In un’intervista rilasciata a RIA Novosti, Denis Pushilin, presidente della DPR, ha affermato che nei giorni precedenti all’operazione militare speciale con la quale l’esercito russo è entrato in territorio ucraino, il governo di Kiev stava concentrando le forze militari sulla linea di confine ed era pronto ad invadere il Donbass.
Per tutta la fine dell’anno scorso e all’inizio di quest’anno, l’Ucraina ha radunato truppe e mezzi sulla linea di contatto, attraverso forniture massicce di armi a Kiev dai paesi della NATO e dagli Stati Uniti. Bayraktars, sistemi anticarro Javelin , Stinger MANPADS…la lista potrebbe continuare all’infinito – tonnellate di armi che sono state pompate in Ucraina e trasferite urgentemente nel Donbass.
Secondo l’intelligence della DPR tutto era quindi pronto per un’offensiva di Kiev e per questo motivo, ha aggiunto Pushilin
Insieme al capo della LPR , Leonid Pasechnik , ci siamo rivolti alla Federazione Russa per chiedere aiuto e abbiamo chiesto al presidente Vladimir Putin di riconoscere la Repubblica del Donbass e concludere trattati di amicizia e cooperazione con noi, compresa l’interazione nel campo della difesa.
Alle dichiarazioni del leader della Repubblica Popolare di Donetsk ha fatto seguito la testimonianza di Sergei Aksyonov, capo della Crimea, che ha affermato sul suo canale Telegram
Il capo della DPR, Denis Pushilin, ha presentato le prove dei preparativi per l’invasione Ucraina del Donbas e della Crimea. Gli abitanti della Crimea non avevano dubbi che il regime di Kiev avesse tali piani, l’unica questione era la tempistica della loro attuazione. Lo slogan “La Crimea sarà ucraina o deserta” non è nato il 24 febbraio o nel 2014. I nazisti ucraini l’hanno promosso negli anni novanta del secolo scorso. E non hanno mai abbandonato le loro intenzioni, hanno solo aspettato il momento giusto. Tutto questo dimostra ancora una volta che la decisione del nostro presidente di condurre un’operazione militare speciale era l’unica giusta e l’unica possibile. Non dovevamo e non avevamo il diritto di ripetere gli errori del 1941.
Massimo A. Cascone, 07.03.2022
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