante il quale i paesi hanno concordato di rafforzare ulteriormente le forze terrestri, marittime e aeree sul fianco orientale vicino all’Ucraina e alla Russia. Per domani è previsto un vertice dei leader della NATO su richiesta del Segretario Generale Jens Stoltenberg.
La riunione di emergenza della NATO è avvenuta dopo che i paesi più vicini al conflitto – Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia – avevano richiesto immediate consultazioni ai sensi dell’articolo 4 del trattato istitutivo della NATO, che possono essere avviate quando “l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una parti è minacciata”.
Al termine dei colloqui di emergenza Stoltenberg ha dichiarato:
“La Russia ha attaccato l’Ucraina. Questo è un brutale atto di guerra. I nostri pensieri sono con il coraggioso popolo ucraino. La pace nel nostro continente è stata infranta. Questa è un’invasione deliberata, a sangue freddo e pianificata da tempo. La Russia sta usando la forza per cercare di riscrivere la storia”.
Tra i primi provvedimenti che la NATO potrebbe prendere c’è l’utilizzo della NATO Response Force – la forza di risposta rapida, composta da unità di terra, marittime, aeree e speciali impiegabili in qualsiasi parte del mondo ed in una vasta gamma di operazioni. Il Comando strategico della NRF è gestito dal Supreme Headquarters Allied Powers Europe e può essere attivata solo in seguito alla decisione del Consiglio Nord Atlantico, organo politico dell’Alleanza.
Secondo abc.news, una battaglione di terra rapidamente dispiegabile della NRF – composto da circa 5.000 soldati – è già in stato di massima allerta, mentre aerei e navi da guerra sono stati inviati anche nella regione del Mar Nero.
Massimo A. Cascone, 24.02.2022