DI AMIN ABU WARDEH
Palestine News Network
Molti ragazzini palestinesi nella prigione israeliana di Telmond sono sfruttati da un “lavoro forzato in cui devono lavorare otto ore per pochi sichli”, come riportato dal Prisoners Information Center.
Uno di loro ha rilasciato una dichiarazione dopo la sua liberazione. “L’amministrazione della prigione ha costretto tutti i prigionieri nel carcere di Telmond a lavorare otto ore per salari molto bassi”. Ha continuando dicendo, “I soldati israeliani vengono nelle camere alle sette e ci costringono ad andare con le gambe legate in catene”. Il giovane ha aggiunto che il suo lavoro era confezionare dei cucchiai di plastica nelle scatole.Persino i prigionieri politici feriti sono costretti a lavorare, secondo un resoconto di Nablus risalente a venerdì. Un ex prigioniero ha dichiarato, “Avevo un osso rotto ma i soldati mi hanno costretto ad uscire dalla mia cella per lavorare in ogni caso, senza alcuna considerazione per il dolore”.
Ci sono approssimativamente 375 Palestinesi nella prigione di Telmond, la maggior parte di loro minori. Il palestinese più anziano nella prigione di Telmond ha 22 anni. Ai giovani lavoratori vengono dati due pasti per 24 ore, uno alle 6.00 del mattino e un altro alle 11.00 di sera.
I funzionari della prigione israeliana tentano anche di estrarre informazioni dai ragazzini riguardo membri della resistenza armata e sono responsabili di frequenti abusi psicologici.
Secondo l’Information Center ci sono 200 giovani con meno di 15 anni nelle prigioni israeliane soggetti ad alcune delle peggiori forme di sfruttamento ed umiliazione. Un totale di 376 giovani palestinesi è attualmente imprigionato nelle carceri israeliane e nei campi di detenzione.
Amin Abu Wardeh (Nablus)
Fonte: http://english.pnn.ps/
Link: http://english.pnn.ps/index.php?option=com_content&task=view&id=558&Itemid=1
15.09.2006 (Venerdì)
Scelto e tradotto da CARLO MARTINI per www.comedonchisciotte.org