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I deputati hanno approvato la legge sul rimborso delle multe dovute ai decreti covid dichiarati incostituzionali. “Con questa legge, il governo ha adempiuto ad uno degli impegni chiave della coalizione”, ha annunciato il Ministero della Giustizia.
Il provvedimento preso dal parlamento arresta i procedimenti per reati ancora in corso, i procedimenti relativi alla prestazione di lavoro di utilità pubblica, i procedimenti relativi all’applicazione della carcerazione alternativa e i procedimenti per il recupero coercitivo delle sanzioni pecuniarie e delle spese dei procedimenti per reati del periodo dell’epidemia di covid-19, che sono stati introdotti per motivi legali all’epoca, ma che sono stati giudicati in violazione della costituzione, e restituiscono multe e costi relativi al procedimento.Le informazioni sui reati verranno cancellate dai registri.
I beneficiari di questa legge, prima trasgressori, non devono fare nulla, i calcoli informativi verranno loro inoltrati d’ufficio. “L’autorità competente per i reati redigerà quindi e invierà al beneficiario un calcolo informativo sul pagamento delle sanzioni e delle spese. Il beneficiario avrà la possibilità di opporsi al calcolo informativo, e ai beneficiari è inoltre garantita la possibilità di un ricorso amministrativo dinanzi all’Autorità Giudiziaria”. Ministero competente.”
I reati nel periodo dal 7 marzo 2020 al 30 maggio 2022 per cui erano state date le multe erano i seguenti:
- Dal punto 10 del primo comma dell’articolo 54 della legge sulle malattie infettive (ZNB), che recita: Una persona fisica è punita con un’ammenda da 10.000 a 100.000 tolar per un reato e con un’ammenda da 100.000 a 10.000.000 di tolar contro una persona giuridica per un reato, se commercia singoli tipi di beni e prodotti contrariamente all’articolo 39, primo comma, primo comma, della ZNB (limita o vieta il commercio di singoli tipi di beni e prodotti).
- Dal punto 14 dell’articolo 57, primo comma, della ZNB, che recita: Chiunque agisce contrariamente all’articolo 39, primo comma, della ZNB è punito con la multa da 10.000 a 100.000 tolar per un delitto (quando le misure previste dalla Se questa legge non è possibile impedire l’ingresso e la diffusione di determinate malattie infettive nella Repubblica di Slovenia, il ministro responsabile della sanità può anche ordinare le seguenti misure: determinare le condizioni per il viaggio in un paese in cui esiste la possibilità di infezione con una pericolosa malattia infettiva e per l’arrivo da questi paesi; 2. vieta o limita la circolazione della popolazione in zone infette o direttamente minacciate; 3. vieta gli assembramenti di persone nelle scuole, nei cinema, nei bar pubblici e in altri luoghi pubblici finché non cessa il pericolo di diffusione di una malattia infettiva; 4. limitare o vietare la circolazione di singole tipologie di beni e prodotti).
- Dal terzo comma dell’articolo 57 della ZNB, che recita: Se nel caso di un delitto di cui al punto 14 del primo comma di questo articolo, per il quale una persona che organizza un raduno di persone in violazione del regolamento, che determina il provvedimento di divieto o di limitazione dell’assembramento, è punito in luogo pubblico in base all’articolo 39, primo comma, comma 3, di tale legge, la natura del reato è di particolare gravità in quanto comporta pericolo per la salute delle persone un gran numero di persone in un momento in cui è vietato l’assembramento a causa del rischio di diffusione di una malattia infettiva, si prevede una multa da 1.200 a 12.000 euro.
- Dall’articolo 48 della legge sulle misure di intervento per prepararsi alla seconda ondata di Covid-19, che recita: Una multa di 2.000 euro viene inflitta a chiunque non lascia la Repubblica di Slovenia al valico di frontiera di uscita designato o non lasciare la Repubblica di Slovenia entro e non oltre 12 ore dall’ingresso nella Repubblica di Slovenia (articolo 34, secondo comma).
- Dall’articolo 18 della legge sulle misure temporanee per attenuare ed eliminare le conseguenze del Covid-19, che recita: In deroga all’articolo 54, primo comma, punto 10, della ZNB, una persona giuridica è punita con la sanzione pecuniaria da 4.000 a 100.000 euro per un reato se agisce in contrasto con 1., 2,. Articolo 39, primo comma, punto 3 o 4 della ZNB.
La norma ricomprende anche i reati commessi nel periodo dal 7 marzo 2020 al 30 maggio 2022 in conseguenza di violazioni delle misure di prevenzione della diffusione della malattia infettiva covid-19:
- Dal punto 3 del primo comma dell’articolo 37 della Legge sulle riunioni pubbliche (ZJZ), che recita: L’organizzatore che organizza una riunione o un evento che è stato vietato da una decisione dell’autorità competente è punito con una multa da 700 a 4.000 euro per un reato (articolo 20).
- Dal punto 4 del primo comma dell’articolo 38 della ZJZ, che recita: L’organizzatore che organizza un raduno o un evento senza prima registrarlo (articolo 11) o ottenere un permesso per lo svolgimento è punito con una multa compresa tra 250 e 1.500 euro. (Articolo 13).
- Dal punto 1 del primo comma dell’articolo 39 della ZJZ, che recita: L’organizzatore che viola il termine di cui al primo comma dell’articolo 11 di questa legge o non presenta la registrazione della riunione o dell’evento in conformità con il provvedimento è punito con la sanzione pecuniaria da euro 150 a euro 300. Articolo 14 della presente legge.
La legge entra in vigore il 30° giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e il Ministero della Giustizia stima che i calcoli informativi potrebbero iniziare ad essere diffusi all’inizio del 2024.
Dal 7 marzo 2020 al 30 maggio 2022 sono stati avviati oltre 62.000 procedimenti per reati minori.
L’importo complessivo delle sanzioni irrogate nel presente procedimento ammonta a euro 5.754.540,63, ma non tutte sono state interamente pagate (il cosiddetto pagamento della metà delle sanzioni).
Il 30 per cento delle multe (per un totale di 1.765.592,58 euro) sono già state pagate o recuperate volontariamente.
Il 70 per cento delle multe inflitte (per un totale di 3.988.948,05 euro) sono ancora in fase di riscossione coattiva.
Secondo la nuova legge è previsto un massimo di 5,7 milioni di euro per il rimborso delle multe, e circa 100.000 euro per le spese relative alle esborsi (adeguamento dei sistemi informatici, spese di plichi e spedizioni, ecc.).
La legge al momento non affronta l’eliminazione dei danni alle persone causati dalla risoluzione dei rapporti di lavoro per violazione di decreti incostituzionali e illegali. Non disciplina, inoltre, la questione del rimborso delle spese legali nei procedimenti con richiesta di tutela giurisdizionale.
20.09.2023
Fonte: https://www.24ur.com/novice/slovenija/vracilo-nezakonitih-glob-komu-kdaj-kako.html
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