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di Paul Joseph Watson
Le autorità danesi hanno bloccato gran parte dell’accesso del paese alla piattaforma video Bitchute in nome della prevenzione della diffusione di “informazioni pericolose” su COVID.
Il National Police Cyber Crime Center (NC3) della Danimarca ha presentato una petizione per un’ingiunzione del tribunale per bloccare il sito e gli ISP hanno seguito l’esempio bloccando l’accesso agli utenti.
“Il National Police Cyber Crime Center (NC3) ha bloccato la homepage a cui il tuo browser ha cercato di accedere al contatto in quanto vi è motivo di presumere che dal sito web si commetta una violazione del diritto penale, che abbia un background o una connessione con il covid- 19 epidemia in Danimarca”, afferma un messaggio che gli utenti vedono quando tentano di accedere a Bitchute.
Quindi avvisa il proprietario del sito web che dovrà contattare le autorità per tentare di rimettere online il sito web.
“Il blocco sembra essere esteso a tutto il sito, il che significa che ai cittadini danesi non viene solo impedito di visualizzare la presunta disinformazione COVID-19 su BitChute, ma viene loro impedito di visualizzare qualsiasi video di BitChute, indipendentemente dall’argomento”, scrive Tom Parker.
Bitchute è regolarmente preso di mira dai governi perché fornisce una piattaforma per contenuti controversi che non sono consentiti su YouTube.
Alcuni ISP in Australia hanno precedentemente provato a bloccare il sito, mentre Twitter ha impedito alle persone di pubblicare collegamenti Bitchute sulla sua piattaforma l’anno scorso.
Anche le autorità del Regno Unito e dell’UE stanno cercando di far chiudere il sito, sostenendo che si tratta di “incitamento all’odio”.
I sostenitori della censura dei social media affermano abitualmente che la libertà di parola non è sotto attacco perché le persone possono semplicemente “costruire le proprie piattaforme”.
Tuttavia, quando un’entità come Bitchute fa proprio questo, viene presa di mira per l’eliminazione da parte dello stato.
Questo è un vero totalitarismo in stile comunista cinese, ma ciò che lo rende peggiore è il suo tempismo.
Come abbiamo appreso nelle ultime settimane, censurando la “disinformazione” sulla teoria della fuga di notizie del laboratorio di Wuhan che potrebbe rivelarsi vera da sempre, i social media potrebbero essere stati complici nel facilitare uno dei più grandi insabbiamenti della storia moderna.
Quindi, per le autorità danesi, prendere di mira Bitchute per lo stesso identico motivo è l’ennesimo esempio agghiacciante del pericolo di consentire alle entità aziendali e governative di definire i confini del discorso accettabile e dettare letteralmente la realtà.
Fonte originale: https://summit.news/2021/06/02/danish-authorities-shut-down-access-to-bitchute-over-dangerous-covid-19-information/
Pubblicato il 05.06.2021