È stato pubblicato l’ultimo rapporto AIFA sulle reazioni avverse ai vaccini anti-Covid. Il documento dell’agenzia del farmaco italiana è a cadenza trimestrale, quello diffuso il 3 novembre contiene dati aggiornati al 26 settembre 2022.
Una reazione avversa ogni mille dosi
Partiamo dalle principali evidenze: è stata segnalata una reazione avversa ogni mille dosi inoculate. Il 18,5% dei quasi 140mila eventi avversi segnalati risulta grave: un tasso di una reazione grave ogni 5.555 dosi somministrate.
I decessi segnalati in Italia dopo il vaccino sono 955. Per 802 di questi casi l’Aifa ha analizzato la correlazione con l’algoritmo dell’OMS. Secondo l’ente italiano 29 casi sono correlabili al siero, mentre quasi il 60% risulta non legato all’inoculo. Il 27,6% risulta indeterminato e il 9,2% inclassificabile per mancanza di informazioni sufficienti.
In Italia segnalazioni sotto la media europea
È interessante fare un raffronto dei numeri italiani con quelli europei, perché si scopre che il tasso di segnalazioni nel nostro Paese è più basso della media UE, come se da noi il siero provocasse meno danni, oppure, più probabilmente, dall’Italia arrivano meno segnalazioni spontanee. Prendiamo in considerazione i dati sui sieri a mRna Pfizer e Moderna, attualmente i più somministrati.
L’ultimo rapporto di farmacovigilanza pubblicato il 6 ottobre 2022 da Eudravigilance, il sistema dell’ente per la farmacovigilanza europea, riferisce che le segnalazioni di eventi avversi pervenute fino al 28 agosto scorso dai paesi membri sono oltre 919.000 su circa 665milioni dosi Pfizer somministrate, lo 0.14%. Dato che sale a 0.16% nel caso di Moderna.
In Italia queste percentuali scendono rispettivamente a 0.099% per Pfizer e 0.06% per Moderna.
Anche se si considerano i decessi si nota la stessa tendenza: in Europa il tasso di segnalazione è di oltre 12 morti ogni milione di dosi somministrate per Pfizer, in italia circa la metà, 6.65 decessi per milione di dosi. Per Moderna sono state segnalate in Europa sette morti ogni milione di dosi, in Italia si scende a cinque.
Da considerare poi che questi numeri si basano sulle dosi somministrate, non sulle persone vaccinate. Se considerassimo i vaccinati, con una media di due dosi a testa, il dato, inevitabilmente, aumenta.
Dalla farmacovigilanza passiva a quella attiva, l’esempio USA
In tutto questo ancora una volta segnaliamo che questi numeri sono frutto di farmacovigilanza passiva, che consiste nella segnalazione spontanea di effetti avversi da parte di utenti o operatori sanitari. Se si considerano i programmi di farmacovigilanza attiva, in cui i vaccinati vengono monitorati periodicamente dai medici, i numeri aumentano di molto.
Se consideriamo ad esempio i dati dell’applicazione statunitense di farmacovigilanza attiva V-Safe, disponibili sul sito icandecide.org dopo una battaglia legale, scopriamo che su oltre 10 milioni di vaccinati iscritti al programma un terzo ha segnalato una reazione avversa.
Lo chiediamo per l’ennesima volta: perché in Italia la farmacovigilanza attiva sui vaccini anti-covid non viene implementata?
Fonte articolo: https://www.byoblu.com/2022/11/04/sei-morti-segnalati-ogni-milione-di-dosi-pubblicato-il-nuovo-report-aifa/