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La Redazione

 

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Ridisegnare i luoghi di cura mentale, una nuova proposta
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A cura di Redazione CDC
Il 4 Marzo 2024
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Di Uma Koller per ComeDonChisciotte.org

 

La proposta da parte di Lundbeck Italia, di colorare gli spazi dedicati ai “sofferenti” di malattie mentali , per alleviare gli sguardi di quanti si aggireranno nei luoghi di cura, con colori e immagini artistici…mi pare come l’idea di quelli che vorrebbero fare le mura di un carcere, tipo struttura dei castelli la gonfiabili…simpatici ma inutili! 

È sotto gli occhi di tutti, il disastro sanitario, specie quello offerto ai cosiddetti “malati mentali”!

Cure con droghe legali, dagli effetti collaterali, (riportati nei bugiardini), a dir poco letali…! Per le “crisi di panico”, vengono somministrati farmaci che, nella scala di 1 a 10, già segnalati, fanno venire le crisi di panico…

Per chi poi ha problemi di gestione dell’aggressività o comportamentali , viene suggerito un farmaco che, evidenziato tra gli esiti collaterali (1 su 100)…riporta inquietamente, “istinti suicidiari/omicidiari”…e su su…in un ventaglio di orrori fino all’arresto cardiaco!

Mi pare che il problema dei medici e dei pazienti, sia di ben altra natura che qualche colore vivace e disegni ameni…!

Gli specialisti della sanità, sono scollegati completamente dal segreto di qualunque malattia…e non mi stupisce affatto, che trattino sanitariamente, le persone come i nomi che hanno dato alle patologie…a caso…standardizzando, avvelenando… e soprattutto dimenticando  completamente che la dignità, di ogni essere umano, così come la sua alterazione fisica e animica, vada trattata con grande serietà e timore reverenziale, verso la cura dell’intera sfera psicologica, dell’altro!

Basaglia ha fatto il primo passo in avanti, verso il rispetto umano, quelli dopo di lui, sono retrocessi…ripristinando i manicomi, in posti più ristretti e cambiando le parole per continuare nuove sperimentazioni chimiche, a danno dei più fragili!

 

Fonte Ansa, 27 febbraio 2024

Parte da Milano il progetto nazionale ‘Coloriamo i luoghi della salute mentale’, promosso da Lundbeck Italia e dedicato ai pazienti, per rendere più funzionali e accoglienti i Centri di Salute Mentale.

In Italia sono 9 milioni i cittadini che soffrono di disturbi mentali ed il progetto mira a ‘ridisegnare’ i luoghi di cura.

Depressione, ansia, schizofrenia, disturbo bipolare, dipendenze da sostanze sono alcune delle principali patologie psichiatriche. Ma su oltre 9 milioni di persone colpite, solo circa 777mila sono seguiti dai Dipartimenti di Salute Mentale. Stigma e sotto diagnosi tengono ancora troppe persone lontane dalle strutture di cura. Parte così da Milano il progetto nazionale per ripensare gli spazi di cura territoriale per renderli più adatti alle attività assistenziali. L’iniziativa, presentata a Milano, percorrerà l’Italia, coinvolgendo altri Centri di Salute Mentale. Il primo è il CPS-4 nel capoluogo lombardo.

L’Oms ha registrato un incremento di circa il 30% dei casi di depressione e ansia in seguito alla pandemia

spiega Bernardo Dell’Osso, professore di Psichiatria all’Università di Milano e Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Asst Fatebenefratelli-Sacco.

Una buona parte delle patologie mentali esordisce prima dell’età adulta, con necessità di monitoraggio e continuità di cure. Nonostante questi numeri, vi è ancora un forte stigma sociale”.

La salute mentale, aggiunge Lamberto Bertolé, assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano, “è da sempre sottovalutata perché considerata di serie B e non garantita come quella fisica. Superare questo pregiudizio deve essere una priorità”.

L’iniziativa prevede, sulla base dei bisogni dei centri coinvolti, una ridefinizione degli spazi in linea con i percorsi di cura offerti, includendo piccoli lavori di ristrutturazione, con anche la fornitura di arredi e mobili, e un abbellimento degli spazi grazie all’installazione di opere tratte da ‘People In Mind’, concorso di arti grafiche promosso da Lundbeck Italia per sensibilizzare la società sul superamento dei pregiudizi attraverso il linguaggio universale dell’arte.

“Avere a disposizione specialisti nella salute mentale vicino a casa e in spazi accoglienti è fondamentale per il percorso di cura”, afferma Enrico Frisone, direttore Socio-Sanitario Fatebenefratelli-Sacco.

 

https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2024/02/27/malattie-mentali-un-progetto-per-ridisegnare-i-luoghi-di-cura_ebc6abc7-23f8-447d-a231-5b66415c58bf.html

 

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